E’ mai possibile che non si possa criticare Vettel per i fatti di Baku?
Il tamponamento di Vettel ai danni di Hamilton, la successiva ruotata e tutto quello che ne è seguito ha sicuramente diviso sia la stampa che i tanti appassionati di Formula 1. I moltissimi tifosi del tedesco e soprattutto della Scuderia Ferrari si scatenati in accesissime discussioni a difesa del “loro pilota”!
Alcuni lo hanno fatto educatamente, altri hanno usato toni accesi, altri ancora hanno utilizzato una violenza verbale tipica delle peggiori curve di uno stadio di calcio.
Ma Vettel si può criticare oppure no? Se lo è chiesto anche Giorgio Terruzzi, le cui “pagelline” semi-serie sono una vera e propria chicca per tutti i fanatici di F1. Il giudizio del noto giornalista su redbull.it (Voto 4 a Vettel. Quando uno si comporta così, in campo, in pista, per strada, al ristorante, passa per nevrastenico maleducato. Se poi il tutto comporta perdere una corsa altrimenti vinta ci si domanda cosa accade al grande Seb quando le cose vanno storte. Diventa un piccolo Seb, ecco, e dispiace dirlo, verificarlo, con tutto il rispetto) ha scatenato le proteste di molti lettori.
E Terruzzi ha pensato bene di “replicare alla curva”, raccontando a suo modo Sebastian Vettel. “Un ragazzo colmo di oro”, lo definisce il giornalista e scrittore che però aggiunge: “Il che è persino superfluo ribadirlo. Il che non toglie che lo si possa criticare quando emergono segnali al di sotto dello standard che lo stesso Vettel offre spessissimo”.
LA QUALIFICA
“Intanto è possibile notare che Seb – scrive Terruzzi – sembra sotto misura rispetto a se stesso e alla propria fama in qualifica. Per quattro volte negli ultimi gran premi è accaduto qualcosa che gli ha impedito di produrre un exploit. Piccole cose, intendiamoci, in Spagna, a Montecarlo, in Canada e a Baku. Ma un acuto imperfetto in qualifica determina molto di quanto accade il giorno successivo. In aggiunta in Azerbaijan la Ferrari, per la prima volta quest’anno, ha accusato ritardi in prova consistenti rispetto alla Mercedes, il che giustifica gli affanni dei piloti in rosso. Però ogni tifoso di Sebastian storce il naso quando proprio Sebastian parte dietro Kimi. Merito di Raikkonen? Certo. Ma anche colpa di qualche sbavatura nella prestazione di Vettel”
LA GARA
“Non serve alcuna simpatia o antipatia per trattare la questione – aggiunge Terruzzi -. Che ha valore in quanto tale, non in relazione alle intere carriere di Hamilton e Vettel. Parliamo del fatto in valore assoluto. E il fatto ha mostrato un rallentamento ma non una frenata di Ginetto, come rilevato dalle telemetrie e comunicato dalla FIA. Che poi Hamilton abbia rubato al supermercato il giorno prima o abbia fregato la merendina a un bimbo il mese scorso non c’entra affatto. Che Hamilton sia stato scorretto in altra circostanza qui non ha rilevanza. Mentre ha rilevanza il gesto di stizza così plateale commesso da Vettel poco dopo. Molti giornali non italiani hanno invocato la bandiera nera. Troppo? Forse sì. Ma francamente non si era mai vista una reazione del genere a gioco fermo dietro safety car. Nulla in confronto alla manovra scorretta di Schumi contro Villeneuve a Jerez 1997. Erano in gara, se non altro.
Nel nostro piccolo anche noi abbiamo raccolto molte critiche per alcuni giudizi critici nei confronti del pilota tedesco della Ferrari, dopo i fatti di Baku.
E allora ci uniamo alle parole di Terruzzi che, per chiudere il suo articolo, scrive: “Non c’è bisogno di alcuna dietrologia, di alcun riferimento a persecuzioni rosse o ricorrere a sentimenti personali. Anche perché in altre occasioni, nella gran parte delle occasioni, ammiriamo e apprezziamo il talento e la qualità offerte da questo pilota (Vettel, ndr). Che talvolta perde l’equilibrio e lo fa in modo troppo plateale. Che ha bisogno di concentrazione e senso delle misure al millimetro per combattere contro il suo antagonista, contro una Mercedes che pare migliorata, valutando al netto dei pasticci ciò che è emerso da Baku dopo Montreal”.
E per sdrammatizzare ancora di più e per stemperare le ultime polemiche, lasciateci chiudere con questo meme by @FormulaHumor per CircusF1.com.

Davanti a Vettel, o alla Ferrari, in genere gli altri dovrebbero scomparire, dovreste sentire gli ululati scomposti di mio genero (tra l’altro giovane serio e molto perbene) quando ci capita di vedere insieme una gara di Formula 1. Tutti sono scorretti, un accenno di cambio di traiettoria diventa un fallo da espulsione, una staccata al limite merita uno stop and go, se due macchine delle retrovie stanno duellando tra di loro, dovrebbero andare nell’erba per far passare la rossa e il suo indomito pilota, senza contare che gli altri (Mercedes e Red Bull)sono sempre favorite e la Ferrari no.
Tifo da stadio si dice, a me sembra che questo modo di vedere le gare, non abbiano nulla a che vedere con lo sport nel quale esistono sì le scorrettezze, ma vi sono anche i giudici per sanzionarle: qualche volta sabgliano, ma questa volta no.
Ma non finirà qui, dopo le decisioni di lunedì le manfrine continuiranno qualunque sia l’esito.
Saluti
Ci si dimentica di tutte le guide pericolose di Halmiton compreso un tamponamento davanti al semaforo di uscita che mise fuori gioco la Ferrari . Allora si doveva perdonare un giovane promettente come adesso lo è Verstappen altro soggetto sempre perdonato o protetto. Bottas, un pilota esperto, poteva o doveva evitare il cordolo prendendo il quale a messo fuori gara Raikkonen? La frenata di Halminton non a messo in pericolo tutti quelli che lo seguivano ? poteva o non poteva frenare successivamente alla curva ?
Si ha diritto di pensarla come si vuole, ci mancherebbe, ma personalmente tendo a non appellarmi al passato, non perchè me ne freghi, ma perchè non porta a nulla; quello che è successo, bene o male che sia stato, è successo e chi ha sbagliato allora ha sbagliato e basta.
Premesso che io tifo Ferrari e qui lo sanno tutti, il caso in oggetto riguarda l’atteggiamento indecente di un campione del mondo che stizzito dalle “malizie” di Hamilton non ha trovato di meglio che farsi saltare i nervi (1° errore), affiancare l’inglese (2° errore) e speronarlo (3° gravissimo errore) e i giudici di gara?
La telemetria, a detta di chi lo racconta, giornali compresi, non ha ravvisato nessuna frenata da parte di Hamilton ma solo un leggero rallentamento, quindi a causare il tamponamento è stato solo ed esclusivamente la condotta imbecille di Vettel, che si è fatto impallinare come un pollastro.
Io non difendo Vettel ad oltranza perchè sono tifoso della Ferrari, io sono inca…to nero con Vettel che ha perso almeno 13 punti per il mondiale e li ha fatti perdere anche alla scuderia.
Credo che sia chiaro del perchè non mi unisco al coro dei difensori senza se e senza ma.
Saluti Giuseppe