Al Gran Premio d’Austria, che si correrà sul circuito del Red Bull Ring il prossimo week end, la Ferrari proverà a portare a casa la prima e tanto sospirata vittoria di questa stagione.
FERRARI IN CERCA DALLA PRIMA VITTORIA 2016
Dopo il Gran Premio di Baku, il circus iridato torna geograficamente in Europa, e precisamente in Austria, per la nona prova del mondiale 2016. A Maranello si continua a lavorare alacremente, per portare a casa la prima vittoria di questo mondiale, che, stando anche alle intenzioni e alle dichiarazioni pre-mondiale, tarda ad arrivare.
L’anno scorso Sebastian Vettel era riuscito a salire sul gradino più alto del podio già al secondo appuntamento, a Sepang. E le monoposto del cavallino erano più competitive, risultando comunque la seconda forza del mondiale, le uniche in grado di impensierire le Mercedes.
Quest’anno il gap dalle frecce d’argento si è incrementato: inoltre le rosse hanno denotato problemi di affidabilità, che ne hanno influenzato negativamente le prestazioni e i risultati. Ma soprattutto c’è stato il ritorno della Red Bull, che è riuscita a portare a casa l’unica vittoria non targata Mercedes.
Vettel, nonostante non sia ancora riuscito a transitare per primo sotto la bandiera a scacchi, è terzo nel mondiale con 96 punti. Portare a casa la vittoria domenica potrebbe permettere di avvicinare i due piloti Mercedes: ma soprattutto sarebbe una miccia alle motivazioni del tedesco, che sembrano essersi un po’ spente.
Per questi motivi il Gran Premio d’Austria è carico di aspettative per il popolo rosso.
STORIA E CARATTERISTICHE DEL TRACCIATO
Il Gran Premio d’Austria è uno degli appuntamenti classici del mondiale di Formula 1.
La prima edizione si è corsa nel lontano 1964. Dal 1970 al 1987 entrò in modo permanente nel calendario iridato, con il nome di Österreichring.
Dopo profondi lavori di ristrutturazione del tracciato, il GP d’Austria tornò ad ospitare le monoposto nel 1997 e fino al 2003, con il nuovo nome di A1 Ring.
Nel 2004 venne comprato dalla scuderia Red Bull che fece nuovi lavori di ammodernamento per poterlo rendere adatto alle esigenze della Formula 1.
Dal 2014 l’impianto è tornato nel panorama mondiale, con il nome di Red Bull Ring, rappresentando la gara di casa per l’omonima scuderia austriaca.
Il circuito è situato fra le affascinanti colline della Stiria, vicino alla cittadina di Spielberg. Lungo appena 4,326 km, si compone di due i rettilinei principali, raccordati da nove curve, di cui sette a destra e solo due a sinistra. I primi due settori sono veloci, con l’ultimo più lento e più tecnico. Una delle difficoltà maggiori è data dai punti di frenata in quanto diversi sono in salita e non si vedono.
Il Red Bull Ring mantiene le radici dell’Osterreichring del 1969, il che dà alla pista un carattere in stile vecchia scuola, ancora oggi evidente.
Lo Spielberg ha il tempo sul giro più corto dell’anno, e quindi la precisione è fondamentale: una piccola sbavatura può far perdere decimi di secondo, che soprattutto in qualifica, significano diverse posizioni in griglia.
IL CIRCUITO PER PNEUMATICI
La superficie della pista in generale ha un basso grip, è poco abrasiva, e risulta irregolare in alcuni punti, con grandi cambi di elevazione e una sequenza di curve veloci e tortuose.
Consumo, degrado e temperature sono piuttosto bassi.
Per questo Pirelli ha deciso di portare in Austria le tre mescole più morbide a disposizione: P Zero soft, supersoft e ultrasoft.
Quest’anno però il circuito è stato completamente riasfaltato: il nuovo asfalto dovrebbe avere un livello di abrasività simile a quello precedente. Oggi dovrebbe arrivare la conferma di ciò dagli ingegneri della Pirelli, che misureranno il grip della pista .
COSI’ NEL 2015
L’anno scorso la gara fu un dominio Mercedes: con la vittoria di Nico Rosberg, davanti al suo compagno di squadra, Lewis Hamilton e al redivivo Felipe Massa sulla Williams-Mercedes.
La strategia di gara vincente fu quella su una sola sosta: anche se influenzata dalla safety-car, protagonista in circuito al primo giro, a seguito del pauroso incidente tra Kimi Raikkonen e Fernando Alonso
Rosberg partì con le mescole supersoft e passò alle soft al 38° giro.
PAUL HEMBERY, DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI
“L’Austria è uno dei circuiti più pittoreschi e unici in Campionato, che chiede molto ai pneumatici in termini di grip meccanico e prestazioni, ecco perché qui sono state ampiamente prescelte le ultrasoft. Di conseguenza, questa volta potremmo avere una gara su due pit stop, contro l’unica sosta dello scorso anno. Tuttavia questo luogo è quasi sempre imprevedibile: nel 2015 abbiamo avuto un periodo di safety car a inizio gara, ma anche la pioggia o il sole sono egualmente possibili. La mescola ultrasoft dovrebbe essere adatta al Red Bull Ring, per cui quasi certamente nel fine settimana vedremo i giri più veloci sull’attuale configurazione del tracciato”.