A Sepang le Red Bull interrompono il dominio Mercedes piazzando una doppietta che mancava dal lontano 2013. Strategie diversificate per i due piloti. Vince Daniel Ricciardo con una sosta in meno rispetto al compagno di team Max Verstappen.
I COLPI DI SCENA
Il Gran Premio di Sepang ha visto la seconda vittoria Red Bull nel mondiale 2016. Le uniche non targate Mercedes.
In Spagna si era imposto il giovane talento Verstappen, alla sua prima gara in con la monoposto di Milton Keynes. A Sepang Ricciardo ha pareggiato i conti con il compagno di team, in un Gran Premio che, fin dalle battute iniziali, non ha lesinato colpi di scena. Dal contatto tutto teutonico Vettel-Rosberg alla prima curva, che ha costretto il tedesco della Mercedes ad una rimonta furibonda, togliendogli una probabile vittoria e punti importanti per la classifica iridata. Al ritiro di Lewis Hamilton al 41° giro, quando era saldamente al comando della gara, con la power unit della sua W07 #44, arrosto.
Ancora una volta male le Ferrari, che a Sepang possono salutare aritmeticamente i due titoli, e probabilmente anche il secondo posto in classifica costruttori, ora saldamente in mano della Red Bull.
Vettel ha commesso un errore alla prima curva, andando lungo nel tentativo di sorpassare Verstappen: contatto con la ruota posteriore di Rosberg, sospensione piegata e ritiro inevitabile. Kimi Raikkonen è giunto ai piedi del podio, nonostante la penalità di 10 secondi inflitta a Nico Rosberg.
Una stagione per la scuderia di Maranello che pian piano assume i contorni di un fallimento.
LA VIRTUAL SAFETY CAR
La gara di Sepang si è svolta con temperature della pista di 59°C: le più calde di tutta la stagione. La strategia vincente è stata su due soste, ma la tattica è stata influenzata da tre periodi di virtual safety car. Molti piloti hanno approfittato soprattutto del secondo periodo di virtual safety car, per passare alla mescola hard. Verstappen, invece, è stato l’unico tra i primi quattro a montare di nuovo le soft. Questo lo ha aiutato nell’undercut sui rivali, prima di uscire dalla seconda sosta, in quella che sarebbe stata la seconda posizione finale dopo il ritiro di Hamilton.
LE STRATEGIE DEI PROTAGONISTI
Daniel Ricciardo ha vinto il suo quarto Gran Premio in carriera con una strategia su due soste: partito con le soft, è poi passato alle hard al 21°, ed è poi tornato alle soft alla 41° tornata. L’italo-australiano sembrava orientato a fermarsi una sola volta ai box: ha però approfittato della terza virtual safety car per fare un ulteriore cambio gomme. Scelta azzeccata visto che il compagno di team, anche sui lui sulle soft nello stint finale, avrebbe probabilmente approfittato delle mescole più morbide per portare via la vittoria al suo caposquadra. Strategia su tre soste anche per Rosberg, giunto terzo dopo una rimonta dall’ultima posizione, con un’alternanza soft-hard-soft.
Analoga strategia, con un primo stint di gara più lungo, per Raikkonen, unico pilota in rosso a transitare sotto la bandiera a scacchi.
E GLI ALTRI
Migliore strategia alternativa è stata quella del pilota della Williams Valtteri Bottas: il finlandese partito 11° con le medie si è fermato ai box una sola volta, al giro 29, per passare alle hard, con le quali ha concluso il Gran Premio in 5° posizione. Una sola sosta anche per Il pilota della Renault, Jolyon Palmer: il pilota inglese ha preferito partire con le mescole più dure per poi passare alla 31° tornata alle soft, con le quali ha compiuto ben 25 giri, ed è transitato sotto la bandiera a scacchi in 10° posizione.
IL COMMENTO DELLA GARA DI PAUL HEMBERY, DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI
“La differenza in termini di velocità tra una strategia a tre o due soste era davvero minima; abbiamo quindi assistito a una battaglia tecnica serrata tra Mercedes e Red Bull, con la Red Bull che ha diversificato le strategie per battere la Mercedes. Alla fine, sono state le virtual safety car a influenzare la gara. Abbiamo anche visto diverse strategie su una sosta, con alcuni piloti nelle posizioni dietro partiti sulla mescola hard e sulla medium. Questo è stato possibile grazie ad una gestione del degrado dall’inizio alla fine, nonostante le più alte temperature viste quest’anno”.
I tempi migliori della giornata per mescola Hard Medium Soft Primo HAM 1m38.595s MAS 1m39.920s ROS 1m36.424s Secondo ROS 1m38.757s PER 1m41.040s VES 1m37.376s Terzo VES 1m38.930s HUL 1m41.342s RIC 1m37.449s Stint più lunghi della gara: Hard Palmer 31 giri Medium Nasr 32 Soft Palmer 25