Week-end del Gran Premio d’Italia: settembre 2016. E’ questo il momento in cui la storia della Williams si prepara a scrivere una nuova ed emozionante pagina. Per capirne il motivo, è necessario fare un piccolo salto indietro nel tempo.
Alla vigilia di Monza infatti, con un comunicato che ormai era nell’aria, Felipe Massa annuncia ufficialmente il ritiro dalla Formula 1 a fine stagione. Il brasiliano, dopo quasi quindici anni di carriera, decide dunque di dire basta con la classe regina dell’automobilismo sportivo, e saluterà tutti nel corso dell’ultima gara del mondiale prevista a novembre ad Abu Dhabi.
Così facendo, Massa lascia libero il proprio sedile in Williams per la stagione 2017. Mentre il suo compagno di squadra Valtteri Bottas viene riconfermato, il sostituto di Felipe sembra solo una formalità da ufficializzare. Da tempo infatti, non senza una certa insistenza, le voci che circolano su un possibile approdo di Jenson Button in Williams (sempre per il 2017) sembrano confermare i rumors.
Eppure, sempre in concomitanza con il Gran Premio d’Italia, anche questa opzione sfuma. La McLaren infatti, team per il quale corre Button, annuncia ufficialmente i propri piloti per la prossima stagione: Fernando Alonso resta, mentre viene promosso a pilota ufficiale il belga Stoffel Vandoorne, che dopo l’ottimo exploit in Bahrein farà quindi il suo esordio definitivo in Formula 1.
Button, contrariamente alle aspettative generali, viene retrocesso a terzo pilota del team di Woking, con l’opzione per ritornare pilota ufficiale in caso di necessità di ogni genere (da una semplice indisponibilità di uno dei due piloti fino al rimpiazzo a stagione in corso per rescissione del contratto). Niente Williams per Button, e niente ritorno per lui al team che nel 2000 lo fece debuttare in Formula 1.
Con tutti gli altri team apparentemente già sistemati anche per il 2017 (ed è bene sottolineare la parola “apparentemente”), la Williams è ancora alla ricerca di un pilota per la prossima stagione.
Ancora non è chiaro quale sarà il prossimo nome da posizionare sulla carrozzeria della monoposto inglese, ma, a giudicare dai rumors che trapelano nel paddock, siamo molto vicini ad assistere alla soluzione definitiva del rebus.
Già, perchè il pilota che farà da compagno di squadra a Bottas, con molta probabilità, sarà un ragazzo giovanissimo dalla carriera molto simile a quella di Verstappen: Lance Stroll.
Il nome di questo ragazzo canadese, che a fine ottobre compierà 18 anni, non è proprio così sconosciuto. Nato a Montreal nel 1998, è figlio del noto imprenditore, investitore e collezionista di auto d’epoca Lawrence Stroll (proprietario, tra le altre cose, del circuito canadese di Mont-Tremblant, dove in passato si corse anche il Gran Premio del Canada di F1). È facile pensare o immaginare che la carriera del figlio nel mondo dell’automobilismo sia stata in qualche modo agevolata dalle attività miliardarie del padre, ma è altrettanto facile cadere in questo tipo di considerazione errata. Certo, i soldi del padre lo avranno aiutato nel proseguo della sua carriera, ma il talento di questo nuovo protagonista del motorsport è da tenere in seria considerazione.
Eletto Miglior Rookie dell’anno nel 2008 e Miglior pilota dell’anno in quello successivo dalla Federazione Automobilistica del Quebec (regione nella quale è nato), Stroll si è fatto le ossa vincendo praticamente tutto nelle competizioni minori in terra canadese. Nel 2011, dopo i successi ottenuti in Nord America, tenta la carriera in Europa con i kart, approdando nel team italiano di Dino Chiesa. Ottiene importanti vittorie anche in questa nuova avventura, conquistando il titolo mondiale al suo ultimo anno con i kart, nel 2013.
Nella stagione successiva, Stroll fa il suo esordio nella Formula 4 Italiana, vincendo il titolo alla prima occasione con ben 7 primi posti.
Ma la stagione magica del ragazzino canadese arriva nel 2015. Chiamato a partecipare alla Toyota Racing Series, Stroll vince anche qui il campionato con 10 podi su 16 appuntamenti disponibili, siglando un nuovo record nella storia di questa competizione. Sempre nella stessa stagione debutta anche nella Formula 3 Europea, partecipando anche al famoso Gran Premio di Macau. La possibilità di vincere il titolo europeo sfuma (pur ottenendo una vittoria), ma la costanza di risultati attira l’attenzione della Ferrari, che lo promuove all’interno della sua Driver Academy.
Si arriva dunque all’attuale 2016, ma Lance Stroll non perde il vizio della vittoria. Attualmente risulta primo in classifica generale della Formula 3 Europea con ben 9 vittorie all’attivo, e con la grande occasione di poter vincere il titolo con tre gare d’anticipo (visto il distacco quasi irraggiungibile con il secondo classificato).
Per il pilota della Prema (team italiano impegnato in F3), le sorprese non finisco qui: a stagione in corso è stato infatti ingaggiato dalla Williams, in qualità di collaudatore.
Ed è proprio questo il punto sul quale è necessario focalizzarsi per la prossima stagione di Formula 1. Se davvero si concretizzasse l’opzione per portare Stroll in F1, la Williams porterebbe a termine un operazione a costo zero, vistp che la scelta di Frank Williams potrebbe ricadere su un pilota già integrato all’interno del team inglese.
Inoltre, Stroll era presente ai box sia a Monaco che in Canada, per apprendere tutti i segreti di una collaborazione perfetta tra il pilota ed il team. Non sarebbe quindi da escludere, sul finire della stagione, che il canadese possa addirittura scendere in pista nel corso delle prove libere, per prendere confidenza con un mezzo provato (almeno per il momento) solo con il simulatore.
I problemi legati all’età minima per ottenere la Superlicenza della FIA non si presenterebbero, in quanto Stroll diventerà maggiorenne ad ottobre di quest’anno e potrà quindi fare il suo esordio in piena regola.
C’è solo un piccolo grande problema: il canadese, per quanto talentuoso, farebbe il grande passo in Formula 1 saltando completamente la gavetta della GP2, così com’era capitato a Verstappen.
Forse è proprio per questa ragione che la Williams non ha ancora comunicato ufficialmente la promozione di Stroll per il 2017, preferendo tutelarlo e facendolo crescere tranquillamente “in casa”.
Eppure, lo stesso Stroll sembra pienamente convinto sul suo possibile futuro in Formula 1:
“Se hai la preparazione giusta -commenta il canadese ai microfoni di motorsport-magazin- ed il talento necessario, non vedo problemi a correre in Formula 1, anche se sei giovane. Non voglio essere paragonato completamente a Verstappen, ma gli si è presentata l’occasione e l’ha sfruttata al massimo lavorando duramente. E’ la dimostrazione che i giovani possono far bene, e tutto questo va a favore del mondo delle corse. Per quanto mi riguarda mi sento pronto al grande salto. La Formula 3 è solo un gradino al di sotto della GP2, e anche se la potenza non è paragonabile a quella della Formula 1 c’è molto carico aerodinamico sulle nostre monoposto. Quindi, mi sento pronto”.
Il comunicato ufficiale della Williams ancora non c’è, e anche se sembra tutto definito bisognerà attendere la conferma ufficiale da parte del team di Grove. Nel caso in cui Lance Stroll venisse confermato per il 2017, a quel punto si materializzeranno due dati di fatto curiosi: con il ritiro di Massa e Button, e con altri giovanissimi piloti presenti attualmente nel circus (su tutti Verstappen ed Ocon), l’ingresso in scena di Stroll abbasserebbe notevolmente l’età media dei piloti in pista, facendo sentire dei “vecchietti” personaggi come Alonso e Raikkonen.
Inoltre, sempre in caso di debutto, la Formula 1 potrebbe accogliere un pilota canadese undici anni dopo Jacques Villeneuve. Lance Stroll diventerebbe inoltre l’undicesimo pilota di nazionalità canadese a correre almeno un Gp di Formula 1.