Alex Yoong, l’ultimo e unico pilota malese in Formula 1
Ci sono nazioni che nel corso della storia della Formula 1 hanno lanciato nella massima serie automobilistica fior fior di campioni. Personaggi che, in un modo o nell’altro, hanno lasciato un segno indelebile nel cuore degli appassionati di tutto il mondo.
Esistono però casi, nel globo della Formula 1, in cui altre nazioni non sono mai riuscite a far debuttare in questo sport i loro migliori esponenti del volante, oppure riuscendo a farlo con scarso successo.
Tra questi paesi, c’è senz’altro la Malesia. Dal punto di vista della passione della gente e delle infrastrutture, la Malesia non ha nulla da invidiare a nessun altra nazione. Il circuito di Sepang, che sorge a pochi kilometri dalla capitale Kuala Lumpur, ospita il Gran Premio della Malesia ininterrottamente dal 1999, e domenica 2 ottobre si disputerà l’edizione di quest’anno (la prima posta nella seconda metà del calendario dopo parecchi anni in cui Sepang era invece stato fissato tra i primi appuntamenti del mondiale). Su questo tracciato, e non solo per quanto riguarda il panorama della Formula 1, si sono svolte gare epiche che hanno contribuito a scrivere pagine indelebili del motorsport.
Questo è però quello che offre la Malesia sotto altri punti di vista, perchè se volessimo analizzare la storia dei piloti del paese asiatico sarebbe facile capire che, in questo caso, di racconti da narrare ce ne sono ben pochi; anzi, uno soltanto.
Perchè in realtà, e neanche troppo tempo fa, un pilota malese ha tentato di farsi strada in Formula 1, non riuscendo però nella sua personale impresa di lasciare il segno.
Il personaggio in questione è Alex Yoong.
Nato nel 1976 da madre di origine britannica e da padre cinese, Yoong inizia la sua carriera al volante nel 1992, ma i primi passi importanti li compie a partire dal 1997, anno in cui debutta in Formula 3 Britannica.
Il malese resterà nella serie fino al 1999 compreso, disputando tre stagioni al di sotto delle aspettative. L’unico exploit di Yoong arriva proprio nel 1999, quando sfiora la vittoria a Silverstone con un 2° posto conquistato. Grazie al risultato ottenuto, nello stesso anno partecipa anche al mondiale di Formula 3000 per la seconda metà del campionato, non riuscendo però ad arrivare mai al traguardo.
Nonostante lo “zero” in classifica di Formula 3000, il nuovo millennio si apre per lui sotto i migliori auspici. Nel 2000 infatti, Yoong fa il suo esordio in Formula Nippon, categoria ricca di visibilità ed opportunità per piloti proveniente un po’ da tutto il mondo.
Nel corso di quel campionato, Yoong sfiora più volte un piazzamento in zona punti, non riuscendo però a portarne a casa neanche uno. Nel 2001 poi ripete lo stesso tipo di prestazioni, ma proprio in quella stagione il nome di Yoong rimbalza improvvisamente sulla bocca di tutti.
L’esordio in Formula 1
In Formula 1 intanto, alla vigilia di un Gran Premio d’Italia colmo di tristezza in seguito agli attentati dell’11 settembre, si avvia alla conclusione del mondiale. Poco prima dell’appuntamento di Monza, la Minardi si tiene stretto il suo esordiente di belle speranze come Fernando Alonso, ma è costretta a salutare il suo secondo pilota: il brasiliano Tarso Marques.
La partenza di Marques costringe il team di Faenza a trovare altri sponsor, andandoli a cercare specialmente in Asia. E la ricerca trova successo proprio in Malesia, dove Yoong porta in dote una ricca sponsorizzazione oltre ad una buona esperienza ottenuta nelle categorie minori.
Così facendo, sulla griglia di partenza di Monza si presenta proprio lo stesso Alex Yoong, il quale, al volante di una Minardi già testata al Mugello, diventa il primo pilota malese a partecipare ad un Gran Premio di Formula 1.
Il suo esordio è però da dimenticare: in gara è infatti costretto al ritiro per problemi meccanici, cosa che si verifica anche nel successivo appuntamento di Indianapolis. Yoong riesce a tagliare il traguardo solo in occasione dell’ultima gara in Giappone, dove termina al 16° posto.
Il sedile del malese alla Minardi viene riconfermato anche per la stagione successiva. Alonso, ormai destinato ad una carriera da campione, lascia il team italiano, il quale corre ai ripari ingaggiando un altro pilota di grande talento: Mark Webber.
Proprio in occasione della prima gara del mondiale 2002, che si tiene a casa di Webber, in Australia, la Minardi si presenta in grandissima forma. Webber, sorprendendo tutti, chiude la sua prima gara in Formula 1 con uno strepitoso quinto posto, utile per conquistare i suoi primi punti iridati.
Il suo compagno di squadra non è da meno. Partito dalle retrovie, Yoong è protagonista di una splendida rimonta che lo porta fino al 7° posto. La gara di Melbourne è in assoluto la miglior prestazione del malese in Formula 1, il quale non arriva a conquistare punti per una posizione di distacco. Se fosse arrivato sesto, Yoong sarebbe entrato nella storia dell’automobilismo sportivo asiatico.
Il primo appuntamento del mondiale trasmette fiducia all’intera squadra, ma il resto del campionato di Yoong non va come previsto. Il pilota asiatico è costretto più volte al ritiro, ed in alcuni casi non riesce nemmeno a qualificarsi. Nelle sole quattro gare in cui riesce a tagliare il traguardo, ottiene un 10° posto in Francia, piazzamento con il quale avrebbe ottenuto un punto se solo ci fosse stato il sistema di attribuzione del punteggio attuale (all’epoca la zona punti era infatti riservata ai primi 6 classificati).
Al termine del campionato, dopo aver lasciato il proprio sedile ad Anthony Davidson per due gare, Alex Yoong non viene riconfermato dalla Minardi. Senza altre offerte provenienti da altri team, il malese chiude quindi la sua esperienza in Formula 1 definitivamente. Resta ancora oggi l’unico pilota malese ad aver militato nel circus della F1.
Terminata la carriera nella classe regina, Yoong si avvia a partecipare ad altri campionati di rilievo. Il malese tenta l’avventura, subito nel 2003, anche negli Stati Uniti. Al volante di una monoposto CART, Yoong si piazza subito a punti nella prima gara messicana di Monterrey, ma poco dopo viene rimpiazzato.
Dopo un 2004 privo di competizioni (tranne alcune gare nella V8 Supercar Series), il malese debutta nel 2005 nel suggestivo palcoscenico dell’A1 Grand Prix, entrando a far parte del team della sua nazione. Le prime gioie di Yoong arrivano proprio in questa competizione, dove ottiene complessivamente quattro vittorie ed altrettanti podi tra il 2005 ed il 2008. In questo periodo partecipa anche a due edizioni della 24 Ore di Le Mans, arrivando ottavo nel 2007 con il team ceco Charouz.
Dal 2012 ad oggi, Yoong partecipa con grande successo al campionato asiatico Audi R8 LMS, diventando campione continentale nel 2014 e nel 2015. Attualmente risulta primo nella classifica iridata, e la sua notorietà in Asia è ancora molto attiva.
Yoong infatti, oltre all’attività di pilota, contribuisce a rendere popolare l’automobilismo sportivo commentando le gare di Formula 1 per Fox Sport Asia e per la televisione malese.