Rosberg – Hamilton: la lotta per il titolo mondiale F1 continua
Il Gran Premio di Russia ci ha consegnato un Nico Rosberg più in forma (e fortunato) che mai, grazie al quarto successo consecutivo stagionale, il settimo considerando anche la fine del 2015. Il tedesco ha calato il poker a Sochi, centrando un’altra vittoria che lo porta in classifica +43 sul compagno di squadra e più diretto rivale Lewis Hamilton.
Fino ad ora è stato tutto perfetto per Nico: punteggio pieno, cento su cento, e avversari che, tra incidenti e rotture, non tengono il passo. Per Sebastian Vettel i due zero tra Bahrain e Russia si fanno sentire, tanto che il quattro volte campione del mondo è finito ad oltre 60 punti di distacco dal connazionale in cima alla classifica: il mondiale non è chiuso fino a quando la matematica non sancisce la parola fine, ma se la strada era già in salita per la grande competitività della Mercedes, questi incidenti, questi ritiri e questi problemi (la rottura della Power Unit e la sostituzione del cambio) di certo non aiutano. Qualche responsabilità in più, invece, ce l’ha Hamilton: vero, anche per lui nelle ultime due gare c’è stato qualche problema legato all’unità motrice, ma nei primi due appuntamenti stagionali due sue pessime partenze lo hanno costretto a doversi giocare solamente posizioni di rincalzo e non la vittoria.
Insomma, questo sembra essere l’anno di Rosberg. È vero, ha avuto fortuna nel vedere i suoi rivali in mezzo ai guai, ma dall’altra bisogna ammettere la superiorità che Nico ha dimostrato di avere fino ad ora, restando sempre il più veloce e il più costante. Bravo a tenersi lontano dai problemi ma soprattutto a convogliare la squadra intorno a se, a farla sentire coinvolta, ciò in cui non sta riuscendo il suo compagno di squadra, ormai sempre più lontano dall’avere quel senso di team e sempre più vicino a lavorare solo per se stesso.
Il Lewis di questa stagione, però, sembra un pilota ed una persona completamente diversa da quella della scorsa stagione. Oltre ad un rapporto con la squadra che sembra più distaccato, il campione del mondo sembra aver perso quello smalto da vero campione che lo caratterizzava l’anno passato. Ovviamente è solo una sensazione e dopo quattro gare dare il mondiale per finito è pura utopia: Lewis è un grande pilota, tre volte iridato e darlo per spacciato già ora sarebbe pura pazzia.
Però un inizio di mondiale con quattro vittorie consecutive era da ormai 12 anni che non si vedeva, con Schumacher che fece un inizio simile nel 2004, e sembra che tutti gli astri stiano volgendo a suo favore…