Qualche giorno fa l’account twitter ufficiale @F1, in un post della sua rubrica #f1FastFact, ha rivelato la top 5 delle squadre più “anziane”, classificate in base alla somma dell’età dei due piloti.
Abbiamo pensato di estendere la cosa a tutte le scuderie in griglia, considerando l’età dei piloti nel giorno del Gran Premio d’Australia (particolare menzione per Stoffel Vandoorne, che diventerà 25enne proprio quella domenica) ed i risultati sono molto interessanti.
I TEAM DI F1, ORDINATI PER LA SOMMA DELLE ETA’ DEI DUE PILOTI
Toro Rosso: 22 + 22 = 44
RedBull: 19 + 27 = 46
Force India: 20 + 27 = 47
Sauber: 26 + 22 = 48
Williams: 35 + 18 = 53
Haas: 30 + 24 = 54
Renault: 26 + 29 = 55
Mercedes: 32 + 27 = 59
McLaren: 35 + 25 = 60
Ferrari: 29 + 37 = 66
Il team più anziano è la Ferrari. Non si tratta di un enorme shock: non solo perché Kimi Raikkonen è di gran lunga il pilota più “anziano” in pista dall’alto dei 38 anni che compirà il prossimo ottobre, ma anche perché il team italiano è noto per il suo tradizionalismo e per gli alti standard di esperienza richiesti.
Poche sorprese anche nell’altro estremo: la Toro Rosso, in quanto team satellite che pesca piloti direttamente dal Red Bull Junior Team, non può che essere la più giovane del campionato.
A rigor di logica si potrebbe pensare che l’”età” di un team sia in qualche modo legata alla sua posizione nella classifica costruttori: a piloti esperti corrispondono scuderie di successo. Non è infatti un caso che Mercedes e Ferrari abbiano entrambe età elevate. Anzi, il team tedesco ha dimostrato più di ogni alta scuderia quanto ritenga fondamentale un buon bagaglio di esperienza nella categoria per poter essere considerati per un sedile presso di loro: è infatti presumibilmente questo uno dei motivi che li ha spinti a prendere Bottas e non Wehrlein, nonostante quest’ultimo fosse già terzo pilota e collaudatore.
C’è anche però da dire che, da quando è diventata un top team, RedBull è sempre stata un’eccezione alla regola – e adesso più che mai. Entrambi i piloti sono molto giovani, nonostante abbiano comunque ben otto anni di differenza l’uno dall’altro.
Non è infatti solo la presenza di Max Verstappen ad abbassare la quota, dal momento che la Williams – l’unica altra scuderia ad avere un pilota teenager – non è altrettanto giovane, preferendo bilanciare l’inesperienza del pilota canadese con l’esperienza di Felipe Massa, richiamato indietro dalla pensione proprio per questo motivo.
Interessante notare come influisca anche la storia di un team: la Mclaren, nonostante i problemi degli ultimi anni, è seconda solo alla Ferrari, nonostante abbia acquistato una giovane promessa del motorsport, Vandoorne. Se questa classifica fosse stata stilata l’anno scorso, sarebbe stata proprio la scuderia di Woking a stravincere con un’età complessiva di ben 70 anni.
La dipartita di Button ha forse portato una ventata di aria fresca in casa McLaren, senza però stravolgere le richieste di esperienza.
In ultimo, mettendo sul tavolo tutte le età dei piloti 2017, salta subito all’occhio che quanto sia giovane lo schieramento di quest’anno: solamente un quarto dei piloti (Raikkonen, Massa, Alonso, Hamilton, Grosjean) che scenderanno in pista a Melbourne avranno raggiunto la soglia dei 30, per aumentare di due unità (Vettel e Hulkenberg) entro Abu Dhabi.