F1 2017 | Cosa pensano Forghieri e Dallara di Ferrari e Mercedes
In occasione di un evento speciale tenutosi a Parma, l’eclettico Leo Turrini ha raccolto l’opinione dei due mostri sacri dell’automobilismo sportivo sulla competitività della Ferrari. E al Gran Premio di Cina, per entrambi, favorita sarà la Mercedes.
Dice il saggio: “chi ben comincia è a metà dell’opera”. E la Ferrari ha iniziato nel migliore dei modi la stagione 2017, con una vittoria meritata. Ma soprattutto con una prestazione convincente sia dal punto di vista delle prestazioni, che dell’affidabilità.
In Australia, Sebastian Vettel è transitato per primo sotto la bandiera a scacchi, precedendo di circa dieci secondi le due frecce d’argento. Un risultato su cui pochi avrebbero scommesso, ma che in molti speravano. Per vedere finalmente una rossa sul gradino più alto del podio, ma soprattutto per sperare in un campionato più combattuto, rispetto ai monologhi Mercedes delle scorse stagioni.
Ma attenzione all’eccessivo ottimismo.
Molti infatti ritengono ancora che le Mercedes siano superiori alle monoposto di Maranello, e che in Cina, se non si ripeterà l’errore di strategia del muretto del team di Stoccarda, sarà battaglia vera.
A pensarla così anche due pezzi da novanta del Motorsport italiano, Mauro Forghieri e Gian Paolo Dallara, “ospiti” del blog “Profondo Rosso” di Leo Turrini.
I due Ingegneri, in occasione di un evento speciale in quel di Parma, con la Ferrari 312 B gentilmente messa a disposizione dall’ex pilota Paolo Barilla, hanno frenato i facili entusiasmi dei tifosi del Cavallino Rampante.
Forghieri, che con la Ferrari ha vinto complessivamente 54 Gran Premi, 4 titoli mondiali piloti e 7 titoli mondiali costruttori, e che quindi conosce bene l’ambiente, ha riconosciuto gli sforzi fatti a Maranello durante l’inverno: “Hanno fatto un lavoro eccezionale, soprattutto l’intervento sulle sospensioni posteriori è stato decisivo”.
Non ritiene invece che la differenza di lunghezza tra i passi delle due monoposto possa incidere sulle prestazioni:” Il passo corto o il passo lungo è una boiata pazzesca, come diceva Fantozzi. Figuriamoci se due o tre centimetri fanno la differenza!”.
Nonostante l’ottimo inizio della Ferrari, Forghieri mette in guardia per il prossimo appuntamento iridato: “In Australia la Ferrari era superiore, in Cina ne dubito, comunque ci spero…”
Più patriottico Gian Paolo Dallara. L’imprenditore, titolare dell’omonima casa automobilistica, ha elogiato il lavoro svolto dai suoi più giovani colleghi: “E’ bello che una macchina progettata da giovani ingegneri italiani abbia vinto al primo colpo! E’ bello anche per chi si ostina a non capire che se a Maranello gettassero la spugna l’intero Paese uscirebbe dal giro della più sofisticata ricerca tecnologica”.
Felice per la vittoria di Vettel in Australia ha però fatto notare come non ci sia stato un vero e proprio confronto tra le due monoposto che si contenderanno il mondiale: “Il sorpasso in pista non c’è stato ancora, Seb e’ stato fantastico, ma ha vinto grazie al pit stop”. E sul Gran Premio di Cina: “Temo che favorita sia ancora la Mercedes”.
Insomma, nonostante la vittoria nel primo Gran Premio, la Ferrari sembra essere ancora un passetto indietro rispetto alla Mercedes. Realtà o Superstizione? Il Gran Premio di Cina, e i successivi due o tre, ci diranno la verità.