Gp USA F1, Libere 3: Red Bull mette le ali, Mercedes in agguato
A sorpresa non ci sono le Frecce d’Argento nella prima fila sancita dalle prove libere del sabato sotto il sole pomeridiano del Texas. É infatti la Red Bull, sempre più in forma, a piazzarsi nelle prime due posizioni cronometriche, con Max Verstappen al vertice della classifica seguito dal compagno di squadra Daniel Ricciardo.
Le Mercedes occupano il quarto ed il quinto posto calzando le gomme soft. Nel finale sia Nico Rosberg che Lewis Hamilton non sono riusciti a concludere la loro performance su gomma supersoft; il tedesco ha infatti abortito il proprio giro nel terzo settore mentre l’inglese prima di vedere la bandiera a scacchi si è trovato fatalmente immischiato nel traffico delle due Sauber, anche loro impegnate in un giro lanciato.
La Ferrari è sembrata leggermente più in difficoltà rispetto alle dirette rivali. Il problema rilevato da Sebastian Vettel sulla sua SF16-H ha acceso un campanello d’allarme nella scuderia di Maranello che ha poi preferito non far uscire il tedesco nel finale per un ultimo tentativo. Terzo, a mezzo secondo dalla vetta, invece Kimi Räikkönen. Il finlandese è riuscito ad ottenere un discreto risultato nonostante le diverse difficoltà patite soprattutto in curva 19, dove è stato più volte autore di lunghi ed uscite di pista. Colpa principalmente del posteriore della Ferrari, molto nervoso e difficile da gestire soprattutto durante l’impostazione delle curve. Per provare a risolvere il problema i meccanici del cavallino rampante hanno montato un monkey seat su entrambe le vetture per aumentare il carico aerodinamico sul posteriore e quindi avere maggiore stabilità nel retrotreno.
Battaglia molto serrata invece per i team di metà classifica: Force India, Williams e McLaren sono tutte raccolte in sei decimi di secondo.
Preoccupazione invece per la Toro Rosso: Carlos Sainz è stato per ben due volte penalizzato da una foratura durante il proprio giro cronometrato, prima alla posteriore destra e poi alla posteriore sinistra. Il problema ha messo sull’allerta i meccanici del team di Faenza poiché sembrerebbe attribuibile ad un malfunzionamento strutturale del cerchio della monoposto e non alla rigida composizione dei cordoli statunitensi.
GP USA F1 2016 - Sabato 22 Ottobre 2016 - LIBERE III Pos. Nr. Pilota Team Gap Tempo Giri 1 35 Max Verstappen Red Bull 1’36″766 16 2 03 Daniel Ricciardo Red Bull +00″266 1’37″032 19 3 07 Kimi Raikkonen Ferrari +00″518 1’37″284 15 4 44 Lewis Hamilton Mercedes +00″717 1’37″483 12 5 06 Nico Rosberg Mercedes +01″018 1’37″784 10 6 05 Sebastian Vettel Ferrari +01″128 1’37″894 08 7 27 Nico Hulkenberg Force India +01″182 1’37″948 17 8 77 Valtteri Bottas Williams +01″422 1’38″188 16 9 22 Jenson Button McLaren +01″446 1’38″212 14 10 14 Fernando Alonso McLaren +01″686 1’38″452 13 11 11 Sergio Perez Force India +01″746 1’38″512 16 12 30 Jolyon Palmer Renault +01″762 1’38″528 14 13 19 Felipe Massa Williams +01″841 1’38″607 15 14 26 Daniil Kvyat Toro Rosso +01″925 1’38″691 16 15 55 Carlos Sainz Toro Rosso +01″944 1’38″710 06 16 21 Esteban Gutierrez Haas +02″173 1’38″939 13 17 08 Romain Grosjean Haas +02″331 1’39″097 13 18 20 Kevin Magnussen Renault +02″339 1’39″105 14 19 09 Marcus Ericsson Sauber +02″473 1’39″239 14 20 12 Felipe Nasr Sauber +02″743 1’39″509 14 21 31 Esteban Ocon Manor +03″005 1’39″771 19 22 23 Pascal Wehrlein Manor +04″661 1’41″427 07