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    La F1 vola a Shanghai: la Perla d’Oriente

    Alessandro PradaBy Alessandro Prada7 Aprile 2017
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    “La Perla d’Oriente”, “La Parigi d’Oriente”, “La Regina d’Oriente”. Sono diversi i soprannomi molto gradevoli che la storia ha collegato a Shanghai, città che, dal 2004, è sede del Gran Premio di Cina.

    Anche se la capitale ufficiale e politica della Repubblica Popolare Cinese è Pechino, Shanghai è il centro economico e culturale più attivo dell’intera nazione. Per ingannare l’attesa delle qualifiche, soprattutto dopo che il maltempo ha costretto i giudici di gara a sospendere le prove libere, andiamo a scoprire tutte le curiosità che avvolgono questa città, dove la cultura millenaria della Cina si fonde con la modernità più avanzata.

    Shanghai: “verso il mare”
    Situata sul delta del fiume Azzurro ed affacciata sul Mar Orientale Cinese, il nome stesso di Shanghai ricorda proprio questa collocazione geografica. In lingua cinese, unendo infatti le due sillabe “Shang” ed “Hai”, si ottiene il significato di “sul mare” o “verso il mare”. Un nome, quello della città, che risale addirittura alla dinastia Song. Nel 1074 infatti, Shanghai venne riconosciuta per la prima volta non più come singolo villaggio, ma proprio come “città mercato”. Già all’epoca, grazie soprattutto alla presenza del porto, Shanghai iniziò a diventare uno dei punti commerciali più importanti dell’intera Asia, una vera e propria via d’accesso per gli scambi con l’Europa e, successivamente, anche con tutto il resto del mondo.

    Con il passare degli anni e delle varie dinastie cinesi, Shanghai divenne sempre più grande e sempre più ricca. Negli ultimi secoli però, proprio per questo suo notevole sviluppo, la città suscitò l’attenzione di diverse potenze europee ed asiatiche, soprattutto Gran Bretagna e Giappone. Nonostante le guerre ed i diversi trattati di pace che favorirono agevolazioni economiche in Cina a questi due paesi, Shanghai riuscì comunque a mantenere la propria identità cinese, accogliendo influenze culturali europee e nipponiche. Successivamente, con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, la Cina (ed in particolare proprio Shanghai) ospitò numerosi rifugiati di guerra provenienti dalla vicina Unione Sovietica, aprendo quindi le proprie porta anche alla cultura russa. Oggi infatti, molte strutture ed opere architettoniche sparse in tutta Shanghai, ricordano lo stile russo.

    La città, quindi, ha importato vari stili provenienti da tutto il mondo, ma non ha mai rinunciato alla propria cultura orientale. L’esempio perfetto di questa fusione è rappresentato dai giorni nostri, dato che la stessa Shanghai rappresenta in pieno l’identità storica e culturale cinese senza rinunciare alla modernità più avanzata. In vari punti della città infatti, si possono osservare strutture civili e religiose tipiche della Cina, le quale si “scontrano” con gli immensi grattacieli situati in centro.

    Il grande sviluppo economico e finanziario, avviato principalmente a partire dagli anni ’90, hanno reso Shanghai uno dei centri commerciali più ricchi ed avanzati al mondo, ma anche il più popolato dell’intero pianeta. Con oltre 24 milioni di abitanti infatti, la città vanta il record di “più abitata del pianeta”, con tanti fattori positivi e negativi legati a questo fenomeno. A causa di questo numero altissimo di residenti infatti, Shanghai è anche la città più trafficata del mondo, sia dal punto di vista stradale che marittimo. Questo “record” ha purtroppo portato livelli altissimi d’inquinamento ambientale, creando un problema molto complicato da controllare per le autorità cinesi.

    Trovandosi perfettamente in mezzo tra Pechino ed Hong Kong (gli altri due centri più famosi in Cina), Shanghai si può considerare come la capitale culturale, economica e storica dell’intera nazione. Qui infatti hanno sede le università, i musei, le case cinematografiche, le architetture civili e religiose ed i giardini zen più noti ed apprezzati dell’intera Cina.
    Insieme a questi aspetti affascinanti e puramente culturali, Shanghai si è sviluppata, come già detto, anche dal punto di vista finanziario. Con i suoi grattacieli di ultima generazione, lo Skyline cittadino è uno dei più famosi e moderni al mondo.

    Con un sistema di trasporti tra i più efficienti e forniti al mondo, Shanghai si è aperta notevolmente anche nei confronti dello sport internazionale. Qui infatti ha sede il Masters di tennis e di golf, e due realtà apparentemente distanti come il calcio ed il basket stanno lentamente prendendo piede in città, dove hanno sede le società sportive tra le più ricche al mondo.

    In campo automobilistico la storia che lega la Cina alla Formula 1 è ancora giovane. Il primo gran premio si tenne nel 2004, e da allora è rimasto un appuntamento fisso nel campionato mondiale.

    Nel corso dei primi anni, la tappa del gran premio cinese era fissata verso la fine del campionato, salvo poi subire una consistente modifica nel calendario nelle ultime stagioni, quando Shanghai è stata invece anticipata direttamente alla prima fase della stagione.
    Il circuito stesso, progettato da Hermann Tilke, è uno dei più tecnologici al mondo, nel pieno rispetto della modernità cinese. L’autodromo Internazionale di Shanghai venne completato nel 2003, in seguito ad un lavoro di costruzione tra i più complicati di sempre. L’intera struttura infatti, realizzata su un terreno paludoso, costrinse gli ingegneri ad utilizzare le fondamenta in polistirene, creando così il primo circuito al mondo con questo tipo di tecnologia impiegata.
    Il ponte posto sopra il traguardo, che collega il paddock con la tribuna centrale, è un vero e proprio tributo all’architettura ed alla cultura cinese. Del resto, anche sotto questo aspetto, viene rispettata l’anima di Shanghai: una città storica e di fondamentale importanza per la cultura cinese, ma allo stesso tempo modernissima ed aperta a tutto il mondo, orientale ed occidentale.

    2017 cina F1 shanghai
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    Alessandro Prada
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    Alessandro Prada | Appassionato da una vita di sport e di F1 in particolare. Cresciuto tra le vittorie di Schumacher e la leggenda di Senna con la Ferrari sempre nel cuore.

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