Ross Brawn, sulla crisi Ferrari in Formula 1: vi spiego io cosa non va!
Nonostante ci siano tantissimi capitoli interessanti della carriera di Ross Brawn, come il dominio della Brawn GP nel 2009 ed in seguito l’alba della Mercedes, l’ingegnere britannico viene ricordato soprattutto per gli anni vincenti con la Ferrari Michael Schumacher tra il 1996 ed il 2006. Con il cavallino Brawn ha conquistato ben 5 titoli piloti consecutivi e 6 mondiali costruttori.
TROPPA PRESSIONE DA PARTE DEI MEDIA E DEI TIFOSI
Riguardo il recente periodo di crisi della Ferrari, Ross Brawn ha dichiarato ai microfoni della BBC che il problema maggiore per il cavallino in questo momento è la grandissima pressione scaturita dai media e dai tifosi: “C’è bisogno di qualcuno che faccia da filtro per l’ambiente della squadra, qualcuno che consenta al team di lavorare in pace senza preoccuparsi delle conseguenze”.
Brawn poi si è mostrato dispiaciuto riguardo l’addio di James Allison : “Un vero peccato per il team- ed ha raccontato di come l’approccio di Luca di Montezemolo fosse diverso da quello adottato da Sergio Marchionne -. Montezemolo era molto appassionato e teneva molto alla squadra, ma nonostante questo sapeva mantenere le distanze dal team quando doveva lavorare perché aveva fiducia totale nei suoi uomini. Marchionne non si comporta allo stesso modo, ma credo che si approcci così al team perché non ha altre alternative, è tutta una conseguenza di una lacuna nel cuore della squadra”.
BRAWN SU VETTEL ED IL SUO ATTACCAMENTO AL CAVALLINO RAMPANTE
L’ex direttore tecnico di Ferrari ha inoltre elogiato il lavoro svolto da Sebastian Vettel in queste due stagioni in un’intervista esclusiva a Sky Sport24 HD. Nonostante il momento frustrante che sta attraversando il tedesco, Brawn vede il bicchiere mezzo pieno per il futuro di Vettel e della rossa: “Nelle ultime gare l’abbiamo visto nervoso; è una cosa buona, perché dimostra di tenere a quello che sta facendo. Inoltre non ha mai criticato la squadra, quello sarebbe stato un atteggiamento davvero brutto. Anzi, io immagino che Sebastian stia lavorando duramente insieme a tutto il team affinché si crei la giusta atmosfera per lavorare al meglio”.
BISOGNA VOLTARE PAGINA
Non sappiamo se Ross Brawn abbia davvero ragione su tutto ma probabilmente, grazie alla sua encomiata esperienza, su tante cose la ragione ce l’ha. Quello che si può dire con sicurezza però è che gli ultimi due appuntamenti del calendario in Brasile e ad Abu Dhabi saranno importanti per il morale della Ferrari, che di certo non vorrà arrivare impreparata e demotivata alla prossima stagione, dove, grazie ai nuovi cambi regolamentari, le carte in tavola saranno nuovamente rimischiate per tutti.
Scritto da: Rovida Mirko
In realtà Brawn non ha detto nulla di concreto. Se un team di F1 importante e di esperienza come la Ferrari si fa influenzare dalla “pressione” dei media e dei tifosi (direttamente proporzionale agli insuccessi), allora c’è qualcosa che non funziona. Si ripropone quindi il vero problema evidenziato da Baldisserri: in Ferrari ci sono persone valide ma inserite nel posto sbagliato.