Lo scontro tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, i due attuali contendenti al titolo mondiale di Formula 1, è stato sicuramente la parte più calda del GP dell’Azerbaijan a Baku.
LEWIS CALA LA RETE E PESCA LA FERRARI N.5
Analizzando i fatti avvenuti in regime di Safety Car è chiaro come Hamilton riduca la propria velocità nonostante fosse in uscita di curva. Comportamento malizioso e consueto per l’inglese che forse questa volta ha un poco esagerato nel tentativo di deconcentrare e innervosire il rivale ferrarista nonostante i giudici di gara reputino regolare la sua manovra. Dubitiamo fortemente infatti che il contatto tra i due fosse nei piani del pilota Mercedes. Seb però è stato colto impreparato dalla mossa di Lewis e non è riuscito a evitare l’impatto con il posteriore della W08 numero 44, danneggiando in questo modo l’ala frontale della propria SF70-H e il retrotreno dell’avversario.
VETTEL PERDE LA LUCIDITÀ INSIEME ALLA GARA
A seguito della manovra di Hamilton, Vettel ha poi perso la testa. Il tedesco pieno di adrenalina in corpo ha così spinto sull’acceleratore per affiancarsi alla Mercedes e rifilarle una sportellata gratuita probabilmente condita da parole poco signorili. I giudici di gara in seguito a tale azione hanno penalizzato il ferrarista con uno stop and go da 10 secondi per guida pericolosa. Questa penalità ha di fatto costretto Sebastian Vettel a rinunciare alle possibilità di vittoria che a Baku si palesavano davanti a lui ed è costata tantissimo sia alla scuderia sia al pilota stesso. Nonostante un comunque buon quarto posto, senza la penalità Vettel infatti avrebbe potuto vincere tranquillamente la gara e conquistare così 13 punti in più per se stesso e per la Ferrari, che in Azerbaijan, complice il ritiro di uno sfortunato Kimi Räikkönen, ha visto la Mercedes guadagnare ulteriormente terreno nella classifica mondiale costruttori.
SEB ORA É A RISCHIO
Con la penalità ottenuta Vettel non solo si è giocato la vittoria a Baku, ma ha inoltre permesso alla FIA di posizionare una pericolosissima spada di Damocle sulla sua testa. I commissari infatti non si sono limitati a infliggere uno stop and go durante la gara al ferrarista ma hanno inoltre detratto 3 punti alla superlicenza FIA del tedesco. Questi 3 punti, sommati ai 2 punti persi l’anno scorso a Silverstone per il contatto con Massa e agli altrettanti punti persi per il contatto con Rosberg in Malesia e poi con Ricciardo in Messico danno un totale di 9 punti persi su un massimo di 12 disponibili. Al raggiungimento di tale limite, per Vettel sarà prevista la sospensione da un GP, che, data la situazione attuale, risulterebbe quanto meno disastrosa per il leader del mondiale piloti. Poiché questi malus hanno scadenza annuale, Seb dovrà stare attentissimo nei prossimi appuntamenti a placare i suoi bollenti spiriti e non cadere nuovamente nelle provocazioni di Hamilton. Il prezzo da pagare se ciò dovesse succedere nuovamente sarebbe troppo alto, sia per Vettel sia per la Ferrari.
Scritto da: Rovida Mirko