Che l’universo Red Bull non fosse il più facile in cui far crescere un pilota, non era una novità. Si è visto nel grande numero di piloti tenuti in Toro Rosso per una o due stagioni per poi essere sostituiti con altri talenti più promettenti e, soprattutto, con il “recente” caso Kvyat, soddisfacente in Red Bull e, forse, addirittura rovinato dalla retrocessione in Toro Rosso a favore di Max Verstappen.
In piena regola con lo stile spietato del Red Bull Junior Team, il consulente della squadra austriaca Helmut Marko non si è fatto scrupoli nell’affermare che al momento nessuno dei piloti appartenenti al programma di sviluppo è al livello di poter essere competitivo contro i piloti titolari (ndr Ricciardo, Verstappen, Sainz Jr, Kvyat).
“Della nuova generazione, nessuno arriva vicino al livello di Verstappen. In GP3 abbiamo Niko Kari, un pilota finlandese. Può essere molto veloce nel lungo periodo ed, eventualmente, arrivare nel team”, ha dichiarato Marko. Kari, classe ‘99, è entrato nel Junior Team nel dicembre 2015 con l’allora compagno di squadra Sergio Sette Camara – il quale non è stato rinnovato per il programma di sviluppo 2017 – ed è diventato test driver per Toro Rosso.
Riguardo i tre loro piloti partecipanti alla European Formula Renault 2.0 ha commentato: “C’è anche il giovane Verhagen (USA), ma ha ancora bisogno di tempo, perché gli sport motoristici in America sono a un altro livello. Nulla a confronto con gli europei. Verschoor (NED) ha vinto titoli in F4, ma i suoi attuali risultati non sono molto soddisfacenti (ndr: attualmente al nono posto nel campionato). E poi abbiamo Tiicktum (UK) che non è abbastanza coerente (ndr: attualmente all’ottavo posto nel campionato).”
Neppure il campione GP2 (ora F2) in carica Pierre Gasly pare salvarsi, nonostante sia il più vicino alla categoria regina, essendo terzo pilota Red Bull dal 2015.
Chi può tirare un sospiro di sollievo di fronte a queste parole è forse Daniil Kvyat, dopo essere stato riconfermato all’ultimo momento a fine 2016 e i rumors che lo vedevano fuori dal circus entro il 2018. Sapere che non ci sono particolari pretendenti al suo posto – per ora – sicuramente lo porterà ad affrontare con maggior concentrazione la stagione in corso.