Giovanni Cortinovis su RedBull.it sottolinea tutti i record di Max Verstappen, il vincitore del Gran Premio di Spagna 2016 di F1 che a 18 anni ha scalzato dal libro dei primati Sebastian Vettel!
Max Verstappen on his first win
1) Più giovane vincitore di un GP
Conquistando il GP Spagna 2016 a 18 anni 7 mesi e 15 giorni Max Verstappen ha fatto sentire improvvisamente vecchio Vettel che deteneva il record: il tedesco aveva vinto il GP Italia 2008 con la Toro Rosso a 21 anni 2 mesi e 11 giorni. Un primato impressionante per l’epoca perché nessuno era mai riuscito a conquistare un GP prima di aver compiuto 22 anni. Eppure non è vero, come pensano molti, che un tempo i piloti non arrivavano in F.1 prima dei 21 anni: giusto per fare qualche esempio, Peter Collins ha esordito nel 1952 a 20 anni e mezzo, il compianto Elio De Angelis nel 1979 a 20 anni e 9 mesi ed Eddie Cheever nel 1978 a 20 anni e un mese.
2) Più giovane sul podio
Proprio come Vettel a Monza nel 2008, anche Vestappen ha festeggiato la sua prima partecipazione alla cerimonia di premiazione con una vittoria. Pertanto l’età di entrambi in occasione del primo podio è quella riportata alla voce sopra. Daniil Kvyat e Kevin Magnussen che in questa classifica sono scivolati al terzo e quarto posto, invece, hanno assaporato la gioia del podio ma senza vincere, nemmeno nelle gare seguenti. Discorso diverso per Fernando Alonso, quinto in questa classifica grazie al terzo posto al GP Malesia 2003. Nelle gare successive lo spagnolo ha colto un terzo posto e un secondo e finalmente si è imposto al GP Ungheria, a 22 anni e 26 giorni.
3) Più giovane in testa ad un GP
Quando all’undicesimo giro del GP Spagna Daniel Ricciardo è rientrato ai box, Max Verstappen ha festeggiato un altro record: più giovane pilota in testa ad un Gran Premio per almeno un giro. Poteva bastare per l’esordio in Red Bull, ma l’olandese ci ha preso gusto ed è tornato al comando al 28° giro restandoci fino al 33°. Non era ancora finita e quando al 44° giro è balzato in testa non ha più mollato la posizione. Toglie il primato a Vettel che al GP Giappone 2007, con la Toro Rosso, condusse la gara dal 29° al 31° giro: il tedesco aveva 20 anni e 2 mesi. Terzo è ora Sebastien Buemi che con la Toro Rosso al GP Canada 2010 è stato al comando un giro: lo svizzero aveva 21 anni 7 mesi e 13 giorni.
4) Più giovane a punti
Un anno fa, al GP Malesia, sua seconda apparizione nel Mondiale, Max Verstappen è andato a punti per la prima volta: giunse 7° con la Toro Rosso, davanti al compagno di squadra Carlos Sainz. Aveva solo 17 anni 5 mesi e 29 giorni, cioè oltre 2 anni in meno del titolare del record. Daniil Kvyat si era infatti classificato al 9° posto al GP Australia 2014 a 19 anni e 10 mesi. Anche Vettel riuscì ad andare a punti prima di compiere 20 anni. Bisogna peraltro ricordare che fino al 2002 prendevano punti solo i primi 6 e che dal 2003 al 2009 i punteggi premiavano i primi 8 anziché gli attuali 10. Peraltro, anche considerando il primo piazzamento dei primi 6 Kvyat è davanti a tutti, grazie al 4° al GP Ungheria 2015, a 17 anni e 9 mesi.
5) Più giovane al via di un GP
È il primato di cui parlavamo ad inizio articolo: un esordio, a soli 17 anni 5 mesi e 15 giorni, al GP Australia 2015 che aveva scandalizzato i puristi della disciplina, convinti di essere in presenza di un fenomeno da baraccone. “Si rischia di bruciarlo” era un’altra delle considerazioni più gettonate. Invece, Max Verstappen ha dimostrato da subito di meritare un posto in Formula 1: 12° posto in qualifica e ritiro in gara quando era 8° (dopo essere stato anche 5° per un paio di giri) per un problema al motore della sua Toro Rosso. E che non fosse un fuoco di paglia l’ha dimostrato 2 settimane dopo in Malesia, con il 6° posto in qualifica davanti alla Ferrari di Kimi Raikkonen che anche ieri gli è arrivato dietro.
6) Unico olandese a vincere un GP
Nella storia della Formula 1 sono 15 gli olandesi che hanno disputato almeno un GP. Una serie iniziata alla gara di casa, a Zandvoort, nel 1952: Jan Flinterman chiuse al 9° posto dopo aver condiviso la sua Maserati con Chico Landi mentre Dries van Der Lof completò solo 70 dei 90 giri in programma e non fu classificato. Il primo olandese ad andare a punti fu Carel Godin De Beaufort, 6° al GP Olanda 1962 con la Porsche. Per veder sventolare la bandiera olandese sul podio, invece, i tifosi dovettero attendere il 1994: a riuscirci fu Jos Verstappen, padre di Max, 3° al GP Ungheria 1994 con la Benetton. Jos Verstappen fu un’altra volta 3° quell’anno ma non vinse mai. A colmare la lacuna ci ha pensato Max.
7) Unico a vincere un GP con il numero 33
Quando, prima di esordire in Formula 1, Max Verstappen ha dovuto scegliere il numero che l’avrebbe accompagnato ha avuto quell’esitazione che in pista non conosce: “Ci è voluto un po’ per decidere ma da quando sono bambino corro con questo numero, quindi ho pensato di tenerlo anche in Formula 1. È il 33”. Un numero che non ha portato molto bene ai piloti che l’hanno avuto: tra questi ricordiamo Lella Lombardi che l’ha usato per 2 GP, Andrea De Cesaris (16 gare senza podi), Mike Hailwood (un 3° posto in 11 GP). Terzo al GP Gran Bretagna 1954 arrivò anche Onofre Marimon con la Maserati numero 33. Max Verstappen è invece il primo a vincere con questo numero.
8) Primo a vincere un GP con il motore Tag-Heuer
A metà anni Ottanta facevano furore i motori Tag Porsche: 25 GP vinti, 7 pole position, 18 giri veloci e 54 podi, tutti con la McLaren. Società lussemburghese fondata nel 1977 da Akram Ojjeh, Tag (acronimo di Techniques d’Avant Garde) spazia tra diverse attività: dall’aeronautica al motorsport, dall’immobiliare all’orologeria. Nel 1985 ha infatti acquisito l’azienda orologiaia svizzera Heuer, dando così vita al marchio Tag Heuer che nel corso degli anni ha avuto come testimonial Ayrton Senna, Lewis Hamilton, Fernando Alonso e Juan Pablo Montoya. Ad inizio 2016 Red Bull ha deciso di ribattezzare i motori Renault con il nome dello sponsor Tag- Heuer. Max Verstappen è quindi il 1° a vincere con questo propulsore.