Lewis Hamilton festeggia i 200 Gran Premi in Formula 1 con la 58esima vittoria in carriera, davanti a Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo. Il tedesco della Ferrari vede diminuire a 7 i punti di vantaggio su Hamilton mantenendo però la leadership del Mondiale Piloti. Quarta posizione per Kimi Raikkonen che, a causa di un’ingenuità in regime di bandiere gialle, si fa sfuggire un podio nettamente alla portata. Quinto Valtteri Bottas autore di una gara anonima e di un errore sulla ripartenza dopo il rientro della Safety Car che ne hanno compromesso il risultato. Concludono la zona punti un ottimo Nico Hulkenberg su Renault, seguito da Romain Grosjean (Haas), Felipe Massa (Williams), Esteban Ocon (Force India) e Carlos Sainz (Toro Rosso). Ennesimo ritiro stagionale per Max Verstappen, costretto a fermarsi per un problema di affidabilità della sua Red Bull.
La partenza
Allo spegnimento dei semafori scattano senza problemi le prime sei vetture, con i piloti in partenza dal lato esterno che tentano subito di guadagnare una posizione. Vettel affianca Hamilton, Raikkonen si fa vedere su Bottas e Ricciardo attacca Verstappen. Passata curva1 senza incidenti i sei piloti affrontano Eau Rouge in pieno per poi provare il sorpasso sul rettilineo di Kemmel, ma nessuno riesce a sopravanzare l’avversario. Intanto alle loro spalle Hulkenberg sbaglia la partenza e perde tre posizioni a vantaggio delle due Force India e di Fernando Alonso, partito 10°, con Ocon che tenta l’attacco sul compagno di scuderia Sergio Perez, il quale però spinge verso il muro il pilota francese causando un contatto (non sarà l’ultimo fra i due). Ne approfitta Hulkenberg per riprendersi l’ottava posizione alle spalle di Alonso, seguito da Ocon e Kevin Magnussen, partito 12°. A centro gruppo perde posizioni Sainz mentre nelle retrovie le due Sauber vengono passate sia da Stoffel Vandoorne su McLaren che da Daniil Kvyat con Toro Rosso, ritrovandosi 19esima e 20esima.
Top10: 1)Hamilton 2)Vettel 3)Bottas 4)Raikkonen 5)Verstappen 6)Ricciardo 7)Alonso 8)Hulkenberg 9)Ocon 10)Magnussen
Primo terzo di gara (lp1-lp14)
Prima della conclusione del 1° giro Hulkenberg torna in settima posizione sorpassando all’esterno Alonso alla chicane che precede il traguardo. Il pilota spagnolo resta però in scia e sul rettilineo di Kemmel effettua il controsorpasso all’esterno, al quale partecipa anche Ocon che ci prova con la traiettoria interna non riuscendo però a completare la manovra. Al 2° giro si registra il primo ritiro di giornata, è quello di Pascal Wehrlein su Sauber, mentre in testa alla corsa Hamilton mantiene il vantaggio su Vettel, con i due che si alternano nel far segnare giri veloci. Con le posizioni dei primi sei congelate, i sorpassi in questa fase di gara sono tutti ai danni di Alonso, che giro dopo giro scivola fuori dalla top10. In rimonta Perez e Grosjean che si portano in nona e decima posizione. Si conclude prematuramente al giro 8 la corsa di Verstappen, ancora una volta a causa di un problema tecnico che priva la competizione di uno dei suoi protagonisti. Intanto iniziano i primi pit-stop che vedono sette piloti fermarsi nell’arco di due giri, stravolgendo la classifica della gara. Al giro 12 è il turno del leader del Gp di effettuare il cambio gomme, con Hamilton che rientra in pista 4° con mescola soft. Il giro seguente viene chiamato ai box anche il compagno di scuderia Bottas al quale viene fatta seguire la stessa strategia. Il primo terzo di gara si conclude con le due Ferrari in testa, entrambe senza aver effettuato il pit-stop.
Top10 dopo 14 giri: 1)Vettel (+13,3) 2)Raikkonen (+1,0) 3)Hamilton (+4,4) 4)Ricciardo (+6,4) 5)Bottas (+21,6) 6)Hulkenberg (+2,3) 7)Sainz (+1,6) 8)Ocon (+2,3) 9)Perez (+0,8) 10)Grosjean (+0,3)
Secondo terzo di gare (lp15-lp30)
Al 14° giro si ferma ai box Vettel per marcare la strategia di Hamilton, montando gomma soft e rientrando 3°. Entra anche Ricciardo, con l’unica Red Bull rimasta in gara, il quale a differenza dei rivali torna in pista con mescola supersoft in ottica di effettuare un pit-stop in più di Ferrari e Mercedes. Da segnalare l’ennesimo tentativo di sorpasso a tre sul Kemmel, questa volta con protagonisti Perez, Kvyat e Grosjean, con il russo che ha la peggio e Perez che raggiunge i 355 km/h tagliando la curva di Les Combes. Al giro 15 Hamilton torna leader sorpassando Raikkonen, il quale si ferma subito ai box per non perdere ulteriore tempo su Bottas, autore del giro veloce, e Ricciardo. Il numero 7 della Rossa però al suo rientro in pista viene avvisato che dovrà scontare una penalità di stop&go da 10 secondi per non aver rallentato in regime di bandiere gialle in occasione del ritiro di Verstappen. Perciò, mentre Vettel tenta un attacco su Hamilton senza avere la meglio sull’inglese, Kimi rientra in pit-lane per la penalità. Il finlandese si trova ora 8° con una rimonta per il podio che sembra complicata. Tra il 18° e il 19° giro tutti i piloti in pista hanno effettuato il primo pit-stop e la Direzione Gara comunica la seconda penalità di giornata, questa ai danni di Perez al quale vengono dati 5 secondi per il taglio di curva7. Raikkonen comincia la sua rimonta superando Ocon al giro 20 per la sesta posizione, per poi portarsi in quinta cinque giri dopo sorpassando Hulkenberg. In questa fase Vettel riesce ad avvicinarsi ad Hamilton, ma il distacco fra i due rimane sempre fra il secondo e mezzo e i due secondi. Al 26° giro arriva il ritiro per la McLaren-Honda di Alonso, scoraggiato per il 5° ritiro stagionale ma consapevole della limitata competitività della propria vettura. In sede di intervista però lo spagnolo fa intendere di poter rimanere in F1 alla guida dell’attuale scuderia anche per il 2018, con la speranza di ritrovarsi in lotta per le posizioni che contano. Superata abbondantemente la metà della gara, è il momento del secondo pit-stop per le scuderia su questa strategia. Tra queste la Force India che, contrariamente a quanto visto durante questi anni, con in due piloti in settima e ottava posizione opta per fermare prima Perez che si trova alle spalle di Ocon. Scontata la penalità ed effettuato il cambio gomme, ancora supersoft per lui, il messicano rientra 12°. Due giri dopo rientra Ocon che a causa della strategia della scuderia si trova dietro Perez. Il giovane francese fa notare la situazione al team via radio e appena recuperato il gap dal compagno tenta l’attacco. Come in occasione del contatto al primo giro fra i due, anche in questo caso Perez sembra non accettare di perdere la posizione e forza Ocon verso il muro in entrata su Eau Rouge. L’alettone anteriore di Ocon fora la posteriore destra di Perez e quest’ultimo ha la peggio. A causa dei detriti sparsi in pista viene fatta entrare la Safety Car.
Top10 in regime di Safety Car dopo 30 giri: 1)Hamilton 2)Vettel 3)Bottas 4)Ricciardo 5)Raikkonen 6)Hulkenberg 7)Grosjean 8)Massa 9)Magnussen 10)Ocon
Ultimo terzo di gara (lp31-lp40)
Con Safety Car in pista e 15 giri da completare prima della bandiera a scacchi, tutti i piloti in gara effettuano un ulteriore pit-stop. La notizia in questa fase è rappresentata dalle diverse scelte dei team, con le Mercedes che montano gomme soft, le Ferrari che dovendo attaccare optano per delle ultrasoft e la Red Bull di Ricciardo che conferma la gomma supersoft. Al giro 34 la Safety Car rientra ai box ed Hamilton può, come si fa in questi casi, rallentare per poi sorprendere gli inseguitori dettando il passo prima dell’ultima chicane. Diversamente da quanto accaduto a Baku, Vettel rimane in scia ad Hamilton e passato Eau Rouge tenta subito il sorpasso. Ancora una volta però il motore Mercedes fa la differenza e il leader del Mondiale Piloti rimane in seconda posizione. Cambia invece la situazione per quanto riguarda il terzo gradino del podio, perché Bottas accusa la ripartenza e viene sorpassato sia da Ricciardo all’esterno che da Raikkonen all’interno. Più indietro Magnussen va lungo alla chicane, danneggiando gomme e gara, permettendo a Ocon e Sainz di avanzare in top10. L’attenzione è tutta per i due protagonisti della stagione, Hamilton fa segnare giri veloce e Vettel lo tallona al millesimo. Un giro allunga il 44 della Mercedes e il giro seguente guadagna qualcosa il tedesco in rosso.
Top10 dopo 39 giri: 1)Hamilton (+1,3) 2)Vettel (+4,0) 3)Ricciardo (+1,7) 4)Raikkonen (+1,6) 5)Bottas (+5,9) 6)Hulkenberg (+2,0) 7)Grosjean (+2,7) 8)Massa (+1,0) 9)Ocon (+1,0) 10)Sainz (+5,7)
Safety Car = IN
Three-way battle = ON #BelgianGPpic.twitter.com/GtaqsLVKkY
— Formula 1 (@F1) 27 agosto 2017
Ultimi 5 giri (lp40-lp44)
Gli ultimi cinque giri vedono Hamilton leader davanti a Vettel in lotta per la vittoria e il trenino Ricciardo-Raikkonen-Bottas in cerca del podio. Il distacco dei contendenti per la prima posizione oscilla sempre fra il secondo e il secondo e mezzo ma il tedesco della Ferrari non riesce mai ad avvicinarsi abbastanza per tentare un sorpasso. Nel tentativo di rimonta però Vettel riesce a strappare il miglior giro in gara, che gli vale anche il record della pista. Alle loro spalle Ricciardo perde terreno ma riesce a guadagnare qualche decimo importante su Raikkonen, il quale mantiene stabilmente il vantaggio sul connazionale Bottas intorno al secondo e mezzo. Con un solidissimo Hulkenberg in sesta posizione, Grosjean che torna a conquistare punti importanti dopo qualche Gp incolore, un sorprendente Massa con una vettura sempre più deludente, Ocon che si conferma pilota di talento e dal carattere forte, e Sainz ancora in top10 dopo l’Ungheria si conclude un emozionante Gran Premio del Belgio.
INITIAL CLASSIFICATION (LAP 44/44): A mighty showing from @LewisHamilton #BelgianGP #F1 pic.twitter.com/H87U7OkuYK
— Formula 1 (@F1) 27 agosto 2017
Alcuni numeri
Gran Premio numero 200 per Hamilton, che diventa il 4° tra i piloti in attività a raggiungere questo traguardo. Con la vittoria di oggi ottiene il 6° podio a Spa-Francorchamps, il che lo rende il numero uno in Belgio fra i 20 piloti in gara quest’anno. Per Bottas è il 7° arrivo consecutivo in top5, ma il finlandese è sembrato in calo rispetto ai Gp precedenti. Vettel, Hamilton e Ocon si confermano gli unici piloti ancora senza ritiri in stagione, con il pilota francese che, con il nono posto di oggi, ottiene il 6° arrivo in top10 consecutivo. In Classifica Piloti Hamilton arriva al Gran Premio di Monza con la possibilità di diventare leader del Mondiale dovesse ottenere una vittoria, visti i 7 punti di svantaggio. Per quanto riguarda la Classifica Costruttori allunga ulteriormente la Mercedes che sale a più 44 sulla Ferrari, mentre a centro classifica Haas e Renault si avvicinano al quinto posto della Williams, in evidente calo di prestazioni. Per Verstappen arriva il 6° ritiro stagionale, il 14° in carriera su 52 Gp corsi, il che lo pone con il 27% di ritiri in carriera come il peggiore in attività fra i piloti con almeno una vittoria nell’albo. Infine, si conferma la particolarità di una stagione in cui nessun pilota ha vinto due Gp consecutivamente. Che sia un buon segnale in vista di Monza?
2017 Belgian Grand Prix | Race Highlights
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