Domenica le monoposto torneranno a correre sullo storico tracciato di Hockenheim. Si tratta della gara di casa della Mercedes e soprattutto di Nico Rosberg, che vorrà andare in vacanza da leader del mondiale.
Ultimo appuntamento iridato, prima dello stop di tre settimane per le meritate vacanza estive, quello che si correrà domenica prossima sul ritrovato circuito di Hockenheim. Rientrato in calendario dopo l’esclusione patita nel 2015, il Gran Premio di Germania è carico di aspettative, soprattutto per quel che riguarda le parti alte delle classifiche.
Nico Rosberg, davanti al suo pubblico, cercherà di portare a casa la vittoria e recuperare la vetta della classifica, persa in Ungheria.
Red Bull e Ferrari saranno di nuovo ai ferri corti: con il cavallino che dovrebbe essere leggermente favorito rispetto al team austriaco. In ballo la piazza d’onore dietro alle frecce d’argento
CARATTERISTICHE DEL TRACCIATO
Hockenheim è un circuito molto diverso da quello ungherese, teatro dell’ultima gara. Si compone essenzialmente di due parti diverse tra loro. Alla parte stretta, tortuosa e più tecnica, si contrappongono una serie di rettilinei veloci. Ciò offre ampie possibilità di sorpasso.
Hockenheim è tracciato da medio carico, nel quale è necessario bilanciare l’esigenza di velocità, con la stabilità in frenata e il grip aerodinamico sulle curve da bassa-media velocità.
IL CIRCUITO PER I PNEUMATICI
Rispetto al 2014, anno in cui si corse per l’ultima volta a Hockenheim, le monoposto hanno subito notevoli evoluzioni che le hanno rese più performanti. Possiamo quindi aspettarci tempi sul giro considerevolmente più veloci rispetto a due anni fa, con pneumatici più sollecitati.
A differenza delle due precedenti gare, a Silverstone e in Ungheria, il tracciato tedesco sembra essere più “gentile” con gli pneumatici. L’asfalto molto liscio, infatti, aiuta a limitarne consumo e degrado.
Trazione e frenata sono i due aspetti fondamentali di Hockenheim.
È quindi importante la gestione dei pneumatici posteriori, particolarmente stressati dalle forti accelerazioni in uscita dalle curve lente e nelle altrettante violente decelerazioni in frenata.
Da segnalare la curva 5, che essendo un veloce curvone a sinistra che si affronta quasi come fosse un rettilineo, scarica molta energia sulle gomme.
Di massima importanza per i pneumatici e per le strategie di gara saranno anche le temperature ambientali e dell’asfalto. Come in Inghilterra, il meteo nell’alta Valle del Reno è imprevedibile e si possono avere notevoli variazioni di temperatura in breve tempo.
LE SCELTE DELLE MESCOLE
Per il ritorno in Germania, Pirelli ha nominato i pneumatici medium, soft, e supersoft.
La scelta dei team ha privilegiato le mescole più morbide del set, con la Ferrari che ne utilizzerà ben 9 sulle 13 disponibili.
COSI’ NEL 2014
Due anni fa il Gran Premio fu dominato da Nico Rosberg, che si aggiudicò la gara di casa con una strategia su due soste. Partito sulle supersoft, passò alle soft nei giri 15 e 41.
Il tedesco riuscì a portare a casa la vittoria grazie anche al botto rimediato dal compagno di squadra Lewis Hamilton nelle qualifiche, per un problema all’impianto frenante. L’inglese, partito 20°, arrivò terzo dopo una furiosa e spettacolare rimonta, e grazie anche ad una strategia sprint su tre soste, che gli permise di recuperare ben 17 posizioni.
PAUL HEMBERY, DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI
“Hockenheim sarà in un certo senso un’incognita: non ci corriamo da due anni e anche prima era una gara che si alternava con il Nurburgring, quindi per tutti mancano dati storici rispetto ad altri circuiti che visitiamo. Le monoposto ovviamente sono molto più veloci rispetto al 2014, ecco perché abbiamo introdotto una nuova mescola che è di uno step più dura rispetto all’’ultima volta. Il fattore determinante della gara del 2014 fu il meteo variabile: nel giorno di gara le temperature erano di 20°C inferiori rispetto al caldissimo sabato delle qualifiche. Visto che il Gran Premio di Germania si svolge di nuovo nello stesso periodo dell’anno, ovviamente è possibile avere variazioni simili”.