L’ottimismo sembrava sfiorare il cielo, addirittura oltre il razionale. Nemmeno la realtà dei fatti sembrava convincere gli appassionati: la Rossa avrebbe fatto bene. Perchè Monza sa regalare ricordi e suggestioni che ti restano dentro e non vanno via. Sarà forse per questo che i tanti tifosi avevano appeso le loro speranze alla partenza, al momento più avvincente della gara, quello che ti blocca davanti allo schermo per qualche secondo.
E già, proprio questione di secondi. Poi la realtà dei fatti è tornata in pista e si è ripresa il suo posto, lì davanti a tutti.
Il terzo posto in griglia di Sebastian Vettel – dietro le due Frecce d’Argento – e soprattutto la scelta di una gomma dalla mescola più morbida ha rincuorato anche i più pessimisti, perchè davanti al proprio pubblico provare il miracolo è più che lecito. E’ un dovere, una regola non scritta che va rispettata. “Se riusciamo ad infilarli subito, siamo davanti”: un’iniezione di fiducia ed autostima che fa crollare il talento ed i meriti delle Mercedes e porta ad un passo dalle nuvole la Ferrari, non più abituata a quelle altitudini.
Semaforo spento e cuore a mille: primi metri di rettilineo e la macchia rossa di Seb che spunta dalla terza piazza. Lewis Hamilton non parte bene: se ne accorgono tutti da quelle parti e lo sfilano. Primo mezzo miracolo riuscito e un avversario quasi fuori dai giochi: tutto bello, ma manca ancora un pezzo. Metà rettifilo e Vettel affianca il connazionale Nico Rosberg: serve lo spunto che spazzi via anche l’ultimo ostacolo. Centocinquanta alla prima curva: sono ancora lì, gomma a gomma. Ai cento metri si cerca la traiettoria migliore per cercare di finire davanti. Ai cinquanta è il turno delle preghiere, con un occhio al cielo e l’altro ad un possibile errore da sfruttare.
© FOTO STUDIO COLOMBO PER FERRARI MEDIA
Come un soffio di vento, la Mercedes di Rosberg è ancora davanti. Il primo posto è a un passo, ma è come se le gambe non ne avessero più e possono solo guardare da lontano. La rincorsa della Ferrari passa dalle Lesmo e dalla Ascari, ma la Freccia argentata è già in volo verso il suo pianeta.
Metà dell’opera è stata compiuta, ma il miracolo è svanito. Secondi di emozioni, intense ma troppo brevi. Altra #F1aFavola in archivio, con o senza lieto fine.