Il due volte Campione del Mondo di Formula 1 Fernando Alonso è ormai alla soglia dei 36 anni e tutti all’interno del Circus lo reputano uno dei migliori piloti degli ultimi vent’anni.
Il talento dello spagnolo non è mai stato messo in discussione e in 16 anni di carriera ha ottenuto per 14 volte più punti del proprio compagno di scuderia. Come mai allora dal 2006 ad oggi non è mai riuscito a conquistare il terzo titolo mondiale piloti?
La risposta non è semplice, perché se è vero che per tre volte è arrivato secondo nella Classifica Generale Piloti, è altrettanto significativo che dopo aver vinto 19 Gran Premi nei primi sei anni di carriera, nei successivi dieci i primi posti ottenuti sono soltanto 13.
Dall’arrivo in F1 dei due piloti che al momento stanno lottando per il Campionato, Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, la carriera di Alonso ha preso una strada che possiamo definire “particolare”. È significativo che l’inglese attualmente in Mercedes e il tedesco della Ferrari abbiamo vinto complessivamente 7 Campionati Piloti negli ultimi nove anni con 56 vittorie per Hamilton e 45 per Vettel. La cosa particolare è che dal 2007 ad oggi il pilota ritenuto più forte sia sempre stato Alonso nonostante abbia vinto solo 17 GP e nessun Mondiale. I numeri condannano lo spagnolo, ma il pubblico lo premia.
Ciò che appare da questa breve analisi è che Alonso sia “potenzialmente” il pilota migliore del paddock, ma in realtà non lo è, stando ai risultati. Un pilota infatti deve essere sì giudicato dalle capacità che esprime in pista, ma altrettanto importante è la scelta della scuderia con cui correre. In questo aspetto Alonso è stato bravo e fortunato ad inizio carriera, quando sfruttò a pieno le potenzialità della Renault di Flavio Briatore, per poi compromettersi dal 2007 in avanti.
La scelta di andare in McLaren possiamo dire che fu giusta, la vettura era teoricamente la migliore del Circus e non era prevedibile che Hamilton al suo primo anno in F1 potesse eguagliare il Campione Fernando Alonso. Quell’anno però il pilota asturiano sbagliò l’approccio col box costringendo la McLaren a scegliere fra lui e Hamilton. Alonso non vinse quel Mondiale e da una vettura dall’enorme potenziale ritornò alla Renault di Briatore che però era ormai in declino.
La seconda esperienza in Renault per Alonso durò due anni. e furono i primi due anni che Alonso “sprecò” per vincere il terzo titolo piloti. A quel punto arrivò l’occasione in Ferrari. Era il 2010 e per soli 4 punti fu Vettel su Red Bull a trionfare davanti proprio a Fernando. Per altri tre anni però fu sempre il tedesco a vincere e solamente nel 2012 Alonso ebbe una macchina in grado di lottare fino all’ultimo Gran Premio per il titolo.
Nel 2015 poi Alonso, dopo cinque anni termina polemicamente i suoi rapporti con la Ferrari e sposa a sorpresa il progetto McLaren-Honda. Se è vero che nessuno poteva pronosticare un così basso rendimento della scuderia di Woking, il trasferimento in un team che ha almeno un anno di ritardo rispetto ai suoi avversari nello sviluppo del motore non poteva certo rivelarsi la scelta migliore.
Oggi Fernando Alonso è ancora ritenuto uno dei piloti più completi in griglia ma da tre anni guida una macchina che come ambizione avrebbe quella di vincere i Mondiali ed invece riesce a malapena ad arrivare in zona punti. È logico che Alonso non ne possa più, gli elogi dei colleghi e il supporto dei fan non sono abbastanza per lui. Per questo ormai da mesi si sente parlare di un trasferimento in vista per lo spagnolo se non addirittura di un ritiro dalla F1.
Analizzando scuderia per scuderia e vediamo cosa possono offrire ad Alonso e se realmente ci sono possibilità per lui di andare in un top team.
Mercedes
Ha dominato gli ultimi tre anni ed è in lotta per il quarto titolo consecutivo. Sarebbe la macchina ideale per Alonso, ma la presenza di Hamilton e le buone prestazioni di Valtteri Bottas fanno pensare che le porte siano chiuse per il pilota spagnolo.
Ferrari
E’ tornata a vincere e la macchina di quest’anno fa ben sperare per il futuro. Un sedile vacante a Maranello c’è, quello di Kimi Raikkonen, ma non sarebbe in “stile” Ferrari affiancare Alonso a Vettel. Anche in questo caso non sembrano esserci possibilità: l’opportunità si creerebbe se Vettel si trasferisse in Mercedes facendo coppia con Hamilton, lasciando spazio ad Alonso in Ferrari, ma tutto ciò avrebbe del clamoroso.
Red Bull
Anche se in difficoltà col progetto 2017, resta sempre la terza forza. Il problema qui per Alonso sono i contratti, perché sia Daniel Ricciardo che Max Verstappen sono confermati per il 2018. Altro aspetto da non sottovalutare è la politica del team, il quale punta sempre sui giovani e avendo già in casa (l’ancora diciannovenne) Verstappen non ha bisogno di un pilota come Alonso.
Force India
Alonso non potrebbe certo lottare per il titolo e quindi non avrebbe motivo di scegliere questo team, se non fosse che Bernie Ecclestone e David Brabham sembrano interessati a rilevare la scuderia per farne un top team. Dovesse concretizzarsi il ritorno della Brabham in F1 sarebbe comunque qualcosa che verosimilmente verrebbe annunciato dopo la fine del Mondiale, quindi Alonso potrebbe aver già firmato con un’altra squadra.
Williams
Difficile immaginarsi Alonso a correre con una scuderia che non vince un GP dal 2012 e che non sembra avere possibilità di sviluppi tali da raggiungere Mercedes e Ferrari nei prossimi due anni. Con Lance Stroll quasi sicuro del posto per gli ingenti investimenti del padre, Alonso dovrebbe sostituire Felipe Massa, ma risulta difficile che le finanze della Williams siano in grado di sostenere lo stipendio dello spagnolo.
Renault
Al secondo anno dal rientro come team ufficiale in F1, la scuderia francese non è ancora riuscita a raggiungere i livelli a cui ambisce. Alonso potrebbe aprire la terza era in Renault se il progetto che vede a capo Cyril Abiteboul riesce a convincerlo abbastanza da fidarsi che una macchina che arriva faticosamente a punti quest’anno possa vincere nei prossimi due. Difficile ma possibile.
McLaren
Se resta Honda, il divorzio è sicuro. Sembra però sempre più concreta la possibilità che il team di Woking torni alla motorizzazione Mercedes, dando così ad Alonso un motore performante ed affidabile il quale, supportato da un telaio di buon livello, gli permetterebbe di tornare a lottare per il podio, almeno in teoria.
Toro Rosso, Haas e Sauber non rientrano fra i team papabili. Purtroppo, resta invece più che possibile l’opzione che l’ex compagno in Ferrari, Felipe Massa, ha ipotizzato durante una recente intervista. Il pilota brasiliano ha dichiarato che Alonso dovrà studiare bene le opportunità che il mercato propone, ma nel caso in cui nessuna fosse di alto livello potrebbe essere saggio ritirarsi dalla F1. Magari solo momentaneamente.