La Formula 1 attuale ha tanti pregi e tanti difetti, sia dal punto di vista tecnico che organizzativo. La sfida più grande che si presenta oggi a qualsiasi team è quella del mantenimento dei costi. Le uscite economiche sono spesso altissime, e bisogna considerare tutti gli aspetti a disposizione per evitare spese inutili, le quali potrebbero aggravare la situazione nelle casse di una squadra.
Tra le operazioni depennate dalla lista della spesa, rientra quella delle presentazioni delle monoposto. Oggi infatti, approfittando di un buon servizio fotografico, i team di Formula 1 possono pubblicare foto e video live della nuova creazione direttamente sul proprio sito internet. Così facendo si riducono i costi, ma si rinuncia ad una presentazione in grande stile, magari aperta al pubblico o alla stampa.
Per dircela tutta, i tempi delle presentazioni “show” sono ormai (purtroppo) finiti. Dobbiamo abituarci alla nuova realtà della tecnologia o del classico telone scoperto il giorno stesso dei primi test invernali, ed abbandonare definitivamente “il bello della diretta”.
In realtà, anche se siamo completamente immersi in questi nuovi orizzonti, almeno per quest’anno c’è una gradita eccezione. La Ferrari infatti, presenterà la propria monoposto 2017 seguendo una filosofia vecchio stile. Non ci sarà quindi l’evento da seguire live sul sito ufficiale, ma una vera e propria scoperta della vettura che avverrà ad “aria aperta”. Dopo la presentazione vera e propria, che si terrà a Maranello il 24 febbraio, saranno gli stessi piloti del Cavallino Rampante a scendere subito in pista a Fiorano, rievocando quindi una tradizione che si era persa con il tempo.
E’ proprio questo grande ritorno della Ferrari che ha fatto tornare alla memoria alcune delle presentazioni più spettacolari e chic del passato, quando la fantasia (ed i soldi) non mancavano di certo, ed internet ancora non era così sviluppato come oggi.
A quasi un mese di distanza dalla presentazione delle monoposto 2017, riviviamo insieme alcune delle trovate più geniali di sempre, riassaporando periodi in cui la vettura era contornata da show o ambienti di prima classe.
1979: la Lotus dall’alto di un nightclub
La stagione di Formula 1 1979 si è appena conclusa con la vittoria iridata della Ferrari di Jody Scheckter, l’ultima per il “Cavallino” prima dell’avvento di Schumacher nel 2000. La grande delusione di quel campionato è rappresentata dalla Lotus, grande protagonista del 1978. Alla vigilia degli anni ’80 però, il team inglese strappa un contratto con l’azienda petrolifera Essex. David Thieme, il patron del nuovo sponsor, pensa subito a celebrare l’accordo raggiunto in grande stile. La Lotus del 1980 viene infatti presentata in un nightclub parigino, il “Paradis Latin”. La vettura viene dunque svelata ai giornalisti in un ambiente mondano, rispettando uno stile più hollywoodiano che sportivo. La nuova Lotus viene fatta calare dall’alto, con Mario Andretti seduto all’interno dell’abitacolo in abiti eleganti. L’entrata in scena della Lotus 81 è da Premio Oscar, ma le prestazioni in pista saranno altrettanto deludenti.
1997: la McLaren e le Spice Girls
Dal punto di vista estetico, il 1997 rappresenta un anno di svolta per la McLaren. Il team di Woking infatti si presenta con una livrea completamente modificata. I classici colori rosso e bianco, simbolo di tante vittorie e di una partnership con lo sponsor Marlboro, vengono rimpiazzati dall’argento della Mercedes (la quale motorizza il team britannico). Il 1997 è l’anno che da il via al mito delle “Frecce d’argento”, ma è anche da ricordare per la presentazione ufficiale della monoposto. L’evento si svolge nella suggestiva cornice dell’Alexandra Palace di Londra, con la nuova vettura che sembra esser parcheggiata nel posto sbagliato. Sul palcoscenico si esibiscono infatti due gruppi musicali: prima è la volta dei Jamiroquai, e successivamente una vera e propria icona per le ragazze degli anni’90 come le Spice Girls.
La presentazione si svolge in un clima da “Beato tra le donne” per entrambi i piloti: Hakkinen è visibilmente imbarazzato di fronte alle lusinghe di Victoria Adams (in Beckham), mentre Coulthard è quello che apprezza la compagnia senza farsi troppi problemi. Tra i presenti c’è anche l’attuale team principal della Red Bull Chris Horner, all’epoca in McLaren, che curiosamente si sposerà 15 anni dopo con una delle Spice Girls presenti quel giorno: Geri Halliwell.
Le Benetton, la Renault e la vena artistica di Briatore
Mentre la McLaren presentava la nuova monoposto tra piccoli concerti live e artisti di prima fascia, la Benetton di Flavio Briatore pensava ad un altro stile: quello dello di presentare le proprie vetture nei luoghi più affascinanti d’Europa.
E’ infatti nel 1996 che l’imprenditore italiano pensa di dare vita a questa nuova filosofia svelando la Benetton B196 nel meraviglioso teatro greco di Taormina. La presentazione vede la partecipazione dei due piloti, Jean Alesi e Gerhard Berger, con Mara Venier madrina dell’evento e Red Ronnie alla direzione artistica.
Lo sfondo di Taormina sarà solo il primo di una lunga serie. La Benetton del 2000 viene infatti presentata in un altro luogo carico di fascino e cultura, ma stavolta in Spagna. La nuova monoposto viene infatti scoperta al pubblico a Montjuic, dove ha sede il Museo Catalano dell’Arte. La scelta del luogo è a dir poco mozzafiato, visto che da Montjuic si può godere di un bellissimo panorama della città di Barcellona.
La terza presentazione firmata Benetton arriva solo un anno dopo: alla vettura dalla livrea azzurra vengono tolti i veli a Venezia, in una Piazza San Marco gremita di turisti che assistono alla scoperta della Benetton del 2001.
In seguito la Benetton scomparirà dal grande circus, ma riapparirà sotto il nome di Renault, sempre diretta da Flavio Briatore. Il nome del team cambia, ma non le abitudini dell’imprenditore piemontese. Nel 2004 infatti, per presentare la nuova vettura al grande pubblico, Briatore sceglie di nuovo la Sicilia. Questa volta è il Teatro Massimino di Palermo ad ospitare una monoposto da Formula 1, ovviamente con i rispettivi piloti di quella stagione: Fernando Alonso ed il nostro Jarno Trulli.
La Jordan dei corrieri e dei russi
Tra i team che hanno avuto l’onore di presentare le proprie monoposto in modo originale, non può mancare la Jordan. Il team dell’irlandese Eddie Jordan fu protagonista di due spettacoli veri e propri, avvenuti a pochi anni di distanza l’uno dall’altro.
Alla vigilia del campionato 2002, la squadra sigla un nuovo contratto di sponsorizzazione con la DHL. Per festeggiare l’accordo con il nuovo partner commerciale, la nuova Jordan EJ12 viene arriva direttamente dall’alto, un po’ come fu per la Lotus nel 1979. Stavolta però il tutto avviene all’hangar dell’aeroporto di Bruxelles, con il nuovo sponsor che consegna la nuova vettura per via aerea ai due piloti: l’italiano Giancarlo Fisichella ed il giapponese Takuma Sato.
Con il passare degli anni la Jordan perde gradualmente competitività, e con essa anche i fondi economici. Per risollevare le sorti del team, c’è bisogno di un investitore. Alla fine l’aiuto arriva, e gli azionisti di maggioranza della Jordan diventano i russi della Midland.
Tutto questo accade nel 2005, una stagione in cui il Gran Premio di Russia era ancora un lontano miraggio. Nonostante ciò, viste le enormi frontiere di mercato offerte da questo paese, la nuova Jordan-Midland viene presentata pubblicamente a Mosca, nel bel mezzo della suggestiva Piazza Rossa.
Nonostante l’originale trovata, l’avventura della Jordan in Formula 1 morì di fatto in quella gelida giornata, nella piazza più celebre e storica di Mosca.
2004: La Sauber in concerto
La vigilia del campionato 2004 vede il raggiungimento dell’ennesimo accordo commerciale. I due protagonisti principali sono il team Sauber e la Red Bull, che si fa avanti nel mondo della Formula 1 sponsorizzando il team elvetico. Così come capitato in altri casi, il nuovo sponsor non può permettersi di non celebrare l’intesa con un evento degno di nota.
L’occasione si presenta puntualmente con il lancio della nuova Sauber C23. La Red Bull sceglie di giocare in casa, ospitando la nuova monoposto a Salisburgo, sede principale del marchio di bevande. I piloti Giancarlo Fisichella e Felipe Massa sono ovviamente presenti, ed assistono insieme al pubblico al concerto di un’altra girl band britannica: le Sugababes.
Ancora una volta, Formula 1 e musica vanno a braccetto.
La Toyota e le promesse non mantenute in stazione
Seguendo lo stile tipico di Flavio Briatore, la Toyota decide di presentare la propria monoposto del 2005 in un contesto storico, artistico e culturale. Il team giapponese sceglie infatti la Spagna come meta della presentazione, togliendo il telone alla nuova TF105 in una delle stazioni ferroviarie più emblematiche di Barcellona: l’ Estacio França (la Stazione di Francia).
I piloti sono Jarno Trulli e Ralf Schumacher, i quali assistono alle dichiarazioni dei vertici del team nipponico di fronte ai giornalisti invitati. Si respira infatti la sensazione e la convinzione di poter vincere qualche gara nel 2005. Purtroppo per loro, le previsioni si riveleranno completamente sbagliate.
Il rispetto dell’ambiente firmato Honda
Tra tutte le risate e gli spettacoli che abbiamo visto nelle precedenti presentazioni, la trovata del team Honda del 2007 è forse quella più seria e che fa riflettere. Il primo decennio degli anni 2000 è quello che colpisce maggiormente l’opinione pubblica per i danni al pianeta Terra, causati da inquinamento e sfruttamento delle risorse non rinnovabili.
La Honda diventa quindi il primo team di Formula 1 ad affrontare apertamente questa problematica, presentando la nuova monoposto decisamente in controtendenza. La nuova RA107 viene svelata al Museo di Storia Naturale di Londra, completamente priva di sponsor e con la scocca raffigurante l’immagine della Terra. L’immagine ecologica della Honda stupì i media, e raccolse consensi da numerose aziende interessate al progetto avviato dalla casa giapponese.
La Honda divenne così il primo team di Formula 1 a correre senza uno sponsor dal 1968, supportando inoltre un progetto atipico per il mondo delle corse. Nonostante l’iniziativa lodevole, la stagione 2007 si rivelò un autentico disastro dal punto di vista dei risultati in pista.
La Force India versione Bollywood
Per chi non lo sapesse, nel mondo del cinema esistono due grandi luoghi: Hollywood, negli USA, e Bollywood. Quest’ultimo nasce da un gioco di parole tra Hollywood e Bombay, quest’ultima capitale indiana del cinema.
Nel 2008 l’India, oltre al cinema, si fa spazio anche in Formula 1. Il merito è tutto di Vijay Mallya, che proprio in quell’anno fonda il team Force India, erede della Midland.
L’avvento del primo team indiano della Formula 1 non poteva presentare la monoposto del 2008 senza tributare la cultura indiana. Mallya intuisce la necessità di svelare la nuova VJM01 proprio a Mumbai (conosciuta in passato come Bombay), di fronte al celebre Portale dell’India.
Per non lasciare nulla al caso, la monoposto viene parcheggiata sopra un tappeto rosso, che ricorda molto da vicino quello percorso dagli attori e dalle star di Bollywood.
Nonostante tutta la presentazione arricchita dal lusso orientale, la prima stagione della Force India andrà malissimo. Fortunatamente per loro, gli anni immediatamente successivi regaleranno enormi soddisfazioni al team anglo-indiano, con il 4° posto record nella classifica costruttori raggiunto proprio nell’ultima stagione di Formula 1.