The day after Baku | By Ghen
Sono passati diversi giorni dal GP di F1 di Baku e dall’ormai famoso episodio che ha coinvolto Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. Le polemiche, anziché attenuarsi, sono lievitate, assumendo toni e proporzioni sinceramente inopportune per quanto è accaduto.
Come se non bastassero le riflessioni negative post gara di alcuni addetti ai lavori (Niki Lauda in testa), anche la FIA ha messo il suo pesante carico sulla vicenda annunciando che “il caso andrà approfondito” con una successiva analisi che si terrà il prossimo 3 luglio.
Sebastian Vettel, che proprio in quella giornata compirà 30 anni, verrà sentito dalla federazione; se le analisi e le dichiarazioni del 4 volte campione del mondo non convinceranno i signori giudici, il pilota del Cavallino rischierà ulteriori sanzioni oltre a quelle che gli sono già state inflitte durante e dopo il GP di Baku.
Sinceramente mi sembra un accanimento repressivo senza alcun senso: ammesso e concesso che l’unico colpevole di tutta la vicenda sia Sebastian Vettel all’abile provocatore Lewis Hamilton non facciamo nulla?) credo che le penalizzazioni precedentemente attribuite dalla FIA siano più che sufficienti.
Se malauguratamente il 3 luglio i signori della FIA dovessero nuovamente usare la clava nei confronti del pilota tedesco e della Ferrari, beh… lasciatemi pensare che forse Charlie Whiting non ha ancora digerito e di conseguenza perdonato, le ormai note affermazioni che Sebastian Vettel fece, via radio, nei suoi confronti durante il GP del Messico 2016.
In F1, come nella vita è auspicabile che ci sia una legge uguale per tutti, con pesi e misure equilibrati. In caso contrario ci troveremo di fronte ad un altro “sport”, scegliete voi come chiamarlo…
Nella ripartenza precedente, Hamilton era stato redarguito perché aveva rischiato di sorpassare la safety car prima del suo rientro ai box. Onde evitare il rischio, ha rallentato(non “inchiodato”)come era suo diritto e come la telemetria ha dimostrato. Chi tampona ha torto. Ma se Vettel non si fosse affiancato (manovra non consentita in regime di neutralizzazione della gara) e non lo avesse speronato deliberatamente, tutto sarebbe finito lì. Non so se il distacco della protezione laterale alla vettura di Hamilton sia stato determinato dalla ruotata sulla fiancata, in ogni caso a Vettel avrebbero dovuto dare bandiera nera.
Perfetto!