Appena una settimana dopo il prossimo appuntamento iridato della Malesia, il circus iridato si sposterà in Giappone, per il Gran Premio di Suzuka. Una pista storica per il Mondiale di Formula 1, che spesso è risultata decisiva per l’assegnazione del titolo. Come a Sepang, Pirelli porterà le mescole più dure della gamma. Per quanto riguarda i team, scelta aggressiva della Ferrari e conservativa della Red Bull.
SUZUKA DECISIVA
Per ben 13 volte il mondiale di Formula 1 si è deciso sul circuito nipponico.
Alla memoria degli appassionati, Suzuka evoca l’epico confronto tra due campioni che hanno scritto la storia dell’automobilismo: Ayrton Senna e Alain Prost.
I due acerrimi rivali monpolizzarono la gara giapponese nel triennio 1988-90.
Il 1988 vide il primo trionfo iridato del brasiliano, ai danni del francese, entrambi su McLaren.
L’anno seguente il mondiale di Formula 1 fu ancora un affare privato tra i due compagni di team. E proprio a Suzuka si decise il titolo a favore di Prost, a seguito di una manovra discutibile di quest’ultimo. All’ultima variante infatti, un tentativo di sorpasso di Senna, si risolse in un controverso incidente. Quello che successe dopo è noto ai più: con la vittoria inutile di Senna, la successiva squalifica e l’assegnazione del mondiale a Prost.
Nel 1990 Senna raccolse la sue vendetta, speronando alla prima curva il francese, passato nel frattempo alla corte di Maranello, e causando il ritiro di entrambi; l’incidente valse al brasiliano il secondo titolo mondiale.
Ancora a Suzuka, Senna vinse il suo terzo titolo nel 1991, quando riuscì a piegare la resistenza del leone d’Inghilterra, Nigel Mansell, sulla Williams, uscito di pista nei primi giri.
Suzuka tornò ad essere determinante nell’assegnazione del titolo nel 1996, con un duello in casa Williams, tra due figli d’arte: Damon Hill vinse la gara e si aggiudicò il Mondiale, a scapito del compagno di team, Jacques Villeneuve, costretto al ritiro per il distacco di una ruota.
Le edizioni 1998 e 1999, invece, sancirono la vittoria mondiale del finlandese Mika Hakkinen, che prolungò il digiuno iridato della Ferrari, battendo rispettivamente Michael Schumacher ed Eddie Irvine.
La scuderia di Maranello si rifece però l’anno successivo, centrando il Campionato del Mondo Piloti, grazie al tedesco, al suo terzo alloro iridato.
Ancora Schumacher vinse il suo sesto titolo mondiale, a Suzuka nel 2003, diventando il pilota più vincente di sempre: al termine di una gara piuttosto difficile e fortunosa, che vide anche un contatto tra i due fratelli Schumacher, Michael giunse ottavo, raccogliendo i punti sufficienti per laurearsi campione.
Infine nel 2011, Suzuka consacrò Sebastian Vettel, che replicò il titolo vinto l’anno precedente, diventando il più giovane bi-campione del mondo nella storia della Formula 1.
Nel 2014 la gara giapponese fu “decisiva”, purtroppo, anche per Jules Bianchì: il pilota francese, alla guida della sua Marussia, in regime di Safety Car, andò a sbattere violentemente contro una gru mobile, ferma nella via di fuga per rimuovere la Sauber di Adrian Sutil, a causa dell’asfalto reso viscido dall’incessante pioggia. Dopo 9 mesi di coma il giovane pilota francese morì il 18 luglio 2015, per le conseguenze del violento trauma cranico causato dall’impatto con la gru. Bianchì fu il primo pilota automobilistico a morire per un incidente in una competizione di Formula 1, dopo il tragico week end di Imola del 1994.
PRESENTAZIONE DEL CIRCUITO
Il circuito di Suzuka ospita le monoposto di Formula 1 dal lontano 1987, ad eccezioni di due edizioni (2007 e 2008), che si corsero al Fuji.
Costruito all’interno di un parco giochi di proprietà della Honda, il tracciato è utilizzato ancora oggi dalla casa costruttrice giapponese per i test. In passato ha ospitato anche varie edizioni del Motomondiale, che ha poi traslocato sul circuito di Motegi.
Lungo 5.807 m., il tracciato giapponese è uno dei più spettacolari e tecnici grazie alla varietà delle sue curve: si passa dai tornanti lenti ai curvoni veloci, che contraddistinguono la maggior parte del giro. Questa pista è inoltre l’unica nella storia della Formula 1 ad avere una conformazione ad 8, ovvero con un sottopasso e relativo cavalcavia.
Per questi motivi il circuito nipponico è molto amato dai piloti, nonostante sia difficile compiere sorpassi.
IL CIRCUITO PER I PNEUMATICI
Suzuka è un circuito veloce e scorrevole con elevati carichi laterali, ma bassi carichi longitudinali in quanto le frenate e le accelerazioni non sono particolarmente violente. I piloti mantengono una velocità alta per due terzi del giro, sottoponendo le gomme a carichi laterali elevati.
Nonostante la pista sia stata riasfaltata di recente, la superficie rimane molto abrasiva.
Il rischio pioggia, e il possibile intervento della Safety Car, inoltre, comportano molteplici strategie che possono variare anche nel corso della gara.
LE SCELTE DELLA PIRELLI
Suzuka è una delle piste dove il livello di degrado dei pneumatici è più elevato. Per questo motivo Pirelli ha confermato le mescole che vedremo in scena anche a Sepang; Hard (banda arancione), Medium (banda bianca) e Soft (banda gialla).
LE SCELTE DEI TEAM
La FIA ha comunicato a Pirelli il numero di set di pneumatici e relative mescole scelti da ciascun pilota per la gara nipponica.
La Ferrari si presenterà a Suzuka con il numero più alto di gomme soft, ben 9: ci si aspetta quindi una gara aggressiva da parte delle due rosse. Sulle altre due mescole, scelte differenti per i due piloti. Con Vettel che porterà un solo set di medium a fronte di uno in più di hard: mentre Raikkonen ha pareggiato il numero di mescole dure e medie.
Anche i due contendenti al titolo, Lewis Hamilton e Nico Rosberg, hanno seguito diverse strade: entrambi hanno opzionato 8 set di soft. Ma mentre l’inglese porterà 3 set di hard e 2 di medium, il tedesco ha fatto una scelta speculare.
Scelta equilibrata e conservativa in casa Red Bull. Con entrambi i piloti che porteranno 4 set di hard, 3 di medium e solo 6 di soft.
Questi gli pneumatici assegnati da Pirelli per la gara:
1 set di P. Arancione Hard
1 set di P Bianco Medium
(si ricorda che ogni pilota dovrà portare entrambi questi set in gara, con l’obbligo di utilizzarne almeno uno).
Questi gli pneumatici assegnati per la qualifica Q3:
1 set di P Zero Giallo Soft
(Come da regolamento: obbligo di conservare per Q3 un set della mescola più morbida fra le tre selezionate. Tale set andrà restituito a Pirelli dagli 8 piloti che si qualificano per Q3 mentre sarà a disposizione per la gara per tutti gli altri piloti, esattamente come avviene oggi).