F1 GP Ungheria| Toto Wolff e il team order della discordia
Formula 1, Gran Premio d’Ungheria, quarantacinquesimo giro su settanta. L’inglese della Mercedes Lewis Hamilton, dopo aver superato la Red Bull di Max Verstappen al cambio gomme e così riconquistato la quarta posizione, si trova alle spalle del compagno di squadra Valtteri Bottas con un passo gara leggermente migliore rispetto a quello del finlandese. A quel punto il team decide: “Valtteri fa’ passare Lewis, se non riuscirà a superare le Ferrari ti ridarà indietro la terza posizione”. Una scelta logica e non inedita nei giochi di squadra all’interno delle scuderie di Formula 1. Bottas accetta, e cede la posizione in modo plateale al compagno di team.
Hamilton, lanciato dunque nella disperata rincorsa, vede le proprie occasioni di vittoria sfumare nel momento in cui Sebastian Vettel ricomincia a prendere confidenza con la propria Ferrari azzoppata da un problema allo sterzo. Il tedesco ricomincia così ad allungare, consentendo a Raikkonen, scudiero in rosso per l’occasione, di giocare abilmente a mo’ di elastico con la DRS zone e tenendo così a bada gli attacchi della Mercedes numero 44.
I patti erano chiari. Non avendo raggiunto e superato le Rosse di Maranello, Lewis deve cedere nuovamente la terza posizione al magnanimo compagno, e quindi: ultimo giro; ultima curva; Bottas sul podio con le due Ferrari. Ordini di scuderia.
A fine gara Toto Wolff è sicuro: è stata la decisione migliore per l’equilibrio del team. In effetti, pensandoci bene, se le cose fossero andate diversamente ed Hamilton non avesse rispettato il patto con la squadra e con Bottas, si sarebbe creato un precedente all’interno dei box Mercedes che avrebbe potuto stravolgere gli equilibri del team che, da quando i due piloti si trovano sempre più appaiati in classifica, rischia GP dopo GP di incrinarsi sempre più.
Il team principal della Stella a tre punte ha poi commentato l’accaduto aggiungendo un appunto per il futuro: “Se Lewis dovesse perdere il campionato per tre punti avremmo molti rimpianti, ma i nostri valori sono molto importanti. Siamo il primo team che ha chiesto ad un pilota di cedere nuovamente la posizione. Abbiamo vinto tre campionati di fila, e sono certo che con questo spirito riusciremo a vincere altre gare”.
Riguardo questo particolare, all’interno del box della Mercedes c’è stata una discussione proprio tra Toto Wolff e il presidente non esecutivo Niki Lauda. Secondo l’ex campione di Formula 1, Lewis non avrebbe dovuto ridare la posizione a Bottas, in quanto il finlandese aveva ormai perso troppo terreno nei confronti del compagno di squadra, e anche per il fatto che, sempre secondo l’austriaco, sarebbe stato un totale disastro regalare altri tre punti a Vettel nel Campionato piloti.
L’impressione finale è che Lewis Hamilton e la Mercedes abbiano compiuto un gesto di cavalleria nel tener fede alla parola data. Se a fine Campionato quei tre punti dovessero davvero risultare decisivi per le sorti dell’iride, probabilmente i piloti Mercedes, team principal, meccanici, ingegneri e box argento tutto, si mangeranno le mani fino a rimanere senza dita, ma nella storia della Formula 1 rimarrà per sempre impresso il ricordo di un Gran Premio d’Ungheria dipinto dall’impresa di Sebastian Vettel e dall’inaspettata galanteria di Lewis Hamilton vestito argento Mercedes. In data 30 luglio 2017.
Scritto da: Rovida Mirko
Condivido pienamente quanto deciso dal box Mercedes. Prima è stato evitato un inutile duello fra i due piloti, poi è stato evitato un risentimento di Bottas che avrebbe potuto innescare seri problemi per il prosieguo del mondiale. E se Hamilton dovesse perdere per tre punti? Potrà sempre dire di aver stabilito un record di correttezza che difficilmente sarà eguagliato.