A Monza si sono viste una varietà di strategie. La Mercedes ha monopolizzato le prime due posizioni con una sola sosta. La Ferrari ha azzardato una strategia diversa su due soste, che gli ha consentito comunque di andare a podio e battere le Red Bull.
MERCEDES DOMINATRICE ASSOLUTA
Il Gran Premio d’Italia è stata terra di conquista delle Mercedes.
Un dominio totale, assoluto, mai messo in discussione in tutto il week end di gara. Sin dalle prime prove libere si è capito che le frecce d’argento avevano una mescola di vantaggio su tutti gli altri. E infatti, in gara Nico Rosberg e Lewis Hamilton, pur montando in entrambi gli stint di gara una mescola più dura delle Ferrari, giravano con gli stessi tempi o addirittura più veloci.
Se poi consideriamo che Rosberg, per almeno metà gara, non ha forzato avendo un vantaggio di tutta tranquillità sui diretti inseguitori, il quadro del dominio è completo.
La Ferrari ha provato a regalare una vittoria ai propri tifosi, scegliendo una strategia diversa su due soste: con i primi due stint su supersoft e l’ultimo sulle soft. In particolare la scuderia del cavallino ha provato a sfruttare il miglior grip nello scatto da fermo della gomma rossa, più soffice.
L’azzardo non ha dato i risultati sperati. Ma se Vettel e Raikkonen fossero riusciti a sopravvanzare entrambe le Mercedes, avremmo potuto assistere ad una gara diversa. Perché la Ferrari avrebbe potuto dettare le regole e, probabilmente, Rosberg e Hamilton avrebbero dovuto cambiare strategia in corsa. Con la possibilità magari di frapporsi tra le due frecce d’argento.
Solo ipotesi: che però confermano che la scelta dei tecnici del cavallino è stata giusta e avrebbe potuto risultare, se non vincente, almeno efficace.
LE STRATEGIE DEI PROTAGONISTI
Nico Rosberg ha vinto il Gran Premio d’Italia, scattando dal secondo posto sulla griglia di partenza, con una strategia ad una sola sosta, risultata vincente anche negli ultimi anni. Partito sulle mescole soft, il tedesco è poi passato alle medium al 24° giro.
Il suo compagno di squadra, Lewis Hamilton, si è giocato la vittoria al via, causa partenza al rallentatore: ha chiuso al secondo posto con una strategia identica.
I due piloti della Mercedes sono stati gli unici tra i primi 10 a partire con le soft: ciò ha permesso loro di effettuare un primo stint più lungo. Ed è stato questo fattore a definire la battaglia strategica chiave per il podio.
Per il resto si sono viste una varietà di strategie su una e due soste.
Le due Ferrari hanno seguito l’identico schema-sprint a due pit-stop: due stint iniziali sulle supersoft, seguiti da uno stint sulle soft.
In occasione della prima sosta ai box Vettel ha rischiato di perdere la seconda posizione a vantaggio del suo compagno di squadra, a causa di un giro in più con le gomme usurate.
E GLI ALTRI
Strategia diversa per Daniel Ricciardo, giunto subito dietro alle due Mercedes e alle due Ferrari. Il pilota della Red Bull ha tentato le due soste, partendo con le supersoft, passando alle soft alla 16° tornata, e ritornando poi alle mescole più morbide a fine gara per attaccare la Williams di Valtteri Bottas che viaggiava sulle gialle.
Solo il pilota della Manor Esteban Ocon ha iniziato la gara sulle medie.
Questo ha fatto sì che per il secondo gran premio consecutivo sulla griglia di partenza si siano viste tutte e tre le mescole nominate.
IL COMMENTO DELLA GARA DI PAUL HEMBERY, DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI
“La strategia gomme è stata cruciale qui a Monza. Sebbene Lewis Hamilton abbia perso il vantaggio della pole position alla partenza, è riuscito, grazie alla strategia, ad agguantare la seconda posizione prima di metà gara: posizione che ha mantenuto fino alla fine. Da quel punto in poi è stata una battaglia strategica per il podio contro le Ferrari, entrambe su due soste. Prima del prossimo Gran Premio a Singapore, questa settimana ci aspetta parecchio lavoro con i test di sviluppo dei pneumatici 2017: saremo a Barcellona con la Ferrari e al Paul Ricard con la Mercedes”.