Contro ogni pronostico la Ferrari in Belgio si è dimostrata più che all’altezza della situazione. In un tracciato molto veloce come quello di Spa-Francorchamps sarebbe stato lecito aspettarsi una Mercedes in splendida forma in stile Silverstone. Tuttavia la SF70-H ha sorpreso mostrando solidità in gara e velocità in qualifica. Sabato pomeriggio infatti, Sebastian Vettel è stato in grado di raggiungere la prima fila mancando la pole position per poco più di due decimi di secondo, mentre domenica il tedesco è stato un’ombra incollata alla W08 del vincitore Lewis Hamilton da quando si sono spenti i semafori sino alla bandiera a scacchi. La prestazione della Rossa non è frutto del caso, ma di meticoloso e dedito lavoro da parte degli uomini di Maranello, i quali hanno reagito egregiamente alla batosta subita in Gran Bretagna.
TEST DI BUDAPEST FONDAMENTALI PER I NUOVI AGGIORNAMENTI
Dopo il GP di Ungheria la Scuderia Ferrari ha impiegato il tanto giovane quando talentuoso Charles Leclerc a bordo della SF70-H in modo tale da sfruttare ogni minimo dato rivelato in pista in vista della seconda parte di campionato. Nonostante il tracciato di Budapest fosse molto diverso rispetto ai prossimi circuiti della stagione, il team è riuscito a compiere un buon lavoro per rimediare e tappare i buchi che erano emersi a Silverstone. In Belgio infatti si è vista una Ferrari dotata di una nuova ala e sospensione anteriore unite ad un nuovo fondo, sposando alla perfezione la filosofia dei frequenti sviluppi portati gara dopo gara dal Cavallino.
VETTEL POTEVA VINCERE MA PER LA FERRARI VA BENE COSÌ
In Belgio Sebastian Vettel non ha mai avuto una vera occasione per agguantare la prima posizione, merito di un Lewis Hamilton in grande forma e di una Mercedes leggermente più scarica aerodinamicamente e fortissima, insuperabile, come sempre nei lunghi rettilinei. L’unico momento nel quale il tedesco avrebbe potuto davvero tentare l’attacco all’inglese è stato dopo la ripartenza dalla Safety Car, quando Vettel montava gomma Ultra-soft, più prestazionale e soprattutto molto più veloce da mandare in temperatura rispetto alla Soft di Hamilton. Così non è stato e Seb si è accontentato saggiamente di arrivare a Monza da leader del Campionato, conscio del fatto che la Ferrari ora sia una macchina ben equilibrata e in grado di far bene in ogni situazione. Kimi Raikkonen invece ha visto per l’ennesima volta la propria gara compromettersi quando, dopo non aver rallentato in regime di doppia bandiera gialla per via del ritiro di Max Verstappen, è stato sanzionato con uno Stop and Go da ben dieci secondi. In finlandese ha comunque compiuto una buona gara condita, inoltre, da un bel sorpasso sul connazionale della Mercedes.
A MONZA PER LA PROVA DEL 9
Se in Belgio le previsioni (e non solo quelle del meteo) a inizio weekend non erano delle migliori, in Italia sarà ancora peggio. Perché a Monza sulla carta la Mercedes avrà ancora del vantaggio, date le caratteristiche tecniche del Tempio della velocità, e, nonostante i recenti ottimi risultati della Ferrari, sarebbe sciocco illudersi anzitempo che la Rossa possa passare un weekend in scioltezza nella terra di casa. Per la Ferrari si tratterà di una vera e propria “prova del nove”, dove sarà importante fare bene per mantenere il morale alto in vista del finale di stagione. Se il Cavallino dovesse trionfare a Monza, grazie a una solida performance e al calore del pubblico, il risultato sarebbe eccezionale, ma la strada per ottenere tale successo sarà sicuramente in salita e piena di ostacoli.
Scritto da: Rovida Mirko