Gp Giappone F1 2016: strategia di gara determinate per il podio
A Suzuka Nico Rosberg conquista la quarta vittoria nelle ultime cinque gare con due soste ai box, e allunga in classifica sul rivale per il titolo Lewis Hamilton. Strategia di gara amara per Sebastian Vettel che perde il gradino più basso del podio.
GARA CON VARIETA’ DI STRATEGIE
Il Gran Premio del Giappone ha confermato di essere una delle gare più avvincenti del Mondiale, con molti sorpassi e un’ampia varietà di strategie.
Contrariamente alle previsioni della Pirelli, quella su due soste soft-hard-hard si è dimostrata la più efficace, ed è stata utilizzata da tutti e tre i piloti giunti a podio.
Le temperature ambientali e della pista (26°C) sono rimaste abbastanza contenute, e le abbondanti piogge cadute tra le qualifiche e la gara, hanno pulito i residui di gomma depositata dalle monoposto tra il venerdì e il sabato.
Questo ha portato ad un minor degrado dei pneumatici e ha permesso a tutti i team di fare una sosta in meno rispetto a quanto preventivato.
LE STRATEGIE DEI PROTAGONISTI
Il Gran Premio, ancora una volta, si è deciso alla partenza.
Perfetta quella di Nico Rosberg che ha mantenuto la prima posizione guadagnata in qualifica. Pessima quella di Hamilton che al momento dello stacco della frizione era molto basso di giri, tanto che il sistema dell’antistallo è entrato in funzione per evitare che la vettura si spegnesse. Risultato: partenza al rallentatore e diverse posizioni perse.
Con il principale avversario per il titolo nelle retrovie, Rosberg ha iniziato a guadagnare sulla Red Bull di Max Verstappen, riuscendo anche ad evitare il tentativo di undercut, anticipando i due pit-stop.
Hamilton con stint di gara più lunghi, è riuscito a recuperare le posizioni perse al via. In particolare in occasione della seconda sosta ai box ha passato Vettel.
Qui la strategia di gara ha deciso il podio. Dalla Ferrari infatti sono arrivati ben due errori strategici, che hanno compromesso il risultato finale.
Prima di tutto non aver provato ad effettuare un undercut su Verstappen a metà gara, quando la Red Bull si è trovata anche a meno di due secondi da Seb. Si sarebbero potute sfruttare le hard fresche per effettuate un giro veloce di rientro e cercare di tornare in pista davanti al giovane olandese.
Il secondo, quello di non aver previsto che l’intenzione di Hamilton era quella di avvicinare il più possibile la Ferrari, per poi compiere l’undercut su Vettel. Cosa che puntualmente è avvenuta!
Il pilota inglese, infatti, è rientrato ai box quando si trovava a meno di 5 secondi dalla rossa, per montare mescole dure usate, in modo da arrivare in fondo alla gara. Vettel si è fermato qualche giro più tardi per montare le soft, tornando però in pista alle spalle del campione del mondo. Con le mescole più morbide è riuscito a riprendere la Mercedes, ma non a sopravvanzarla nei primi due giri di massima prestazione della mescola morbida, che andando man mano degradandosi, ha rallentato il tedesco relegandolo definitivamente in quarta posizione.
Hamilton nel finale ha cercato anche di insidiare la seconda posizione a Verstappen ma l’olandesino è riuscito a conservare la piazza d’onore fino alla bandiera a scacchi.
E GLI ALTRI
C’è chi ha azzardato la strategia ad una sosta, come i piloti della Williams, Valtteri Bottas e Felipe Massa, che hanno optato per un solo pit-stop, e sono entrambi arrivati a punti. Anche le Renault e le Sauber si sono fermate una sola volta.
A inizio gara si sono viste schierate in griglia di partenza tutte e tre le mescole, con i primi dieci tutti su soft: mentre i piloti che hanno scelto la strategia su una sola sosta sono partiti con le medie o le hard.
La Force India è stata l’unica squadra ad utilizzare tutte e tre le mescole in gara.
IL COMMENTO DELLA GARA DI PAUL HEMBERY, DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI
“Abbiamo assistito a molti sorpassi e a tante strategie, con le tre mescole disponibili che hanno offerto un’ampia varietà di opzioni in termini di tattica. Il fatto che la gara sia stata asciutta e l’assenza di safety car hanno portato a due soste per la maggior parte dei piloti, anche se ci sono state altre opzioni che hanno funzionato bene, inclusa quella di una sola sosta su uno dei circuiti più impegnativi dell’anno in termini di utilizzo dei pneumatici. Congratulazioni alla Mercedes per il terzo Titolo Costruttori conquistato”.
I tempi migliori della giornata per mescola
Hard Medium Soft
Primo HAM 1m35.152s PER 1m36.756s VET 1m35.118s
Secondo RIC 1m35.511s HUL 1m37.351s ROS 1m37.112s
Terzo RAI 1m35.990s MAG 1m38.036s BUT 1m37.177s
Stint più lunghi della gara:
Hard:Massa e Kvyat – 29 giri
Medium: Nasr e Magnussen – 27
Soft: Vettel – 19