Il weekend sul circuito di Montreal in Canada arriva dopo un Gran Premio di Monte Carlo dominato dalla Ferrari e con una Mercedes in evidente difficoltà di assetto e gestione gomme. Per la 50esima edizione di questo appuntamento le mescole scelte da Pirelli sono ancora una volta le più morbide disponibili: ultrasoft, supersoft e soft.
Le differenti scelte dei tre top team evidenziano le difficoltà nell’approcciarsi al Gran Premio. In casa Mercedes hanno optato per due set di gomme soft per Valtteri Bottas, sperando di accumulare dati positivi durante le prove libere in modo da usare le ultrasoft solo per il primo stint di gara. La Ferrari al contrario punta decisamente sulla gomma più morbida portando 9 treni di gomme ultrasoft, con l’obiettivo di prendersi Pole Position e vittoria. La Red Bull invece, con 5 supersoft, avrà una gestione del weekend diverso dai propri avversari già dal venerdì e dovrà inventarsi qualcosa per sopperire alla minor qualità della power-unit Renault.
Le strategie sono aperte e saranno decisive per stabilire il vincitore della gara, ma se dovesse trionfare il numero 5 della vettura rossa, il successo potrebbe rappresentare qualcosa di più di 25 punti da aggiungere in Classifica Piloti. Sebastian Vettel con un trionfo domenica sera, nel circuito in cui il suo rivale conta 5 vittorie in carriera, potrebbe abbattere il morale di Lewis Hamilton e dare ulteriore energia all’annata dei ferraristi.
FERRARI in Canada: 11 vittorie / 6 pole / 33 podi
La SF70-H ormai ha dimostrato di essere competitiva su ogni tracciato e in Canada parte ancora da favorita. Non sarà facile ripetere la doppietta del Principato, soprattutto per il potenziale della power-unit Mercedes che a Montreal dovrebbe tornare a lottare per la vittoria. Già durante le qualifiche la competizione sarà serrata, se Vettel (1 vittoria e 3 Pole Position a Montreal) riuscirà a strappare il miglior tempo sabato, confermerà di essere il pilota numero uno al momento. Per Kimi Raikkonen invece il Gran Premio canadese è avaro di soddisfazioni. Per il finlandese 1 vittoria a Montreal e tanti problemi con le gomme negli ultimi anni, ma in un tracciato dove storicamente tanti piloti hanno colto la prima vittoria in carriera per Kimi, dopo la delusione monegasca, se dovesse arrivare una prima posizione in Canada sarebbe come una terza prima volta per lui dopo Malesia 2003 e Abu Dhabi 2012.
MERCEDES in Canada: 2 vittorie / 2 pole / 5 podi
Mercedes padrona della prima fila in tutte le edizioni del Gran Premio canadese in era power-unit. È un buon punto di partenza che però quest’anno sempre quasi un’utopia con un Vettel così in forma. Se c’è però un tracciato dove entrambi i piloti della scuderia tedesca hanno sempre fatto bene è proprio il circuito intitolato a Gilles Villeneuve. Hamilton può avvicinare Michael Schumacher per il maggior numero di vittorie a Montreal e negli ultimi due anni ha dominato qualifiche e gara. Deve riscattarsi dopo Monaco e non può permettersi di aumentare il distacco in classifica da Vettel. Per Bottas invece (due volte a podio qui con la Williams) il feeling col tracciato canadese sembra essere nato fin dalla prima volta. Nelle ormai lontane qualifiche del 2013, con una vettura capace di raccogliere solo 5 punti a fine annata, il finlandese riuscì a segnare il 3° tempo sotto la pioggia. A lui spetterà testare la competitività della gomma soft al venerdì, se dovesse avere problemi durante le sessioni di libere il weekend al box Mercedes potrebbe essere più in salita del previsto.
RED BULL in Canada: 2 vittorie / 3 pole / 6 podi
Chris Horner ringrazia ExxonMobil per gli incrementi di prestazione dovuti agli sviluppi introdotti sull’olio motore, ma gli aggiornamenti che aspettano al team austriaco sono quelli della power-unit Renault che, contrariamente a quanto previsto, dovrebbero arrivare nel weekend di Baku. In Canada non sembra ci possa essere speranza di vedere una Red Bull sul podio vista la scarsa compatibilità della vettura 2017 con le caratteristiche del circuito, ma il meteo o una Safety Car possono stravolgere il regolare svolgimento della gara. Le alte temperature previste per qualifiche e gara dovrebbero aiutare la RB13 ma la mancanza di potenza del motore Renault rischia di vedere la Red Bull dover lottare con Williams e Force India per il 5° posto. Daniel Ricciardo viene da due annate difficili sul circuito che lo ha visto vincitore nel 2014, ma si sente fiducioso. Max Verstappen, arrivato 4° lo scorso anno entusiasmando i tifosi con la lotta con Nico Rosberg, sente di essere in credito con il team per la strategia di Monaco e guiderà al limite per ottenere il massimo. Dovrà stare però attento al nuovo Muro dei Campioni (l’ultima chicane) in cui un errore può rovinare gli sforzi di tutto un weekend.
GLI ALTRI
La Williams, come ogni anno ormai, dovrebbe rialzarsi in Canada dopo il fallimento di Monaco. Il motore Mercedes farà gran parte del lavoro, il resto è tutto sulle spalle di Felipe Massa a cui spetta il compito di settare la macchina e portare punti in Classifica. Il compagno di team Lance Stroll probabilmente sperava di arrivare al Gran Premio di casa con una situazione più felice, invece deve ancora raccogliere i primi punti e con essi la fiducia di tutto il Circus. A lottare con la scuderia sponsorizzata Martini ci sarà un’agguerrita Force India che, a Monaco, per la prima volta in stagione non ha raccolto punti a fine gara. Sergio Perez ed Esteban Ocon possono contare sul motore Mercedes e un telaio 2017 che sembra ben progettato. Il team di Vijay Mallya è l’unica scuderia ad aver terminato tutte le sei gare corse finora senza ritiri, dovessero riuscire a star davanti alla Williams a Montreal il quarto posto in Classifica Costruttori inizierebbe ad essere blindato. Per gli ultimi posti in zona punti la battaglia è apertissima. Carlos Sainz sembra il favorito per far bene tra i non motorizzati Mercedes, il sesto posto sul Principato ne certifica le qualità. In casa Renault si punta forte su Nico Hulkenberg che in Canada viene da tre anni positivi con un bottino totale di 18 punti. Per quanto riguarda Jolyon Palmer invece sembrano crescere i dubbi su una sua permanenza in F1, almeno nel team francese. Il test di Robert Kubica e le dichiarazioni di Cyril Abiteboul mettono pressione sul pilota inglese ancora fermo a quota zero. Situazione diversa in Haas dove i piloti capaci di portare punti in stagione sono due, come avvenuto a Monte Carlo. Grossi dubbi continuano ad avvolgere la McLaren-Honda che si troverà ad affrontare uno dei weekend più duri dell’anno. Fernando Alonso è stato tradito dal motore Honda anche alla 500 miglia di Indianapolis e ormai aspetta solo il ritorno in Europa per trattare con i team interessati a lui per la stagione 2018. Nel box Sauber le aspettative non sono molto alte ma la speranza che Pascal Wehrlein riesca nuovamente ad entrare in zona punti funge da stimolo per proseguire l’ennesima annata difficile.