Domenica le monoposto di Formula 1 saranno protagoniste sul circuito Hermanos Rodriguez: continua la sfida tra Nico Rosberg e Lewis Hamilton su uno dei circuiti più veloci del mondiale. Mescole identiche al precedente Gran Premio degli Stati Uniti nonostante le caratteristiche diverse dei due tracciati.
Domenica prossima è in programma la terzultima prova del mondiale di F1 2016 in Messico, sul rinnovato circuito Hermanos Rodriguez. Nico Rosberg ha a disposizione il primo match-ball della stagione: infatti se il figlio di Kekè dovesse transitare primo al traguardo, e il compagno di team Lewis Hamilton dovesse rimanere a bocca asciutta, il tedesco si aggiudicherebbe il primo mondiale della sua carriera.
Ipotesi non molto probabile, a dire la verità, ma possibile.
Ben più probabile sarà ritrovare un Hamilton carico come una molla, che cercherà di recuperare altri punti, sperando magari in un colpo di scena, vedi suo ritiro a Sepang, che lo porti a ridosso di Rosberg.
A questo punto del mondiale infatti l’inglese non può più far conto solo sul suo talento, ma deve sperare anche nell’aiuto della dea bendata o di qualche altro pilota che sottragga punti al leader della classifica. A Rosberg infatti bastano altri due secondi posti ed un terzo per portare a casa il mondiale. Un bel vantaggio, anche psicologico, che il tedesco sfrutterà fino in fondo.
Ferrari e Red Bull continueranno il loro duello personale per il mondiale costruttori, con la scuderia di Maranello che deve recuperare ben 53 punti in tre gare: impresa ardua soprattutto considerando il differente stato di forma delle due monoposto.
Inoltre il circuito messicano non porta fortuna alle rosse. Nella scorse edizione sia Sebastian Vettel che Kimi Raikkonen non videro la bandiera a scacchi per incidenti di gara.
CARATTERISTCHE DEL CIRCUITO
Il Gran Premio del Messico, tornato in calendario lo scorso anno dopo sosta forzata di oltre trent’anni, si corre sul tracciato Hermanos Rodriguez: un circuito molto veloce, che conserva una parte di layout del vecchio tracciato e lo combina con settori più recenti, più tecnici e lenti: un interessante mix di vecchio e nuovo che ricorda vagamente Monza.
Le monoposto dovranno però avere più carico rispetto alla gara brianzola, per compensare la maggiore altitudine.
Il tracciato è lungo 4,304 km, e dovrà essere completato per un totale di 71 tornate.
Il tracciato è stato interamente riasfaltato per la gara inaugurale. Lo scorso anno quindi la pista era scivolosa: ma il circuito è stato usato parecchio durante la stagione per diversi campionati, per cui dovrebbe essere più gommata.
La curva più famosa del tracciato, la Peraltada, che è stata snaturata per ragioni di sicurezza, è quella che sottopone a maggiore stress i pneumatici.
HERMANOS RODRIGUEZ PER I PNEUMATICI
Dopo che l’anno scorso Pirelli ha dovuto affidarsi agli studi sui sistemi di simulazione per scegliere le mescole da portare, quest’anno l’azienda italiana ha usufruito di qualche dato in più.
Come per l’appuntamento di settimana scorsa a stelle e strisce saranno protagoniste le mescole di fascia intermedia della produzione Pirelli: P Zero White medium, P Zero Yellow soft e P Zero Red supersoft.
Per la prima volta su questo circuito verrà portata la mescola più morbida, le cui performance dovranno essere valutate attentamente nelle sessioni di prove libere.
Per quanto riguarda le scelte dei team, spicca quella aggressiva della Toro Rosso che porterà il maggior numero di supersoft, con ben 8 set.
Per quanto riguarda le tre protagoniste del mondiale, scelte abbastanza in sintonia, con la Mercedes un po’ più prudente rispetto alle rivali: entrambi i piloti infatti avranno a disposizione solo 5 set della mescola più morbida.
COSI’ NEL 2015
L’anno scorso, con il mondiale già assegnato a Hamilton, il Gran Premio del Messico lo vinse Nico Rosberg davanti allo stesso pilota inglese e a Valtteri Bottas su Williams.
La strategia vincente fu quella a due soste con il tedesco della Mercedes che partì sulle soft per poi passare alle medie nei giri 26 e 46.
La miglior strategia alternativa fu adottata dall’idolo di casa, Sergio Perez che effettuò una sola sosta: partito con le soft, passò alle medie alla 18à tornata, e tagliò il traguardo in ottava posizione
PAUL HEMBERY, DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI
“L’Autodromo Hermanos Rodriguez coniuga perfettamente passato e presente. Qui i tifosi sono davvero entusiasti. Il settore dello stadium è uno dei più elettrizzanti dell’anno. Rispetto allo scorso anno, probabilmente la pista sarà più gommata e per la prima volta porteremo le supersoft; sarà quindi importante testare tutte queste novità durante le prove libere, che potrebbero portare a interessanti alternative alla strategia di due soste che fu l’opzione più popolare nel 2015”.