Test F1 2017, Bahrain: tempi, video e commenti della due giorni di Sakhir

Bahrain International Circuit, Sakhir, Bahrain.
Tuesday 18 April 2017.
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, leaves the pits.
World Copyright: Glenn Dunbar/LAT Images
Si sono concluse da poco le due giornate di test sul circuito di Sakhir in Bahrain.
Questi test sono serviti ai team per capire meglio le proprie monoposto visto che i test pre-stagionali sono racchiusi in pochissimi giorni, ma sono anche serviti alla Pirelli per iniziare a sviluppare le gomme che prenderanno parte al mondiale di Formula 1 del 2018.
Faremo un breve resoconto di questi test, dei tempi e dei giri percorsi dalle scuderie, ma come ben sappiamo questi non hanno nessun significato perché i team preferiscono concentrarsi sui problemi presentati dalla vettura in queste prime tre gare.
Prima giornata
La prima giornata si è aperta all’insegna della Mercedes che con Lewis Hamilton ha fatto segnare il tempo di 1:31.358 e ha collezionato ben 97 giri. Subito dietro l’inglese troviamo Antonio Giovinazzi che ha fatto il suo esordio in Ferrari, conducendo la SF70-H per ben 93 tornate. Il lavoro dell’italiano è stato fondamentale perché Sebastian Vettel ha dovuto prestare la sua giornata di test alla Pirelli che lo ha fatto girare fino alle 21 per alcuni ritardi e problemi sulla sua vettura. Molto rilevante anche il lavoro fatto dagli altri team, come la Sauber che con Marcus Ericsson è stata l’unica a sfondare il muro dei 100 giri, cosa che ha fatto anche Vettel, ma con 3 ore in più, mentre la Toro Rosso e la Force India hanno fatto girare due piloti che non prendono parte a questo campionato di Formula 1, ovvero Sean Gelael e Alfonso Celis Jr, anche la Mclaren ha portato Oliver Turvey per sostituire Alonso che si trova in Alabama per il suo avvicinamento alla Indycars, ma il pilota inglese è riuscito a compiere soltanto 16 giri al volante della MCL32 per i soliti problemi alla power unit Honda.
Test F1 2017 Bahrain - Mercoledì 19 Aprile 2017 Pos. Pilota Team Tempo Gap Giri 1 Lewis Hamilton Mercedes 1m31.358s - 97 2 Antonio Giovinazzi Ferrari 1m31.984s 0.626s 93 3 Daniel Ricciardo Red Bull/Renault 1m32.349s 0.991s 45 4 Romain Grosjean Haas/Ferrari 1m32.452s 1.094s 87 5 Felipe Massa Williams/Mercedes 1m32.509s 1.151s 56 6 Nico Hulkenberg Renault 1m33.624s 2.266s 74 7 Lance Stroll Williams/Mercedes 1m33.729s 2.371s 35 8 Sean Gelael Toro Rosso/Renault 1m33.885s 2.527s 78 9 Sebastian Vettel Ferrari 1m33.894s 2.536s 89 10 Alfonso Celis ForceIndia/Mercedes 1m33.939s 2.581s 71 11 Marcus Ericsson Sauber/Ferrari 1m34.550s 3.192s 106 12 Oliver Turvey McLaren/Honda 1m35.011s 3.653s 17
Seconda giornata
Se la prima si era chiusa all’insegna di Hamilton, la seconda è stata condotta dal suo compagno di squadra Valtteri Bottas che ha fatto segnare il tempo di 1:31.280 con un totale di 143 giri. Sebastian Vettel si è classificato al secondo posto, ma ha fatto meno della metà dei giri del finlandese della Mercedes e ha subito un distacco di circa 3 decimi. In queste seconde prove è tornato a girare Stoffel Vandoorne della Mclaren e ha realizzato un totale di 81 tornate, mentre i piloti non ufficiali sono stati schierati dalla Williams con Gary Paffett, dalla Renault con Sergey Sirotkin e dalla RedBull che ha mandato in pista il giovane campione del mondo di Formula 2, Pierre Gasly.
Test F1 2017 Bahrain - Mercoledì 19 Aprile 2017 Pos. N. Pilota Team Tempo Gap 1 77 Bottas Mercedes 1:31.280 2 5 Vettel Ferrari 1:31.574 +0.294 3 55 Sainz Toro Rosso 1:31.864 +0.584 4 2 Vandoorne McLaren 1:32.108 +0.828 5 20 Magnussen Haas 1:32.120 +0.840 6 31 Ocon Force India 1:32.142 +0.862 7 26 Kvyat Toro Rosso 1:32.213 +0.933 8 41 Paffett Williams 1:32.253 +0.973 9 46 Sirotkin Renault 1:32.268 +0.988 10 15 Gasly Red Bull 1:32.568 +1.288 11 94 Wehrlein Sauber 1:34.462 +3.182 12 11 Perez Force India 1:35.015 +3.735
E ora parliamo di alcuni spunti che sono usciti da questi test.
Mclaren: se la prima giornata è stato un inferno, la seconda è andata decisamente meglio visto che sono riusciti a percorrere poco meno di un Gran Premio e mezzo. Come mai questo cambiamento? La Honda ha fatto sapere di aver installato dei primi aggiornamenti sulla vettura numero 2 e questi sembrano funzionare bene, anche se lo step evolutivo per l’intera power unit è atteso per il Gran Premio di Spagna. La strada quindi può essere quella giusta anche se la casa nipponica non è nuova a regalare brutte sorprese
Mercedes: la casa di Stoccarda ha ammesso di consumare più rapidamente le gomme più morbide e per questo Hamilton e Bottas si sono concentrati sui long-run con le varie mescole. Anche per i tedeschi campioni del mondo c’è del lavoro da fare per non perdere il passo della Ferrari che invece risulta molto meno aggressiva sugli pneumatici e al tempo stesso riesce a sfruttarli nella giusta temperatura ottimale.
RedBull: si parla tanto ormai di questa RB13, che non ha rispettato le attese. C’è chi dice che lo sviluppo della vettura era improntato sulle sospensioni bandite dalla FIA e quindi Newey & Co. si sono trovati davanti ad una vettura completamente da riprogettare. Daniel Ricciardo ha affermato che i dati raccolti in questi test sono stati veramente utili perché hanno fatto scoprire alcune particolarità della vettura, ma al tempo stesso sempre nel paddock si parla di una “versione B” pronta per la Spagna con la quale la RedBull inizierà la propria caccia alla Ferrari e alla Mercedes.
Una piccola domanda per i più appassionati della storia della Formula 1: “La versione B sarà veramente competitiva oppure si tratta della “nuova” Mclaren MP-18 che non rispettò le attese nel 2003?”
La risposta arriverà tra qualche settimana, ma nel 2003 in Mclaren c’era Adrian Newey e come ci sta dimostrando la Mercedes in questo inizio campionato: “Anche i migliori sbagliano”.
Sulla Ferrari poco da dire, continua il silenzio stampa che tanto aiuta il team di Maranello per lavorare in tranquillità e soprattutto senza troppe pressioni.
La Force India, dopo aver visto l’arresto del proprio proprietario, adesso libero su cauzione, ha ammesso che il progresso mostrato dalla Renault un po’ fa paura, ma soltanto in Canada le vetture francesi avranno lo step evolutivo sul motore turbo. Restano i problemi legati alla gara, in cui Nico Hulkenberg ha chiaramente affermato che, dalle qualifiche alla gara, la vettura ha un gap prestazionale troppo elevato e soprattutto deve essere migliorato il comportamento sulla gomma.
Infine Mario Isola, Responsabile del settore Motorsport della Pirelli, ha rilasciato una dichiarazione in cui ha parlato di questi test svolti con Vettel: “Siamo soddisfatti dei risultati di questi test. Ieri abbiamo completato con la Ferrari il programma che avevamo stabilito […] Sebastian Vettel ha completato 130 giri, testando diverse soluzioni per la prossima stagione. Questa pista è particolarmente adatta a svolgere questo tipo di test, soprattutto per le condizioni meteo stabili e per la tipologia di layout che esalta i fenomeni di surriscaldamento. Abbiamo effettuato screening su diversi livelli di mescola, raccogliendo molti dati utili […] che forniranno la base di sviluppo dei test di Barcellona del 16 e 17 maggio“.
Spunti interessanti da questi test e le premesse per grandi battaglie in pista ci sono tutte.