Lewis Hamilton ha vinto anche ad Hockenheim e ha staccato in classifica il compagno di squadra e rivale per il titolo Nico Rosberg, giunto quarto al traguardo. Dietro di lui le due Red Bull hanno completato il podio e hanno scavalcato la Ferrari nel campionato costruttori. Per tutti strategia a tre soste con diversità di scelta delle mescole.
SFIDA TRA MERCEDESE E RED BULL. Il Gran Premio di casa della Mercedes, di Nico Rosberg e di Sebastian Vettel, è stato caratterizzato dalla sfida tra le monoposto della casa di Stoccarda e le Red Bull.
Ad Hockenheim la Mercedes non ha avuto vita facile come spesso è successo in questa stagione. Daniel Ricciardo e Max Verstappen infatti non solo si sono frapposti tra le due frecce d’argento ma, soprattutto l’italo-australiano, con una strategia di gara aggressiva, ha dato l’impressione di poter insidiare la vittoria a Hamilton.
Nico Rosberg, dopo una fantastica pole position, ha mandato tutto alle ortiche, con una partenza disastrosa che gli ha fatto perdere tre posizioni, che non ha più recuperato fino alla fine della gara.
Peggio di lui le due Ferrari giunte quinta e sesta dopo una gara in solitario, lontane dalle posizioni che contano e mai competitive per tutto il week end.
LE CONDIZIONI DELLA PISTA. Il circuito di Hockenheim è rimasto in gran parte invariato rispetto all’ultimo Gran Premio tenutosi nel 2014, con asfalto piuttosto vecchio e irregolare, che ha messo alla prova i pneumatici. La temperatura dell’asfalto si è mantenuta sui 38°C per tutta la gara: condizioni analoghe per tutto il fine settimana, nonostante una piccola minaccia di pioggia negli ultimi giri di gara.
LE STRATEGIE DEI PROTAGONISTI. Il Gran Premio è stato caratterizzato da un ampio mix di strategie.
La maggior parte dei piloti, come da previsioni Pirelli, ha optato per le tre soste, per essere certi di avere il passo necessario per tutta la gara.
Il vincitore Lewis Hamilton ha alternato soft e supersoft. Partito sulle mescole più morbide l’inglese è passato alle soft al giro 14, per poi tornare sulle supersoft alla tornata n. 34. Assicuratosi un ampio margine sugli inseguitori, il tre volte campione del mondo ha rimontato le mescole più dure, in modo da poter arrivare in tutta tranquillità fino alla bandiera a scacchi.
Strategia diversa per il poleman Nico Rosberg. Partito anche lui con le supersoft, il tedesco, ritrovatosi in quarta posizione, ha adottato per una scelta più aggressiva, rimontando la stessa mescola per il secondo stint, nel tentativo di rimontare almeno le due Red Bull. Dopo una penalità di 5 secondi, per un sorpasso giudicato non regolare dai giudici di gara su Verstappen, accortosi dell’impossibilità di andare a podio, Rosberg ha scelto le mescole soft per le sue ultime soste ai box.
Strategie leggermente diverse per i due piloti anche in casa Red Bull. Ricciardo, dopo il bel sorpasso all’esterno subito dal compagno di squadra alla prima curva, ha adottato una strategia più aggressiva, che gli ha consentito, nel terzo stint di gara, di riprendersi la seconda posizione. Da sottolineare in questo frangente la maturità del giovane Verstappen che non ha ostacolato il sorpasso del compagno di squadra, capendo che era su una strategia di gara differente.
Le due Ferrari invece sono andate di pari passo per quanto riguarda la scelta delle mescole. Entrambi i piloti infatti hanno alternato supesoft e soft, con Vettel che è rientrato un giro prima del suo compagno di squadra, in tutte e tre le soste.
E GLI ALTRI. Il miglior piazzamento con la strategia su due soste è stato quello di Valtteri Bottas, giunto nono al traguardo, con la sua Williams. Scelta che però non ha pagato: il finlandese, infatti, settimo a pochi giri dal termine, in crisi di gomme, ha subito il sorpasso di Nico Hulkenberg e Jenson Button. Stessa scelta per il compagno di team Felipe Massa, che ha però dovuto ritirarsi per un colpo subito al retrotreno della sua monoposto al primo giro.
Gomme finite a fine gara anche per Fernando Alonso: nonostante una strategia più prudenziale, lo spagnolo ha dovuto cedere nel finale la decima posizione a Esteban Gutierrez, perdendo così un punto iridato.
IL COMMENTO DELLA GARA DI PAUL HEMBERY, DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI: “Oggi la strategia è stata fondamentale. Nei primi giri a pieno carico di carburante abbiamo registrato un degrado termico più alto del previsto e questo ha indotto molti a puntare su una strategia di tre soste che, come previsto ieri, sulla carta era la più veloce. E’ stato molto importante monitorare consumo e degrado ed essere rapidi nelle scelte, per adattare la strategia di gara alle circostanze mutevoli”.