FormulaHumor, a ruote ferme: ecco perché Vettel ha fatto una pazzia!
A ruote ferme e a decisioni prese, ora finalmente si può dire, anzi ammettere: Vettel ha fatto una pazzia.
Vettel? Pazzia?
Dislike, disiscrivo, segnalo, blocco.
NAH, momento, momento, momento.
Vediamo le cose con oggettività (anche se non è facile nemmeno per me, in quanto tifoso Ferrari nel privato) e con molta calma.
Per prima cosa, RECAP.
Siamo al giro 19 del GP di Azerbaijan, e di SC ce ne sono già state fin troppe.
Al giro 16, Lewis Hamilton si era lamentato non poco della lentezza della SC su un circuito che è così stretto, che se fossi il povero Bernd Mayländer mi sarei fatto montare il guscio Meliconi attorno alla macchina.
Solo 3 giri dopo, con SC a luci spente e prodigata nel rientro ai box, decide di decelerare in curva fino a poco più di 50km/h, e di non accelerare immediatamente da metà curva in poi.
A quel punto, Vettel, molto vicino all’inglese per tentare il sorpasso in rettilineo subito dopo il traguardo, lo tampona, danneggiando lievemente l’ala anteriore, senza far riportare al suo avversario particolari danni al posteriore.
Dunque, per stizza, il ferrarista decide di affiancare Hamilton (non lo sorpasserà comunque in regime di SC) e mentre con un gesto della mano lo invita a partecipare al GP di Vancouver, si porta verso destra, con una manovra repentina, andando volontariamente a fare ruota-ruota con Luigino.
Ne seguono cose meravigliose:
– Il compattamento del 90% della popolazione ferrarista in un unico pensiero e un unico parere, cosa che non succedeva da “Domenicali non è mica capace”
– L’odio nei confronti di Hamilton cresciuto così tanto che a confronto Donnarumma per i milanisti è un bravo ragazzo
– Chiunque, senza in mano un regolamento, e senza aver mai visto una gara di F1, si sveglia intelligente come Giorgio Piola e con la voglia di sentenziare più di Charlie Whiting
Per un attimo, la Formula1 è diventata come il mondo del calcio.
Un po’ come quando danno un rigore a favore della tua squadra, e tu difendi fino alla morte la presenza del fallo, anche davanti alla moviola che mostra il giocatore in tuffo PALESE.
È per questo che il mio divertimento è stato, in questi giorni di discussione, prendere in giro l’una e l’altra parte. Anche perché, se ci pensiamo, si è tornati a parlare così tanto della Formula 1 nelle ultime due settimane, manco fossimo tornati ai tempi di Schumacher. Solo che si è passati da “Schumacher è troppo forte”, a “Eh quell’Hamilton lì, l’ha fatto apposta!”.
A proposito di questo.
Vediamo quanto posso essere bravo, nella mia incapacità, ad analizzare oggettivamente questa situazione, e a cercare di convincervi che alla fine Vettel ha davvero fatto una pazzia.
ALT, PRIMA DI INIZIARE
Se siete tra quelli che sul cuore hanno fatto tatuare il cavallino rampante dal chirurgo, mentre vi suturavano le palpebre e vi montavano dei paraocchi, prima che si arrivi al litigio, vi metto qui un “Vettel ha fatto bene, lo avrei fatto anche io, Hamilton l’ha provocato.”
Così potete chiudere qui, resteremo per sempre amici come prima, e nessuno si farà del male.
A meno che non dovessimo trovarci per strada in macchina, e voi non acceleraste in uscita dalla curva, in quel caso ci vedremmo al GP di Vancouver con Hamilton.
In qualsiasi altro caso, cominciamo.
UNO
Quanto doveva essere stupido Hamilton a bloccarsi in centro curva SPERANDO che Vettel lo tamponasse?
Molto. Ma se sei molto stupido difficilmente vinci dei mondiali di Formula1.
Quindi non credo sia molto plausibile che Luigino abbia frenato con l’intento di costringere Sebastiano a dargli un colpo nel diffusore, anche perché, se rompi un’ala anteriore (sì, è uno sbatti, devi fare un giro intero con gruppo compatto che ti sorpassa) puoi entrare ai box e cambiarla. Se rompi il posteriore della macchina sei obbligato a fare come Kimi, ovvero pregare in ginocchio che te lo sistemino, mentre aspetti che arrivi una bandiera rossa, in modo da poter rientrare mentre gridi che ti passino il volante.
Quindi FORSE Hamilton non ha frenato per fare in modo che qualcuno gli andasse addosso.
E allora perché?
DUE
Se sei in lotta, con un gruppone compatto, sai che la prima curva può essere fondamentale. Soprattutto se hai visto nei primi giri con quanti pazzi stai correndo in una pista che pare il corridoio di casa mia.
Quindi, se sei un pilota furbo, che fai?! Rallenti tutti, in modo da partire con lo scatto quando nessuno se lo aspetta, in modo da creare distanza tra te e gli altri, e magari compattando quelli dietro al tuo diretto avversario, che così, se è impegnato a difendersi dal PEREZ di turno, FORSE non potrà occuparsi di tentare il sorpasso su di te.
MA qui interviene il regolamento, che come giustamente in molti hanno postato e ribadito (mannaggia, il regolamento vi piace solo in questi casi eh), NON ti permette di fare il giochino dell’elastico stile “sto scaldando i freni e le gomme” quando la SC spegne le luci e si appresta a rientrare ai box.
E quindi?! Come risolvi questo problema?!
Una soluzione potrebbe essere proprio, SFRUTTARE LE CURVE.
Certo, questo se sei intelligente e furbo. In questo caso puoi sfruttare quei meravigliosi…
Ecco, se adesso li chiamo “punti grigi” del regolamento, è facile che mi arrivano i Ferraristi con i bastoni e le forche al grido di “HAI VISTO?! PUNTI GRIGI! GRIGI COME LE MERCEDES! QUINDI FATTI PER LORO! QUINDI NON PROPRIO REGOLARI! QUINDI ILLEGALI! EH QUELL’HAMILTON… COMPLOTTO EH”
…quei meravigliosi BUCHI nel regolamento. BUCHI. Ho detto BUCHI.
E niente, se Hamilton rallenta, Vettel è costretto a fare lo stesso, e funziona tutto come alla fine di una normale SC.
Eh già, perché queste cose succedono SEMPRE, durante le SC, con qualsiasi pilota davanti, ma non ce ne accorgiamo mai, perché raramente capita un tamponamento a 50km/h, quando di solito sono in grado di evitarsi prima delle frenate a 200km/h. È anche però vero che non te lo aspetteresti, in una situazione del genere, forse.
E quindi, TRE
La FIA, FEDERAZIONE INTERNAZIONALE COMPLOTTO ANTI-VETTEL… no, così sarebbe FI… vabbè.
La FIA, qualunque sia l’acronimo che vogliate dargli, DICE (se ci fidiamo) di aver preso visione delle telemetrie. E non quelle “ufficiose” fatte con Paint, ma quelle che i Team non ti darebbero manco se dai loro un rene, un primogenito maschio e tanti soldi da convincere Massa a tornare in F1 anche dopo che quest’anno ri-annuncerà il ritiro.
Ecco, osservando quelle telemetrie (dicono loro, non fidatevi) che non solo Hamilton avrebbe avuto una decelerazione più o meno lineare, ma che sarebbe addirittura paragonabile a quelle avute nelle precedenti SC.
E oltre a fare i complimenti a Vettel per aver evitato Hamilton nelle precedenti occasioni, in cui ha fatto lo stesso tentativo di sabotaggio, vorrei chiedere a quelli che questionano il “più o meno (lineare)” come faccia una decelerazione reale ad essere una perfetta // alla bisettrice 2°/4°, dato che i piloti usano la ripartizione del gas pure per controllare la vettura in curva.
Detto tutto questo, però, sta di fatto che io in genere faccio Humor e che non ne capisco niente di cose serie, e soprattutto che “Hamilton ha provocato Vettel, c’è un complotto per far vincere Hamilton e Vettel adesso verrà squalificato per sempre perché alla FIA piacciono quelli con le ciabatte con le collane d’oro che lasciano scie chimiche mentre guidano con la scritta “sì ai vaccini” sulla fiancata”.
Perché penalizzazione per Vettel?! Perché c’era questa possibilità?!
Perché il buon tedeschino, stuzzicato come detto, ha fatto quello che ha fatto. Affiancarsi in regime di SC, mandare a Vancouver un suo avversario, e in maniera SCHERZOSA buttarsi a destra per fargli capire chi comanda.
Cosa che in pochi hanno condannato come follia, cosa che molti hanno giudicato sana competizione, dicendo in alcuni casi “ha fatto bene” e in altri “ha solo reagito ad una provocazione”.
Fermo restando che se sei furbo ed è una provocazione, allora non devi reagire, per evitare la fine di Zidane quando ti insultano la sorella (che i paragoni col calcio li sappiamo fare tutti), dire che “ha fatto bene” concilia comunque poco con quello che è successo dopo.
Chiamato dal Sior Todt a presentarsi a testa china per rispondere delle sue azioni, i pareri sul TUIDER e sul WEB in generale erano i seguenti:
– C’è un complotto FIA, quindi lo puniranno
– Non merita la punizione, non ha fatto niente di male
– Perché Hamilton non lo puniscono mai?!
Ebbene, a Vettel non è andata bene. Ma DI GRAN LUSSO.
Il gesto era del tutto volontario, del tutto gratuito, se ci pensiamo ben bene, adesso che non c’è più nessuno da difendere, e andava condannato. Pesantemente. (E se lo dico io, che esulto come Pino Allievi alle vittorie Ferrari…)
Se vi siete ritrovati nel primo Tuider-Pensiero, ebbene, è appena stato dimostrato che il complotto FIA per eliminare Vettel non c’è, non esiste, non è contemplato. Punto.
Ah, non esistono nemmeno le scie chimiche.
Vettel, che già aveva il precedente poco simpatico degli insulti a Charlie, in cui addirittura uno come Arrivabene per TR si era SFORZATO di dirgli di stare zitto, si è presentato con una lettera di SCUSE, in cui A QUANTO PARE, non solo ammette come lui abbia sbagliato a comportarsi così con Hamilton, (costringendo tutti i suoi difensori pieni di spavalderia a fare marcia indietro ora) ma proponendo ore di “servizi sociali”, partecipazione ad attività legate a F2, F3, F4, e se siete fortunati è anche disponibile per battesimi e comunioni.
Quindi, se siete finiti nel secondo Tuider-Pensiero, anche qui, mi spiace per voi, perché Sebastianino stesso, ha ammesso di aver fatto una grossa cappellata.
Se siete invece finiti nel terzo Tuider-Pensiero, e passate la vita a ripensare ad ogni respiro non sanzionato commesso da Luigino, fate come me. Invece di preoccuparvi troppo del perché uno FURBO come Hamilton non finisca mai ad essere condannato per qualcosa, preoccupatevi, anzi preoccupiamoCI, di avere un pilota che se viene provocato non impazzisca prima di aver contato fino a 10.
Ah, per concludere, mi è anche capitato di ricevere un “questa situazione è come quella sotto SC di Schumy con Montoya sotto al tunnel di Montecarlo”.
Bellino il video, bellino l’incidente.
Peccato che Schumy abbia fatto una “prova di frenata”, all’improvviso, arrivando al bloccaggio, nel punto in cui si raggiunge la massima velocità di punta, con Montoya che tenta addirittura di spostarsi per evitarlo.
Scritto da: @FormulaHumor
Sto impazzando su questo blog per dire le cose sacrosante che ho letto in queste note. Una varità inconfutabile mascherata, ma non troppo, da umorismo che è quello che manca ai tifosi per i quali Ferrari ha sempre ragione e gli altri sempre torto.
Invece di esaminare il gseto sconsiderato ed imbecille di Vettel, vanno a soffernarsi solo sulle presunte malizie del mai molto odiato Hamilton, il quale poi è stato anche pesantemente penalizzato dalla fermata ai box.
Meno male che questa brutta storia per il momento è finita.
Saluti Giuseppe
Complimenti, ottimo articolo e fa piacere vedere che ci sono persone come Lei o ‘Blade Runner’ che pur tifando Ferrari non indossano paraocchi rossi e non si comportano come gli ultras di qualche squadra di calcio…
Concordo in pieno su quanto scritto nell’articolo, tranne che per una cosetta:
purtroppo il comportamento da ultras di tanti, troppi ferraristi non è certo un’eccezione.
Seguo l’automobilismo da oltre quarant’anni e purtroppo di fattacci, polemiche e lamentazioni varie ne ho sentite a iosa, oltre a episodi ben più gravi, vedi i sassi contro Prost o le minacce di morte a Petrov. Di fatto per qualcuno ogni episodio che danneggi minimamente la Ferrari, per quanto insignificante o ipotetico, diventa ‘un complotto’ ‘una furbata’ ‘un’ingiustizia’. Fortunatamente ogni tanto si trovano persone intelligenti ed equilibrate che riescono a tifare senza spegnere il cervello.
Purtroppo per quanto mi riguarda non riesco a tifare Ferrari dal 1 maggio 1983…