Flavio Briatore è stato uno dei personaggi più importanti, nel bene e nel male, della Formula 1 negli ultimi vent’anni. Tanti i successi conquistati, ma anche tante volte al centro delle polemiche, l’ultima delle quali per il famoso crashgate con Nelson Piquet Jr. quando era al timone della Renault nel 2008. Nel paddock è comunque ancora molto “gettonato” e recentemente ha parlato su alcuni temi importanti, quali la nuova proprietà della Formula 1, il comportamento in pista di alcuni piloti e la Ferrari.
Nuova proprietà F1: è tutto da rivedere
“La nuova proprietà della Formula 1 in questo momento è molto strana, hanno versato solo 700 milioni, gli altri soldi saranno cambi di azione, però nessuno parla del prodotto Formula 1. Fra i team ci sarà una resa dei conti, è tutto da rivedere, ma nessuno si preoccupa che la F1 non attira più e ha regole talmente strane che la gente non capisce. Gli americani, secondo me, devono mettere mano al portafogli e cercare di sistemare il prodotto. Hanno poi bisogno di tenere Bernie Ecclestone: nel giorno in cui non c’è più lui 3-4 team escono. È una piattaforma in cui solo uno guadagna e gli altri perdono. Non va bene. Adesso ci sono solo tre team, una volta ce n’erano 12-13” è stato il commento di Briatore.
Ferrari: serve una base in Inghilterra
“Se la Ferrari vuole competere per il mondiale dovrebbe vincere un GP se la Mercedes ha dei problemi, e invece non credo che arriveremo neanche secondi perché nei circuiti tecnici e aerodinamici anche la Red Bull le sta davanti” – ha detto l’italiano -. “La ricetta? Lo dico da anni, alla Ferrari sono sempre stati grandi motoristi, ma deve avere un’antenna tecnologica in Inghilterra: ha vinto quando mi hanno portato via 12 ingegneri dalla Renault, consiglio di mettere un bel capannone in mezzo a Red Bull, McLaren e Williams. La Ferrari che vince dà un altro sapore alla F1, perché è la F1 che ha bisogno della Ferrari”
Verstappen è un talento, Hamilton deve concentrarsi
Briatore: “Verstappen è un fenomeno, è un talento, è come vedere Alonso all’inizio. È inutile insistere sui vecchi, ci vogliono dei ragazzi come Verstappen. Rosberg mi piace ultimamente, sembra che abbia messo la testa a posto. Hamilton è un po’ dj, un po’ rapper, ma ha grande talento: se vuoi vincere però devi concentrarti solo una cosa. Se fossi in lui, mi occuperei un po’ meno di musica e più di F1”