Il successo di domenica della Ferrari, ha molte facce. Una tra tutte, è quella di Antonio Giovinazzi, terzo pilota della scuderia di Maranello.
Svegliatosi il sabato con la notizia che il collega titolare Pascal Wehrlein non sarebbe sceso in pista a disputare il Gran Premio di Australia a causa dei postumi dell’incidente che lo ha visto coinvolto a gennaio durante la Race Of Champions, fa suo il sedile della C36 del tedesco con cui il giorno dopo avrebbe compiuto il tanto atteso debutto in Formula 1.
Si comporta bene in qualifica, mancando la Q2 solo per pochi centesimi, che lo hanno staccato dal compagno di squadra Marcus Ericsson, conquistando quindi la sedicesima piazza sulla griglia di partenza, divenuta la quindicesima in seguito alla partenza di Ricciardo dai box. Lui stesso incolpa la mancanza di esperienza per il suo risultato, comunque molto buono: “L’obiettivo è non commettere errori, come nei test di Barcellona. Pascal ha più esperienza e forse quello mi ha spinto af andare al limite e a commettere l’errore che ha condizionato le mie Q1. Ma va bene così.”
Una gara solida e costante quella del ventitreenne pugliese, decisa anche grazie ad una strategia efficace ideata dal muretto Sauber (una sola sosta, al 15esimo giro – Soft-SuperSoft) che lo ha aiutato a portare la sua vettura al traguardo al dodicesimo posto – compito non semplice, considerati i ben sette ritirati, tra cui il suo compagno di squadra. “Il mio obiettivo è stato raggiunto, volevo terminare la gara e l’ho fatto pure non lontano dai punti” ha dichiarato “Sono felice, è stata una gara memorabile”.
Un debutto quindi più che dignitoso per il vicecampione GP2 in carica, nonché ultima speranza italiana del mondo delle corse, che è riuscito a riportare il tricolore sulla griglia di partenza dopo un’assenza di sei anni (Brasile 2011, Liuzzi e Trulli).
Ancora non è certo se Wehrlein riuscirà a raggiungere lo stato fisico ideale per competere in Cina; in ogni caso Giovinazzi ha dichiarato di essere pronto a scendere nuovamente in pista se necessario.