© FOTO STUDIO COLOMBO PER FERRARI
La Formula 1 è per me come la squadra del cuore per un tifoso di calcio.
Chi vive la passione per uno sport può forse capire meglio cosa intendo: il tifoso di calcio cresce con l’attaccamento per i colori di una maglia e la fedeltà verso quella squadra difficilmente verrà meno nel corso degli anni. Chi è tifoso della Juventus o del Milan a 4 o 5 anni, lo rimane per sempre. E’ un po’ questo quello che è successo a me con la F1! Il Circus è come se fosse la mia squadra del cuore.
A 6 ANNI I PRIMI RICORDI IN TV
Alla tenera età di 6 anni, ricordo ancora molto bene come la visione di alcuni Gran Premi di Formula 1 mi tenesse incollato davanti alla TV, più di ogni altro programma.
Non potevo certo seguire tutti i Gran Premi ma quando ne “intercettavo” uno mi infilavo un caschetto, impugnavo un volante giocattolo e guidavo dalla mia poltroncina, come se fossi uno di loro in pista! La TV era ancora in bianco e nero e, il colore rosso ancora non aveva affascinato quel bambino dagli occhi azzurri; occhi rapiti invece da una monoposto tutta nera con alla guida un pilota americano dal nome molto italiano: Mario Andretti.
LA PRIMA VOLTA A MONZA
Il mio battesimo in pista avvenne solamente qualche anno più tardi, nel 1983. Inutile dirvi il tracciato: Monza! Ricordo ancora perfettamente il cuore che mi batteva forte forte, mentre salivo le scale della tribuna laterale destra del rettilineo di partenza: l’emozione era tanta ma devo dire che anche il frastuono non scherzava. La prima monoposto che vidi fu una Osella AlfaRomeo, con sponsor Kelemata: l’immagine di questa monoposto in uscita dalla parabolica di Monza che passa a tutta velocità sul lungo rettilineo di Monza è ancora ben presente nei miei ricordi!
PER 12 ANNI A TUTTI I GP D’ITALIA (1990-2001)
Un’altra tappa fondamentale per coltivare la mia passione per la Formula 1 fu il 1990. Come regalo per la promozione al Liceo, chiesi espressamente di poter andare a Monza per il Gran Premio d’Italia. Con la complicità di mio cugino Mauro, anch’egli molto appassionato, e della sorella Grazia che abitava a due passi dall’Autodromo, realizzai quello che allora era un sogno. Fu un’esperienza talmente coinvolgente che la ripetei per altre 11 volte fino al 2001. La tre giorni di Monza diventò un appuntamento fisso in calendario e le esperienze e i ricordi che ancora mi porto con me sono stati decisivi per ciò che accadde negli anni successivi.
La passione per la F1 mi portò in quegli anni a scegliere un corso universitario in Ingegneria Aerospaziale e a specializzarmi in aerodinamica. Inoltre riuscii a far confluire la passione per la fotografia e per la scrittura in un blog: nel 1997 io e l’amico Marco realizzammo la prima versione di CircusF1.com. L’aggiornamento avveniva attraverso dei floppy disk che ci scambiavamo di persona ma… meglio non terrorizzare i tanti nativi digitali che ci leggono!
Il primo anno in Autodromo spesi 30.000 Lire il venerdì e 35.000 Lire il sabato e la domenica per tre ingressi PRATO.
Durante i primi due giorni non so bene quanti chilometri feci a piedi in autodromo: parabolica, ascari, prima variante, roggia, lesmo. La domenica invece ricordo di aver visto la gara sui gradini esterni che precedono l’ingresso della parabolica. “Visto” però è una parola grossa in quanto vi assicuro che, per chi era abituato a vedere la gara in TV, lì era tutta un’altra cosa!
L’anno successivo allora mi regalai qualcosa di più: un biglietto da 250.000 Lire per seguira la gara dalla Tribuna Laterale Destra. Ancora non c’erano i mega schermi ma… wow, che spettacolo!
Correva l’anno 1991, i Team al via era 17, i piloti 35, di cui 11 italiani, i fornitori di motori ben otto (Honda, Renault, Ferrari, Ford, Judd, Yamaha, Ilmor, Lamborghini), due di pneumatici (Goodyear e Pirelli) e i motori V8, V10 e V12 erano tutti aspritati 3.500cc.
Era davvero un’altra Formula 1 ma non per questo quella moderna è, secondo che vi scrive, meno eccitante di quella di un quarto di secolo fa!
Gli anni passarono velocemente e non vi starò certo a ricordare chi vinse questa o quella edizione del Gran Premio d’Italia ma quella passione che scattò in quel bimbo tantissimi anni fa è ancora viva nel 45 enne che vi scrive oggi.
A presto per (forse) una seconda puntata di questo racconto.
F1 1990 – I risultati della Qualifiche del Gp d’Italia a Monza
