Mercedes F1 e i due galli nel pollaio: Hamilton vs Rosberg
I due galli, come citati dal titolo, hanno un nome: Nico Rosberg e Lewis Hamilton. Il primo è il classico figlio “importante”: il padre era Keke Rosberg, campione del mondo nel 1982 (anno ricordato dai ferraristi per un altro motivo molto triste…) vincendo il titolo con una sola vittoria. Il secondo è un ragazzo cresciuto in povertà e nell’anonimato, ma con un talento naturale.
Che cosa hanno in comune? La W07-Hybrid, una vettura perfetta sotto ogni punto di vista, destinata ad andare veloce e a vincere tutto. Il problema viene proprio adesso, i due vogliono vincere con questa macchina, ma alle volte il peggior rivale è proprio quello che hai in casa tua…
I due si odiano ormai da tempo e la situazione non mostra cenni di miglioramento. Fin dal 2014 (inizio dello strapotere Mercedes) si sono dati sportellate e sono stati ripresi più e più volte da quello che possiamo identificare con l’allenatore dei galli, il buon Toto Wolff che negli anni è riuscito a gestire la situazione.
Il disastro è avvenuto proprio in questo 2016 per la precisione a Barcellona, un circuito dove la Mercedes aveva dimostrato fin dal venerdì di essere, non un gradino, ma anche qualcuno di più, superiore ai rivali.
Rosberg veniva da 4 vittorie consecutive e Hamilton aveva iniziato l’anno nel peggiore dei modi. Il risultato lo conosciamo tutti: è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Era tanto che le vetture di una scuderia dominante non si facevano fuori a vicenda e l’episodio ha aperto un nuovo capitolo nella scuderia.
Il titolo adatto potrebbe essere: “Post-Barcellona: Adesso è guerra aperta!”. Lewis ha giocato d’astuzia in Canada portando Nico a fare una passeggiata in solitaria nel prato della prima curva del circuito canadese, ma il tedesco ha ottenuto una piccola vendetta personale mettendo il suo nome nell’albo d’oro del Gran Premio d’Europa, dove Lewis sembrava voler vincere a tutti i costi.
In Austria, Nico ha provato la stessa manovra canadese che aveva subito, ma non è andato tutto secondo i suoi piani e si è trovato costretto ad accusare il compagno/rivale di avergli chiuso la traiettoria. Lewis ha dominato davanti al pubblico inglese senza essere disturbato da Nico, ma all’Hungaroring i due hanno ricominciato.
Partiamo da due sessioni di qualifica condizionate da un vero e proprio temporale, quindi pista umida nella terza sessione, con una Mercedes superiore ai rivali. Lewis stampa subito il giro veloce, ma una volta usciti in pista per il secondo tentativo, Alonso ha fatto un testacoda ed è rimasto a bordo pista. Bandiere gialle e nessuna possibilità per migliorare. Rosberg alza poco il piede nel secondo settore, dove le bandiere erano state tolte, andando a prendersi la pole position e fa un bello sgambetto a Hamilton, ormai sicuro di essere stato il più veloce.
Il giorno dopo bastano quei pochi metri che separano la partenza dalla prima curva e Lewis si vendica, passa in testa e domina i 70 giri del circuito ungherese (la sua quinta vittoria in Ungheria).
L’analisi
Questa situazione fa bene alla Formula 1, è la rivalità che in questo momento tiene gli spettatori davanti ai teleschermi, ma se la Mercedes volesse tappare le ali a questo duello? Dopo l’episodio in Austria, Toto Wolff ha affermato di aver parlato con i piloti e che l’episodio era stato buttato nel dimenticatoio. Siamo venuti a sapere che per far ciò erano servite delle minacce da parte del team, per essere più precisi: rischio sospensione di entrambi i piloti per una gara, cosa confermata da Rosberg.
Molti li paragonano a Prost e Senna e come detto prima questo è tutto grasso che cola, ma se la Mercedes decidesse di utilizzare gli ordini di scuderia? Beh dovremmo tornare a guardare i piloti legati nelle loro monoposto costretti a guidare un taxi che fa sempre lo stesso giro alla stessa velocità. Comunque Mercedes o no, la guerra non è finita!
Siamo solo a metà campionato e di certo quei due non si arrenderanno facilmente. Chi lo sa, magari da questa battaglia ne uscirà un terzo incomodo, probabilmente Red Bull visto il declino Ferrari, che potrebbe approfittare dei vari harakiri Mercedes, per giocarsi, a fine campionato, il titolo mondiale. Non ci resta che aspettare e sperare che tutto ciò avvenga: i campi di battaglia sono ancora tanti e alla fine il vincitore sarà solo uno!
Vedremo forse una battaglia all’ultima gara, alla Prost-Senna?