Il GP di Montecarlo è ormai archiviato, ma le emozioni no, infatti anche se di sorpassi ne abbiamo visti pochi (a Monaco non è cosa strana), i colpi di scena non sono mancati, anche nei team di seconda fascia. E proprio di loro parleremo: Toro Rosso, Haas, Force India e… McLaren.
Toro Rosso
Carlos Sainz: P6 – Danil Kvyat: DNF
Il team di Faenza, tra le strade del principato, è tornato ad andare forte. Sin dal giovedì entrambe le vetture erano competitive, capaci di stare subito dietro ai top team.
Partendo da Sainz, bisogna dire assolutamente che ha condotto il suo miglior weekend da inizio stagione, riuscendosi a posizionare sesto in griglia di partenza e riuscendo a mantenere la stessa posizione fino al traguardo e compiendo l’impresa di tenere alle sue spalle il tre volte campione del mondo Lewis Hamilton.
In merito al weekend di Kvyat si può dire che è stato sfortunato, perché la sua vettura era competitiva quanto quella del compagno di squadra. In qualifica non è riuscito a mettere piede in Q3 a causa dell’incidente di Vandoorne negli ultimi attimi del Q2, che lo ha costretto ad abortire il suo giro. In gara, nei giri finali, è stato colpito da Perez alla Rascasse, costringendolo al ritiro.
Nonostante ciò, il weekend monegasco è stato positivo per la squadra italiana, infatti porta a casa otto preziosi punti che gli permettono di consolidare il quinto posto nella classifica costruttori.
Haas
Romain Grosjean: P8 – Kevin Magnussen: P10
Una delle squadre in crescita del circus è certamente la Haas, che chiuso il sesto round della stagione con entrambe le vetture a punti. Miglior risultato della stagione dunque per il team italo-americano.
Partendo da Grosjean, bisogna affermare che nel corso del weekend non ha mai commesso errori, ha espresso appieno le potenzialità della sua vettura, riuscendo a sorpresa a portarla in Q3 al sabato e concludendo la gara nella stessa posizione da cui era partito, l’ottava, appena pochi secondi alle spalle di Hamilton.
Nel post gara ha affermato che il risultato ottenuto era il massimo che si avrebbe potuto fare, perché gli altri erano nettamente più veloci di lui.
Il suo compagno di squadra Magnussen si è detto essere stato un po’ sfortunato in gara, per via di una foratura nella prima parte della gara. Nonostante questo disguido, il pilota danese ė riuscito a rimontare dalla tredicesima posizione fino alla zona punti.
La squadra può dirsi orgogliosa del risultato ottenuto a Montecarlo, il migliore della stagione. Ha gestito il weekend con freddezza dimostrando che gara dopo gara sta facendo passi in avanti.
Force India
Esteban Ocon: P12 – Sergio Perez: P13
Per la prima volta dopo diverse gare ci troviamo a parlare di una gara negativa della della Force India. I suoi piloti, sarà per i problemi, sarà per la sfortuna, non sono riusciti ad andare a punti per la prima volta in questo campionato.
Ocon nel post gara ha detto di essere stato anche lui sfortunato per via di una foratura rimediata alla Sainte Devote che lo ha costretto a fare un pit stop in più, che molto probabilmente gli ha negato l’accesso alla zona punti.
Gara deludente anche per Perez che ha dovuto fare la sosta ai box molto presto a causa di un contatto al via con la vettura di Sainz, danneggiando l’ala anteriore.
Dopo la sosta si è trovato nel traffico che lo ha rallentato parecchio e nel finale, nel tentativo di un sorpasso alla Rascasse, ha colpito la Toro Rosso di Kvyat, mettendolo fuori gara e azzerando le proprie possibilità di chiudere a punti. L’unica piccola soddisfazione del team anglo-indiano può essere quella di aver fatto registrare il record del giro più veloce in gara a Monaco con Perez e la velocità massima raggiunta durante la gara, con Ocon. Nonostante il weekend negativo, fra due settimane a Montreal, dovremo aspettarci una Force India che tornerà ai livelli di due settimane fa.
McLaren
Jenson Button: DNF – Stoffel Vandoorne: DNF
Sembra strano da dire, ma possiamo dire che il weekend del team anglo-giapponese non è poi stato così negativo come si preannunciava essere. Certo, il risultato finale è tutt’altro che positivo, entrambi i piloti ritirati, ma nel fine settimana monegasco sono emersi dei segnali di ripresa.
Partendo da Button, che sostituiva Alonso impegnato alla 500 miglia di Indianapolis, possiamo dire che nonostante i sei mesi di stop, l’inglese sia arrivato nel principato ben preparato. In qualifica, è riuscito ad entrare in Q3 ed è stato davanti al suo compagno di scuderia Vandoorne, che in Q2 era andato a muro. In gara poi è scattato dalla pit lane per via della sostituzione di alcuni componenti della power unit che hanno comportato una penalità. Per il resto della sua gara, non è riuscito a fare sorpassi e quando ci ha provato su wehrlein, ha causato uno spaventoso incidente che li ha messi fuori dalla gara entrambi.
Vandoorne, in questo weekend dove Alonso non era presente, sembra non abbia subito la pressione che solitamente sente dal fatto di avere un campione come compagno di squadra. Infatti fino al momento del ritiro, il suo weekend era stato positivo. Al sabato, per la prima volta in questo campionato è entrato in Q3, anche se non ha potuto prenderne parte a causa dell’incidente contro le barriere al termine della Q2.
Nell’ultima parte della gara, il pilota olandese è andato a sbattere contro le barriere di curva 1, mettendo fine a un buon GP, che fino al quel momento lo vedeva in decima posizione. Se ciò non fosse accaduto, con tutta probabilità la McLaren avrebbe conquistato il suo primo punto stagionale.
Comunque possiamo affermare che la McLaren, a piccoli passi sta provando a tirarsi fuori dai guai e ci auguriamo di vedere presto una squadra così blasonata, a lottare con team di alto livello per posizioni più elevate…