Abiteboul: Questa F1 esalta le differenze tra piloti
Il campionato di Formula 1 non prevede alcun appuntamento per questo fine settimana, consentendo ai team ed ai piloti di riprendere fiato dopo Monte Carlo in vista di settimana prossima, quando si correrà il Gran Premio del Canada (9-10-11 giugno).
E’ tempo quindi di bilanci, pareri e commenti non solo sull’ultima gara, ma anche per giudicare le caratteristiche delle nuove vetture dopo sei gran premi disputati. Tra coloro che si sono espressi in merito alla Formula 1 del 2017, c’è anche il curioso commento di Cyril Abiteboul, CEO del team Renault.
Secondo il manager francese, intervistato da un’emittente televisiva francese, le nuove monoposto di Formula 1 “mettono in risalto tutte le differenze tra piloti. In uno sport dove la tecnologia gioca un ruolo fondamentale -spiega Abiteboul- lo sforzo fisico e la concentrazione del pilota stanno diventando fattori determinanti. Non si tratta più di tecnica o di trovare l’equilibrio tra power unit e telaio, ma di capacità. Hulkenberg è un elemento fondamentale per la nostra squadra, perché ci fornisce molti feedback utili per lo sviluppo, e ci aiuta a capire quale sia la strada giusta da seguire”.
Se è proprio vero che le caratteristiche di queste monoposto mettano in evidenza le capacità del singolo piloti, Abiteboul andrebbe a confermare quelle che sono le statistiche attuali. Confrontando i tempi in qualifica e la classifica provvisoria tra compagni di squadra, ci si rende conto che in alcuni team le differenze di punteggi e di risultati sono profondamente diverse da pilota a pilota. Un caso, quest’ultimo, che non esclude proprio la Renault.
I CONFRONTI IN QUALIFICA
Cominciamo ad analizzare le diverse prestazioni ottenute in qualifica, cominciando proprio dalla situazione in casa Renault. Il confronto tra Nico Hulkenberg (al suo primo anno nella scuderia francese) e Jolyon Palmer non lascia spazio a dubbi.
In tutti e sei i gran premi disputati fino a questo momento, il tedesco ha sempre fatto meglio del proprio compagno di squadra, dal quale si è spesso evidenziato un grosso divario. Mentre Hulkenberg si è qualificato in quattro casi in Q3, Palmer è riuscito in un simile risultato soltanto in una sola occasione. Per il resto, l’inglese ha spesso faticato anche per superare la Q1, facendo comunque sempre peggio del proprio compagno.
6-0 netto e senza discussioni. Una situazione simile è presente soltanto in casa Williams, dove il veterano e rientrante Felipe Massa ha sempre avuto la meglio sul proprio compagno di squadra Lance Stroll. Il giovane canadese, debuttante in questa stagione, non è mai riuscito a convincere pubblico ed addetti ai lavori, qualificandosi in Q3 solo in una circostanza.
Altre situazioni di dominio schiacciante sul proprio compagno di squadra si possono notare in McLaren ed in Sauber. Nel primo caso Fernando Alonso ha fatto sempre meglio di Stoffel Vandoorne, in un confronto diretto basato su cinque gran premi al posto di sei (vista l’assenza dello spagnolo proprio a Monte Carlo). Nel secondo caso, prendendo in esame gli ultimi quattro gran premi, anche Pascal Wehrlein si è sempre dimostrato superiore al proprio compagno Marcus Ericsson nel confronto diretto. Il pilota tedesco della Sauber ha dimostrato la sua superiorità in qualifica, nonostante fosse stato costretto a saltare i primi due appuntamenti del mondiale per riprendersi da un infortunio.
In tutti gli altri team vige ancora una situazione di relativo equilibrio, con alcune eccezioni degne di nota. In Force India, ad esempio, il messicano Sergio Perez è in vantaggio di 5-1 su Esteban Ocon, e lo stesso punteggio accomuna i due piloti della Ferrari.
Sebastian Vettel è infatti in vantaggio su Kimi Raikkonen, ma il confronto tra i due resta comunque di altissimo livello, senza quello squilibrio già evidente nei casi precedenti.
LA CLASSIFICA PILOTI
Discorso diverso, invece, per quanto riguarda la classifica piloti provvisoria dopo sei appuntamenti. In questo caso gli squilibri in termine di punteggio risultano generalmente meno pesanti, anche se si notano alcune differenze che saltano subito all’occhio. Su tutte, quelli esistenti tra i piloti della Renault ed i due della Williams. Nel primo caso è ancora una volta Hulkenberg ad avere la meglio su Palmer, con 14 punti conquistati dal tedesco contro lo 0 del britannico. Il divario è ancora più pesante in casa Williams, che si appresta a festeggiare i 40 anni di Formula 1 con un gap imbarazzante: 25 punti di Massa contro lo 0 di Stroll, praticamente una “vittoria” di distacco tra i due.
Per quanto riguarda le altre scuderie le differenze sono più o meno ampie, e possono essere più facilmente colmabili. Da sottolineare comunque una lieve eccezione per un team di metà classifica: la Toro Rosso. Complice anche l’ottima prestazione di Monte Carlo, attualmente Carlos Sainz può godere di un buon bottino personale di 25 punti, contro i 9 conquistati da Daniil Kvyat.
Sempre in termini di distacchi più corti ma ugualmente pesanti, va citata anche la situazione della Sauber. Allo stato attuale del campionato Wehrlein ha 4 punti in classifica, contro lo 0 rimediato da Ericsson.
Il campionato è ancora lungo e ci riserverà altrettanti colpi di scena, magari riaccendendo altri dualismi interni. Quel che è certo è che Cyril Abiteboul, quando afferma che le vetture di quest’anno esaltano le differenze tra i piloti, non ha tutti i torti. Ed i dati lo confermano.