Gp Messico F1 2016: Hamilton vince la gara con una sola sosta (soft-medium)
Sul circuito Hermanos Rodriguez Lewis Hamilton bissa la vittoria di una settimana fa ad Austin e rosicchia altri sette punti al rivale per il titolo Nico Rosberg: per entrambi strategia ad una sola sosta. Una gara caratterizzata da elevate velocità e basso consumo dei pneumatici.
STRATEGIE E PENALITA’
Il Gran Premio del Messico è stata una gara fortemente influenzata dalle strategie, oltre che dalle penalità inflitte a fine gara.
La maggior parte dei piloti ha adottato la strategia su una sola sosta: ciò che è variato da pilota a pilota è stata la scelta della mescola e la lunghezza degli stint di gara.
Sul circuito Hermanos Rodriguez si sono raggiunte velocità elevatissime: Valtteri Bottas, con la sua Williams ha toccato i 372 km/h sullo speed trap, con gomme medie, avvicinandosi al record di velocità massima per una Formula 1, stampato da Juan Pablo Montoya a Monza.
Le temperature sono rimaste più alte rispetto alle prove libere, con quelle della pista poco al di sotto dei 40°C per tutto il Gran Premio.
Un elemento che ha influenzato la strategia di gara, e che ha spinto la maggior parte dei piloti ad effettuare un solo cambio gomme, è stata la lunghezza della pit-lane, la maggiore della stagione: ciò ovviamente aumenta il tempo necessario per effettuare un pit-stop.
LE STRATEGIE DEI PROTAGONISTI
Lewis Hamilton ha vinto per la prima volta il Gran Premio del Messico, dopo essere partito dalla pole, con una strategia di una sosta: l’inglese ha preso il via con le soft ed ha poi montato le medie al 17° giro.
Analoga la scelta per per Nico Rosberg, che ha limitato i danni concludendo al secondo posto. Anche per lui passaggio dalle soft alle medie alla 20° tornata.
Entrambe le Mercedes hanno dato l’impressione di non trovarsi a loro agio con le mescole più dure, tant’è che il tedesco ha dovuto subire il ritorno di Max Vestappen che girava con la stessa gomma.
Dietro di loro, le due Red Bull sono invece partite sulle supersoft, che in teoria consentivano un avvio più veloce, a scapito di un primo stint più breve.
Daniel Ricciardo ha subito approfittato del periodo di Virtual Safety Car per passare alle medie nel primo giro, prima di effettuare un secondo pit-stop alla 50° tornata per passare alle soft. Con le mescole più morbide l’australiano ha rimontato velocemente su Vettel e Verstappen, tentando invano il sorpasso sul primo. Sotto la bandiera a scacchi è transitato in quinta posizione ma a seguito delle penalità inflitte a chi lo ha preceduto, ha chiuso al terzo posto.
Diversa strategia per il compagno di team: montate le medie al 12° giro l’olandese le ha portate fino alla bandiera a scacchi. Con le gomme usurate ha cercato di resistere al ritorno della Ferrari di Vettel, con mescole più nuove, dovendo ricorrere pure ad una irregolarità, con conseguente penalità, che lo ha privato del podio.
Anche in casa Ferrari strategie diverse per i due piloti.
Sebastian Vettel, partito sulle soft, ha allungato il primo stint di gara, passando alle medie solo alla 32° tornata.
Kimi Raikkonen, partito con la stessa gomma, è passato alle medie al 20° giro. Il finlandese però non è andato fino in fondo con quelle gomme, ma ha preferito fare una seconda sosta al giro 45 per montare un set di medie usate. Scelta incomprensibile che non ha portato vantaggi, ma che anzi lo ha costretto ad una rimonta su Nico Hulkenberg, per artigliare il quinto posto finale.
E GLI ALTRI
Da segnalare il primo stint di gara più lungo per Felipe Nasr, che con la sua Sauber, ha percorso i primi 49 giri sulle medie, per poi passare alle supersoft.
Il compagno di team Marcus Ericsson e il pilota della Renault Jolyon Palmer , hanno compiuto il numero maggiore di giri con la mescola media, ben 69. Entrambi le hanno montate al primo giro, essendo partiti con mescole più morbide.
L’altro pilota della Renault, Kevin Magnussen, e Daniel Ricciardo, sono gli unici piloti ad aver usato tutte e tre le mescole nel corso della gara.
IL COMMENTO DELLA GARA DI PAUL HEMBERY, DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI
“La gara odierna è stata fortemente influenzata dalla strategia, con i piloti in prima fila partiti sulle soft, seguiti da quelli in seconda fila sulle supersoft. Come previsto, la maggior parte dei piloti è riuscita a completare la gara con una sola sosta, sfruttando il consumo contenuto dei pneumatici”.
I tempi migliori della giornata per mescola Medium Soft Supersoft Primo VET 1m22.497s RIC 1m21.134s MAG 1m23.146s Secondo RAI 1m22.512s HAM 1m23.045s VES 1m23.397s Terzo HAM 1m22.596s VET 1m23.197s KVY 1m23.618s Stint più lunghi della gara: Medium:Ericsson e Palmer 69 giri Soft: Kvyat 34 giri Supersoft: Kvyat 23 giri