Tra tutte le gare alle quali abbiamo assistito fino ad ora, forse l’ultima, quella di Sochi, è stata la meno spettacolare. Non per questo però, è stata più povera di avvenimenti e di momenti da ricordare. In un circuito molto difficile per le reali possibilità di sorpasso, il Gran Premio di Russia ci ha comunque regalato emozioni, in particolare nelle giornate di sabato e domenica. Gli stessi momenti che andremo a rivivere nella Top 5 di Sochi.
5 – La qualifica da urlo della Ferrari
Nel corso di tutte le prove libere le Ferrari di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen avevano convinto appassionati e addetti ai lavori. Difficilmente però, anche per il più ottimista degli ottimisti, avrebbe potuto immaginare la poesia che si sarebbe verificata nel corso delle qualifiche. In una giornata nella quale sembrava quasi scontata una ripresa della Mercedes, la Ferrari ha invece realizzato un vero e proprio capolavoro. Vettel ha infatti conquistato la pole position, la sua seconda da quando è approdato a Maranello e che mancava addirittura dal Gran Premio di Singapore 2015. Oltre al miglior tempo del tedesco, la seconda posizione è stata conquistata dall’altra rossa di Kimi Raikkonen, che grazie al suo tempo cronometrico ha riportato la Ferrari ad occupare interamente la prima fila della griglia di partenza. Per la prima volta dal 2014, anno in cui sono entrate in vigore le power unit ibride, nessuna delle Mercedes figura in prima fila al via di un gran premio. Inoltre, grazie a questo risultato, la stessa Ferrari si ripresenta in prima e seconda posizione a nove anni e 127 gare di distanza dall’ultima volta, avvenuta nel Gran Premio di Francia 2008.
4 – Fernando Alonso: una crisi sempre più profonda
Lo spagnolo della McLaren sarà impegnato nella 500 Miglia di Indianapolis di quest’anno, e sono già in corso i test per provare la sua monoposto. Buon per lui, a questo punto, perché la sua militanza in Formula 1 sta assumendo sempre più i contorni di un incubo senza fine. Alonso infatti ha dovuto fare i conti, per l’ennesima volta, con i soliti problemi al motore Honda. Questa volta il boccone da digerire è ancora più amaro, dato che la power unit giapponese lo ha tradito addirittura durante il giro di ricognizione, non consentendogli di prendere il via alla gara. Tanta rabbia e tanta frustrazione per il due volte campione del mondo, sempre più infastidito dal clima di sconforto che si respira in McLaren. Fortunatamente per lui lo attende una nuova sfida, carica di motivazioni in più e decisiva anche per il futuro della sua carriera.
3 – Bottas supera Vettel e prende il comando
Dopo una qualifica così, in molto si sarebbero attesi una giornata all’insegna di un più che probabile trionfo Ferrari. La gara dei ferraristi non è stata affatto un disastro in effetti, ma la vittoria non è comunque arrivata. La causa di questo mancato successo è tutta da attribuire a Valtteri Bottas, vero protagonista della domenica ed autore di un sorpasso su Vettel subito alla partenza. Il finlandese della Mercedes, approfittando del lungo rettilineo e dell’effetto scia, ha immediatamente scavalcato il tedesco della Ferrari, e da quel momento non ha più lasciato la leadership del gran premio fino alla bandiera a scacchi.
2 – La rimonta di Vettel e l’incomprensione con Massa
Bottas, che si è sempre trovato a suo agio sul circuito di Sochi, non ha avuto particolari problemi a comandare il gruppo per tutta la durata della gara. Nemmeno quando, nei giri finali, ha visto la sagoma della Ferrari di Vettel avvicinarsi sempre più, con il tedesco impegnato in un tentativo di rimonta che ha lasciato tutti con il fiato sospeso. Domenica era la giornata perfetta di Bottas, e con molta probabilità il sorpasso non sarebbe mai stato possibile per Vettel, anche senza l’incomprensione avvenuta con Felipe Massa. L’ex ferrarista, doppiato, ha lasciato prima spazio al leader della corsa, ostacolando poi il tedesco quattro volte campione del mondo. Così facendo, il brasiliano si è imposto come una barriera da superare non senza qualche difficoltà, cosa che non è affatto piaciuta a Vettel, protagonista anche di un gesto poco carino nei confronti del pilota della Williams. Il caso ora è chiuso, ma il nervosismo c’è stato.
1 – La prima vittoria di Bottas e le preoccupazioni di Hamilton
E’ stato accreditato sin da subito come seconda guida della Mercedes, come spalla di Lewis Hamilton, ed è anche stato accusato di essere poco incisivo e meno veloce del compagno. Questo dicevano di Valtteri Bottas, almeno fino all’ultimo Gran Premio di Russia. Il modo migliore per zittire tutte queste critiche era quello di vincere e dimostrare il suo vero valore, cosa che si è verificata puntualmente a Sochi. Dopo la prima pole position ottenuta in Bahrain, il finlandese è salito per la prima volta sul gradino più alto del podio in Russia, vincendo così il suo primo gran premio in Formula 1 dopo 80 gran premi disputati. Bottas diventa così il 107° pilota della storia di questo sport ad aver vinto almeno un gran premio, diventando inoltre il quinto finlandese ad esser riuscito in una tale impresa (dopo Keke Rosberg, Mika Hakkinen, Kimi Raikkonen ed Heikki Kovalainen).
Per un Bottas che esulta c’è invece un Hamilton preoccupato. Il pilota inglese è giunto solo quarto al traguardo, concludendo una gara incolore e priva della sua classica grinta. Il britannico ha dovuto fare i conti con un compagno di squadra che ora mette più pressione, e che da questo momento in poi potrebbe rivelarsi anche un serio impedimento non solo per lui, ma anche per i diretti concorrenti.