Prossima tappa del Circus: Shanghai.
Dopo il successo Ferrari e la dimostrazione di potenza da parte delle Mercedes, ci si aspetta una maggior visibilità da parte delle Red Bull, partite un po’ in sordina.
Il Gran Premio di Cina infatti l’anno scorso si era rivelato piuttosto favorevole alle due vetture di Milton Keynes che, per la prima volta nella stagione 2016, erano riusciti a dare fastidio a Mercedes e a Ferrari.
Ci si ricorderà della partenza fenomenale di Ricciardo dalla seconda casella della griglia di partenza al fianco di Nico Rosberg, grazie alla retrocessione di Hamilton per la sostituzione del motore: ha comandato poi il Gp fino a quando una foratura non lo ha obbligato a rientrare ai box. Ricorderete inoltre la partenza a “torpedo”, secondo la definizione di Sebastian Vettel, di Daniil Kvyat che gli ha permesso di arrivare sul gradino più basso del podio e conquistare il suo ultimo podio per la Red Bull. E infine il magnifico sorpasso ai danni di Hamilton e Massa di Ricciardo (guarda il video) durante la sua scalata verso la quarta posizione finale.
“Shanghai è una pista che ho imparato ad apprezzare col tempo”, ha dichiarato il pilota australiano. “Quando ci sono stato la prima volta non era tra le mie preferite e non ero normalmente competitivo, ma da quando sono entrato in Red Bull Racing il circuito è diventato un mio punto di forza e ci ho guadagnato alcuni buoni risultati”. Effettivamente su cinque edizioni disputate, solo in un’occasione non è andato a punti, ovvero nel 2012, anno del debutto nella categoria come pilota titolare. Durante invece le sue tre stagioni di permanenza in Red Bull ha collezionato due quarti posti ed un nono posto nel 2015.
Max Verstappen ha invece solo due edizioni del GP di Cina in tasca, di cui una con esito positivo (P8, 2016) e una con esito negativo (ritiro per rottura del motore a due giri dalla conclusione nel 2015).
C’è però da sottolineare che il circuito di Shanghai fa parte – insieme a quelli di Melbourne, Sakir e Sochi – di quei tracciati su cui ha corso ancora nel suo periodo Toro Rosso del 2016 e che quindi affronta nel 2017 per la prima volta come pilota Red Bull: chissĂ che non trovi anche lui la stessa confidenza che ha trovato Ricciardo nel passare dal team satellite a quello principale.
Certo è che il giovane olandese aspetta con ansia il prossimo weekend: “Mi piace sempre tornare in Cina perché è un posto speciale ed è un tracciato molto bello. Non vedo l’ora di andarci, specialmente perché è ancora l’inizio della stagione ed è ancora tutto nuovo e nulla è ancora stato deciso”.
Solo il tempo mostrerĂ il vero potenziale delle Red Bull agli occhi di noi spettatori, quindi non ci resta che stare a guardare, ed attendere.