Ferrari: le parole di Arrivabene e piloti dopo la disfatta malese
Quella che doveva essere la gara del riscatto “rosso”, su quel circuito dove solo l’anno prima Sebastian Vettel aveva riportato la Ferrari sul gradino più alto del podio, si è invece trasformata nell’ennesima delusione di questo 2016 controverso per il team di Maranello. La Ferrari infatti esce da Sepang con le ossa rotte, complice una prestazione non all’altezza da parte di entrambi i piloti, costretti a lottare per tutto il week-end con una monoposto che, ancora una volta, non sazia la loro fame di attaccare le zone nobili della classifica.
E proprio Vettel e Raikkonen, tra i protagonisti più in negativo del Gran Premio della Malesia, si sono espressi con commenti a caldo nel post-gara, accompagnati dalle parole del team principal Maurizio Arrivabene, tutti accomunati da una crisi sempre più evidente e continua di risultati soddisfacenti:
“E’ chiaro che questo non è il risultato che volevamo -afferma lo stesso Arrivabene- In una gara come quella di oggi, dove è essenziale trovare la tattica giusta, sarebbe stato fondamentale avere tutte e due le macchine in pista. Dopo quanto accaduto a Sebastian abbiamo optato ad una strategia molto aggressiva per Kimi, ma anche i nostri avversari hanno fatto la stessa scelta. E’ davvero un peccato che il rendimento dello stesso Kimi sia stato condizionato da alcuni danni alla vettura: prima un pezzo di gomma si è incastrato nei profili facendo stallare l’ala posteriore, e poi c’è stata la collisione con Rosberg che ha causato altri danni alla carrozzeria, con conseguente perdita di performance. L’incidente di Seb alla partenza? Ho parlato con lui in privato, e preferisco non commentare la decisione presa dai commissari”.
“Non posso essere contento della quarta posizione -commenta invece l’unico ferrarista giunto al traguardo, Kimi Raikkonen- non era il risultato che ci eravamo prefissati, ma purtroppo oggi non potevamo ottenere più di così. Tutto sommato la macchina non si è comportata male, ma ci è mancato il ritmo sul giro: non avevamo la velocità necessaria per poter infastidire le monoposto davanti a noi. L’incidente con Rosberg? Quando lui mi ha passato mi sono buttato verso destra per evitarlo, sapevo che mi avrebbe colpito e che probabilmente saremmo finiti entrambi fuori. Alla fine Nico ha avuto una penalità, mentre la parte posteriore del fondo si è danneggiata in seguito al contatto. A quel punto ho provato a spingere al massimo per mantenere il gap di dieci secondi da Rosberg, ma purtroppo non è bastato. E’ chiaro che vorremmo ritrovarci in una posizione migliore, ma dobbiamo solo accettare la realtà. Ora non ci resta che tornare al lavoro per migliorare, per essere più veloci e per poter lottare con gli altri”.
Mentre Raikkonen può comunque commentare la propria gara dopo aver visto la bandiera a scacchi, in casa Ferrari ci sono però le parole dell’uomo con il morale più a terra di tutti nei box della rossa: Sebastian Vettel.
“Alla partenza sono riuscito a scattare piuttosto bene -commenta il pilota tedesco- e mi sono subito ritrovato fianco a fianco con Verstappen. Eravamo entrambi in lotta per aggiudicarci la posizione, e alla prima curva Rosberg, che si trovava davanti a noi, ha mantenuto la sua traiettoria girando verso l’interno. Lui ha fatto una manovra completamente giusta, ed era un suo pieno diritto, ma con la velocità con la quale sono arrivato, e con Max che mi ha spinto sulla destra, non sono riuscito a rallentare. Ho provato in tutti i modi a frenare, e nonostante tutto non sono riuscito ad evitare l’impatto con Nico. Purtroppo è stata una sfortunata reazione a catena che ha rovinato la mia gara e quella di Nico, al quale rivolgo ancora le mie più sentite scuse per l’accaduto. L’incidente non ha niente a che fare con la sua posizione in quel momento. In ogni caso penso che non si possa fare un paragone tra questo incidente e quello capitato tra Max e Kimi a Spa. Oggi io e Max eravamo in lotta alla prima curva, e Nico stava cercando di fare qualcosa di diverso davanti a noi. E a proposito di Verstappen, preferisco non commentare quello che lui ha detto su di me”.
Un Waterloo totale
Voglio sperare che Arrivabene venga cacciato sedutastante non appena l’ultimo GP di stagione sarà finito. E’ inconcepibile come sia stato dato un ruolo cosi importante ad un autentico incapace ed incompetente.