Gp Singapore F1: vanno in scena le mescole più morbide
Domenica prossima si correrà l’unica gara in notturna della stagione sul circuito cittadino di Marina Bay. Si rinnova la sfida tra i due piloti Mercedes, per decidere chi sarà il campione del mondo 2016, con il titolo costruttori già praticamente assegnato alla scuderia di Stoccarda. La Ferrari spera di ripetere l’exploit dell’anno scorso. La Red Bull proverà a mettere dietro le rosse, per confermarsi la seconda forza del mondiale.
Accantonata la stagione europea, il circus iridato si trasferisce a Singapore per l’ultimo terzo di campionato.
Sette gare per decidere chi sarà il campione del mondo 2016. L’unico titolo ancora incerto, visto che quello costruttori è sostanzialmente nella mani della Mercedes.
Il circuito cittadino di Marina Bay potrebbe rappresentare il tallone di Achille delle frecce d’argento. L’anno scorso infatti le W07 Hybrid hanno sofferto più del previsto, con le gomme delle monoposto che non ne volevano sapere di andare in temperatura. Già in qualifica le Mercedes mostrarono i loro limiti, andando ad occupare solo la terza fila sulla griglia di partenza. In gara Lewis Hamilton fu costretto al ritiro per una perdita di potenza della sua Power Unit, mentre Nico Rosberg giunse ai piedi del podio.
Della situazione ne approfittarono le Ferrari che salirono entrambe sul podio: con Sebastian Vettel che portò a casa l’ultima vittoria ad oggi per il cavallino, e Kimi Raikkonen terzo. A dividerli Danel Ricciardo sulla Red Bull.
Quest’anno la situazione sembra diversa, con le frecce d’argento che hanno dominato praticamente ovunque, concedendo le briciole agli avversari. La Ferrari spera di confermare le doti velocistiche mostrate a Spa e a Monza, anche se a Marina Bay è fondamentale la trazione, aspetto su cui la rossa non brilla.
CARATTERISTICHE DEL CIRCUITO
Il Gran Premio di Singapore si corre su un circuito cittadino semipermanente. Un tracciato lento, con ben 23 curve che i piloti devono affrontare ad ogni tornata: quasi 1.200 sterzate nel corso di tutta la gara. La presenza delle barriere a pochi centimetri, obbliga i piloti ad affrontarle senza sbavature: il ben che minimo errore si paga!
Come ogni circuito cittadino la superficie è particolarmente irregolare, a causa degli elementi stradali presenti, come strisce pedonali e tombini.
Per quanto riguarda le temperature, essendo una gara che si svolge in notturna, quelle della pista non crescono, mentre quelle ambientali rimangono elevate, con alti tassi di umidità.
Una gara lunga, spesso vicina al limite delle due ore, molto impegnativa per i piloti e per le monoposto.
Le probabilità di vedere protagonista la Safety Car sono elevate, vista la difficoltà per rimuovere eventuali vetture ferme a bordo pista. Sarà possibile quindi vedere diverse strategie di gara, che potranno anche modificarsi in corso d’opera.
Il tempo dei pit-stop è elevato, sia per una corsia box lunga, sia per il limite di più basso: questo sicuramente dovrà essere tenuto in considerazione nella scelta della strategia.
MARINA BAY PER I PNEUMATICI
Essendo un circuito con basse velocità e temperature relativamente contenute, i pneumatici non sono particolarmente soggetti a degrado. Gli unici due aspetti da tenere in considerazione per mantenere performanti le gomme sono la frenata e la trazione. Importante quindi evitare bloccaggi in prossimità delle curve o pattinamenti in uscita.
Per questo motivo Pirelli ha deciso di portare a Singapore le tre mescole più morbide: le Yellow soft e le Red supersoft per la gara, e le Purple ultrasoft per le qualifiche.
Tra le scuderie, la Ferrari ha optato per la scelta di pneumatici più aggressiva, con la quantità maggiore di ultrasoft.
COSI’ NEL 2015
Sebastian Vettel conquistò la terza vittoria stagionale, con una strategia a due soste. Il tedesco, partito sulle supersoft, approfittò della safety car, entrata dopo 13 giri, per rimontare gomme nuove della stessa mescola. Secondo pit-stop al alla 37° tornata, con passaggio alle più dure soft
Miglior strategia alternativa è stata quella di Max Verstappen con la Toro Rosso. L’Olandese, partito sulle supersoft, accumulò un giro di ritardo a seguito di un problema allo spegnersi dei semafori. Dopo un prima sosta ai box, in cui passò alle soft, il 17enne riuscì ad arrivare in zona punti, in ottava posizione, sfruttando la velocità della supersoft , montata nello stint finale di gara, per recuperare posizioni.
Il giro più veloce è stato segnato con gomma soft da Daniel Ricciardo, al 52° giro.
PAUL HEMBERY, DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI
“Singapore è probabilmente il circuito più spettacolare che visitiamo in tutta la stagione e quest’anno speriamo sia persino più speciale con l’introduzione della nostra rapidissima mescola ultrasoft, ideale per massimizzare la velocità e il grip. Quella di Marina Bay è, inoltre, una delle gare più imprevedibili dell’anno: è l’unica pista con il record del 100% di safety car. In termini di competizione, la gestione dei pneumatici farà una grande differenza”.