GP Bahrain F1 2017 | Hamilton e quel secondo posto molto amaro!
In Bahrain la Ferrari ha trovato tre belle sorprese nell’uovo di Pasqua. La seconda vittoria stagionale, dopo solo tre gare, e i due primati in classifica piloti, con Sebastian Vettel, e costruttori. Le due Mercedes si sono dovute accontentare del podio. Con Lewis Hamilton, che più del suo compagno di squadra, non è soddisfatto del piazzamento, determinato anche da un suo errore.
Il Gran Premio del Bahrain, terza prova iridata del 2017, ha confermato che la Ferrari c’è, e ci sarà per tutto il mondiale.
Dopo una qualifica non proprio brillante, che ha piazzato le due rosse dietro alle due Mercedes, Sebastian Vettel è riuscito, sin dai primi giri, a scavalcare le due frecce d’argento, conquistando la prima posizione, e mantenendola fino alla bandiera a scacchi. Un’affermazione meritata, che ha proiettato il tedesco e la Ferrari al comando delle rispettive classifiche.
Due vittorie dopo tre gare, contro le zero del 2016, e le tre del 2015, su 19 Gran Premi. Bastano questi pochi numeri per far comprendere quanto la Ferrari sia diventata competitiva, e quanto la Mercedes debba temerla in ottica mondiale.
Considerando le due seconde guide, Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas, che da queste prime tre gare non sembrano certo in grado di impensierire i loro più titolati compagni di team, appare sempre più chiaro che il titolo piloti sarà una questione a due tra Hamilton e Vettel. Mentre la Red Bull sembra aver fatto un passo indietro rispetto all’anno scorso, e Max Verstappen ancora un po’ troppo acerbo per lottare per l’alloro mondiale.
La vittoria di Vettel in Bahrain, in verità, è stata anche frutto di un errore di Lewis Hamilton: più che un errore, una malizia dell’inglese della Mercedes, che in occasione del rientro ai box per il cambio gomme, ha ostacolato Daniel Ricciardo rallentando vistosamente in pit-lane.
Una furbata che non è passata inosservata, e che è costata 5 secondi di penalità.
Considerando che il ritardo dell’inglese da Vettel sotto la bandiera a scacchi è stato di circa sei secondi, senza la sanzione probabilmente sarebbe arrivato attaccato al tedesco della Ferrari, e avrebbe potuto almeno impensierirlo.
Comunque al di là della penalità, Hamilton non ha avuto il suo week end di gara migliore.
Scavalcato dal suo compagno di scuderia in qualifica per soli 23 millesimi, il Gran Premio di “Ginetto” è iniziato in salita. Allo spegnersi dei semafori infatti, Hamilton, autore di una partenza non proprio perfetta, si è visto scavalcare da Vettel all’esterno alla prima curva.
Nei primi dieci giri l’inglese non è riuscito ad impensierire né il tedesco, né il suo compagno di team: e anzi ha dovuto guardarsi le spalle dalle due arrembanti Red Bull.
Dopo l’ingresso ai box di Vettel, per tentare l’undercut sulla Mercedes di Bottas, Hamilton è riuscito a portarsi alle spalle del suo compagno di team, e sembrava pronto ad attaccarlo.
Ma al tredicesimo giro il colpo di scena che in parte ha deciso la gara: a seguito della collisione tra Carlos Sainz e Lance Stroll è entrata in pista la safety car.
Le due Mercedes hanno approfittato del congelamento della gara per entrare contemporaneamente ai box a cambiare i pneumatici. Hamilton, per dare tempo al suo team di effettuare il cambio gomme a Bottas, e non fermare la sua W08 per troppo tempo, ha imboccato la pit-lane rallentando in maniera eccessiva e ostacolando Daniel Ricciardo, “in coda” anche lui per la sostituzione dei pneumatici. Un manovra notata dai membri della Commissione di gara, che non hanno dovuto fare altro che leggere il regolamento e applicare la relativa sanzione: cinque secondi di penalità da scontare al successivo cambio gomme, o applicati a fine gara.
Un aggravio di tempo che ha complicato ancora di più la gara di Hamilton. E il tre volte campione del mondo ha fatto l’unica cosa che a quel punto gli rimaneva da fare. Dopo aver superato a velocità doppia l’altra Mercedes, ha iniziato a fare una serie di giri da qualifica nel tentativo di riprendere il fuggitivo Vettel.
Alla 41° tornata l’inglese ha cambiato nuovamente i pneumatici, e con l’occasione ha scontato i 5 secondi di penalità: qui forse Hamilton si aspettava che i suoi meccanici gli montassero le supersoft, per essere ancora più veloce, e completare la rimonta sulla Ferrari. Invece Hamilton è uscito dai box con le soft: e di questo si è lamentato via radio con il suo box. Ma tempi alla mano, in quel momento le mescole gialle erano le più performanti.
Comunque Hamilton si è ributtato in pista a testa bassa e ha provato a riacciuffare la vittoria, recuperando anche quasi due secondi al giro a Vettel. Questo ha però causato ovviamente un degrado dei suoi pneumatici, che a pochi giri dalla fine lo ha costretto ad alzare il piede dall’acceleratore e ad accontentarsi del secondo posto.
A fine gara, e sul podio Hamilton non è apparso soddisfatto del suo risultato: e nelle interviste post gara l’inglese si è dichiarato deluso per la mancata vittoria, e ha ammesso il suo errore in pit-lane.
Questa prima parte del mondiale 2017 ci sta mostrando un Hamilton non più infallibile, come eravamo abituati a vedere gli anni scorsi, ma più sereno nell’accettare le sconfitte. Sarà che non c’è più Rosberg, che gli dava alquanto sui nervi. Sarà che ha un compagno di team che non è certo al suo livello e non lo può certo impensierire nella lotta al mondiale. Sarà che le sconfitte arrivano da una monoposto di un altro team, e che quindi possono essere dovute ad una superiorità del mezzo meccanico.
Hamilton e Vettel saranno quindi i protagonisti assoluti della stagione, e probabilmente non solo. Proprio oggi è infatti circolata l’indiscrezione, declinata da Mostosport, secondo la quale l’anno prossimo ci potrebbe essere un clamoroso scambio di tute tra i due protagonisti della stagione 2017. Secondo quanto ipotizzato, tutto partirebbe dall’idea della casa tedesca di trovare un sostituto di Hamilton, con il quale già da tempo i rapporti non sono idilliaci. L’occasione potrebbe essere la scadenza del contratto di Sebastian Vettel, e la possibilità quindi di riportare un tedesco in Mercedes dopo il ritiro di Rosberg. Dal canto suo Hamilton non ha mai negato la possibilità un giorno di guidare per la Ferrari. E qui potrebbe rientrare in gioco Bernie Ecclestone, che con una sua mediazione potrebbe agevolare lo scambio di piloti tra la rossa e le frecce d’argento.
Per il momento solo supposizioni. Molto dipenderà dalle prestazioni delle due monoposto e dall’esito della stagione che è appena iniziata. E probabilmente dipenderà anche dalle scelte di un certo Fernando Alonso, che potrebbero influire, e non poco, sul mercato piloti 2018.
Rimaniamo quindi ancorati al presente e al mondiale in corso e godiamoci il duello tra due campioni e due team che hanno fatto, e faranno, la storia della Formula 1.
Si continua a definire il rallentamento in ingresso di Hamilton come una “furbata” e a togliere il tempo della penalità al tempo finale, mentre a mio parere il comportamento di Hamilton è profondamente antisportivo, e meritava ben di più di 5 secondi, se non una sospensione, almeno una ammonizione (alias, al prossimo comportamento antisportivo, una gara di sospensione). Inoltre Hamilton sarebbe sicuramente rimasto dietro Ricciardo dopo l’uscita dai box (motivo per il quale Hamilton ha rallentato, mica per fare un dispetto), e magari avrebbe perso ben più di 5 secondi nel tentativo di sorpasso…