In occasione del Gran Premio di Ungheria è stata rinnovata per un anno la sponsorship di Acronis, azienda informatica che si occupa di protezione dei dati, con Scuderia Toro Rosso, già attiva da luglio 2016.
La collaborazione, come spiega il capo di Acronis, John Zanni, non è solo finanziaria, ma anche pratica: il team Toro Rosso utilizza i software Acronis per il trasferimento e la comunicazione di dati dalla pista alla fabbrica di Faenza e ai diversi parter. Zanni ha anche rivelato che in un solo weekend di gara, il team produce l’impressionante quantità di 700 Terabyte di dati.
CircusF1 è stato invitato all’evento di lancio del nuovo software, Acronis True Image 2018, a cui hanno preso parte anche i piloti della scuderia di Faenza per una conferenza stampa.
Qual è il vostro circuito preferito?
Daniil Kvyat: Difficile sceglierne uno, ci sono molte curve particolarmente belle o settori interessanti in molti circuiti.
Carlos Sainz: Spa e Silverstone, ma in generale tutti i circuiti storici.
Quali sono i vostri obbiettivi per Monza?
DK: Purtroppo non possiamo sperare in grandissimi risultati. Cioè, mi piace molto la pista, ma non siamo i più veloci sui rettilinei perciò dovremo trovare dei compromessi per tirare fuori il meglio dalla macchina.
E’ davvero più bello guidare le macchine di quest’anno rispetto all’anno scorso?
DK: Sì, soprattutto è molto bello fare il giro secco in qualifica, sono molto più veloci.
CS: Sono d’accordo [con Daniil], mettono alla prova il pilota ed in qualifica diventano sempre più veloci, giro dopo giro.
Per quanto riguarda la gestione del carburante?
CS: Ecco, l’unica questione che non è stata toccata è proprio quella del refuelling. Sì, quello è l’unico problema: dobbiamo davvero stare sempre attenti per risparmiare tanto carburante. Per il resto queste macchine sono perfette.
Voi nella vostra carriera giovanile siete passati da una categoria all’altra provando più tipologie di macchine. Le Formula Uno sono effettivamente le migliori?
CS: Per un pilota la legge è “più veloce è, meglio è”, la Formula Uno è la categoria più veloce, quindi la migliore (ride). Quando sono arrivato in F1 nel 2015 in realtà in alcune curve ero più veloce in Formula Renault e quello è effettivamente stata una piccola delusione, ma ora le cose sono cambiate ed è difficile essere più veloci di così.
Immaginate che per qualche motivo dobbiate correre senza dati, come nella old school: come fareste?
DK: Sarebbe impossibile (ride)! Qualche volta è capitato che ci fossero dei blackout di 10/15 ed in quei momenti gli ingegneri impazziscono seriamente.
C: Sì, è vero. Certamente un pilota riuscirebbe a guidare, ma non potrebbe migliorarsi. O meglio, si migliorerebbe, ma non tanto quanto l’analisi dei dati permette.
Dall’anno scorso a quest’anno avete corso con due motori diversi, Ferrari e Renault. Quale avete preferito e quale vorreste avere l’anno prossimo?
DK: E’ difficile da dire, anche perché l’anno scorso correvamo con la vecchia versione del motore Ferrari, quello del 2015 ed infatti avevamo alcune mancanze, specie in velocità di punta. Quest’anno invece andava bene all’inizio del campionato, ma ora è evidente che c’è qualcosa che manca nel confronto con Mercedes e Ferrari. Certo, loro [gli uomini della Renault] continuano a lavorare e solitamente se portano un aggiornamento, è sempre qualcosa di abbastanza grosso, ma finora non è successo.