Gp USA F1: il Circuit Of The Americas visto da Kimi Raikkonen
A distanza di quattro mesi dal Gran Premio di Canada, il Circus riapproda in America per la diciottesima tappa del Campionato, il Gran Premio degli Stati Uniti, patria della nuova società padrona della F1, Liberty Media, oltre che del Team Haas.
Il COTA – Circuit Of The Americas, Circuito delle Americhe -, situato nei pressi di Austin, Texas, è stato costruito ad hoc per la categoria regina del motorsport, di cui è parte integrante dal 2012, dopo che per trentatré edizioni altri circuiti americani si erano passati il testimone del Gran Premio di casa fino all’esclusione dal calendario dal 2007.
Progettato dal celebre disegnatore di circuiti Hermann Tilke, è costituito da 20 curve, con diversi tratti che ricordano altri noti circuiti dello stesso Tilke – un esempio tra tutti è la successione “serpentina” di curve del primo settore, facilmente associabile al circuito giapponese di Suzuka.
Cruciale è la posizione sulla griglia di partenza, dal momento che chi si trova sul lato “sporco” ha generalmente più difficoltà a trovare il giusto grip rispetto ad altri circuiti.
Tuttavia, sono i cambiamenti di elevazione la principale caratteristica di questo tracciato.
Ne parla Kimi Raikkonen – 37 anni compiuti lo scorso 17 Ottobre, quattordici dei quali trascorsi in Formula Uno – in un comunicato stampa Ferrari: “E’ un gran circuito, con un bel disegno e continui cambi di pendenza. Il fatto di non essere tutto livellato lo rende molto interessante.”
Particolarmente affascinante il tratto in salita che porta alla Turn 1, curva cieca. “Senza dubbio si può sorpassare durante la gara, ma il tratto in salita è molto breve.” riporta il pilota finlandese. “La pendenza aiuta a rallentare la vettura in frenata, ma la curva non è delle più semplici.”
Riguardo l’attrattiva della gara, il ferrarista riflette sul maltempo che aveva condizionato le sessioni di prove libere e di qualifica nella scorsa edizione del gran premio: “L’anno scorso il tempo fu tremendo per quasi tutto il fine settimana. Non è stato bello per nessuno, inclusi piloti e spettatori, ma fa parte del gioco.” Non manca però di sottolineare il clima piacevole che si respira nella capitale texana, come già fatto i piloti RedBull ed l’attuale leader del Mondiale, Nico Rosberg: “La città è molto bella ed è davvero un bel posto per un Gran Premio, con tutta la gente che c’è.”
In conclusione, per riprendere le parole di Kimi stesso, il COTA ,“in ogni caso, è un circuito in cui la gara può essere emozionante”: non va infatti dimenticato che proprio qui, un anno fa, Lewis Hamilton ha conquistato il suo terzo titolo mondiale.
E chissà se anche quest’anno, con un duello per il titolo ancora più serrato, il Gran Premio degli Stati Uniti non verrà meno allo spettacolo.