La seconda parte del campionato 2017 di Formula 1 avrà inizio questa domenica con il Gran Premio del Belgio, nello storico circuito di Spa-Francorchamps. Rinfreschiamoci quindi la memoria sugli undici Gran Premi già disputati guardandoci indietro ancora un’ultima volta, tirando le somme su quello che è stato fino a questo punto il 2017 per i più giovani piloti del Circus.
Stoffel Vandoorne, Mclaren Honda, 18° posizione (punti: 1)
Una prima metà di stagione senza lode e senza infamia per il rookie belga, che si dirige verso la sua gara di casa forte del primo punto conquistato nell’ultimo Gran Premio a Budapest. Finora il suo percorso è degno della nomea di “piccolo fenomeno” che si era guadagnato nelle categorie inferiori, essendo riuscito a gestire una macchina difficile e problematica garantendo una maggior costanza di prestazioni rispetto al compagno di squadra (4 ritiri a fronte dei 7 di Alonso), lambendo sempre la zona punti e reggendo il confronto con il due volte campione del mondo spagnolo. La maggior esperienza di Alonso gli ha comunque permesso di conquistare 8 punti in sole tre gare portate a termine, ma questo non scredita il lavoro di Vandoorne, che sta seguendo una curva crescente.
Daniil Kvyat, Scuderia Toro Rosso, 17° posizione (punti: 4)
Prima parte di stagione da dimenticare: quattro ritiri, a punti in sole due gare, entrambe nel primo quarto di campionato. I problemi in pista col compagno di squadra Sainz e la pressione del rinnovo, con Gasly che osserva, pronto ad entrare in campo, dalle retrovie, non devono averlo aiutato ad risollevarsi e tornare il Kvyat deciso e sicuro che era in Red Bull due anni fa. Con una macchina buona come la STR12, capace di portare a casa ben 35 punti nelle mani del rivale spagnolo, è inaccettabile che riesca solo ad avvicinarsi alla zona punti, senza riuscire ad entrarci.
Pascal Wehrlein, Sauber, 16° posizione (punti: 5)
Riprendersi da un incidente di quella portata, rientrare in pista con due gare di ritardo e meno chilometri percorsi con una macchina totalmente diversa da quella dell’anno precedente, e nonostante tutto ciò riuscire ad entrare in Q2 con il compagno di squadra fuori in Q3 e andare a punti due gare dopo, non è qualcosa che si vede tutti i giorni. Non che Wehrlein non avesse già dimostrato il suo spessore in altre situazioni, ma da qui è stato ben chiaro il motivo per cui la Mercedes si tenga così stretto questo giovane tedesco. La sua prima metà di campionato è stata estremamente costante, nei limiti della macchina, con un solo ritiro e due conclusioni a punti, contro i tre ritiri e gli zero punti del compagno di squadra Marcus Ericsson.
Lance Stroll, Williams, 12° posizione (punti: 18)
Si può dire che la sua stagione sia iniziata dalla sua gara di casa, il Gran Premio di Canada, ovvero dalla prima volta in cui il più giovane pilota del campionato è riuscito a concludere in zona punti. Dopo un disastroso inizio di stagione, molto probabilmente dovuto anche alle critiche lanciatogli contro da gran parte del pubblico sia di fan che di esperti, è riuscito a zittire tutti conquistando il terzo posto nell’incredibile Gran Premio d’Azerbaijan. Il suo compito per la seconda parte di stagione è riuscire a confermarsi in zona punti con costanza e tenere testa al compagno di squadra Felipe Massa.
Carlos Sainz, Scuderia Toro Rosso, 9° posizione (punti: 35)
Spesso protagonista delle chiacchiere di mercato e autore di gare impeccabili quanto anche di errori clamorosi, Carlos Sainz non è certo passato inosservato in questo 2017. Certo è che nonostante tutto, se la Toro Rosso si trova al sesto posto in classifica costruttori a soli due punti dal quinto – il loro obiettivo stagionale – è quasi esclusivamente merito suo. I quattro ritiri pesano sul suo andamento della stagione finora, ma sono ben compensati dalla costanza delle altre sei gare, con una menzione obbligatoria per il Gran Premio di Monaco. Sepolta l’ascia di guerra con il compagno di squadra Kvyat, il giovane spagnolo inizia la seconda parte di campionato con un contratto da rinnovare, un sedile Red Bull come unico obiettivo e un quinto posto in campionato costruttori da raggiungere.
Esteban Ocon, Force India, 8° posizione (punti: 45)
Probabilmente la sorpresa più grande del 2017: veloce, determinato, talvolta anche aggressivo; non si fa problemi a sfidare il suo compagno Sergio Perez, con cui è stato in lotta più volte nel corso di queste prime 10 gare e che lo precede in classifica di soli 9 punti. Per essere la prima stagione completa nella categoria massima, il suo rendimento è tra i migliori: nessun ritiro, sempre a punti con l’eccezione del Gran Premio di Monaco. Deve riuscire a riconfermarsi nella seconda parte di stagione.
Max Verstappen, Red Bull Racing, 6° posizione (punti: 67)
Una prima metà di stagione non all’altezza del suo nome: 5 ritiri su 10 gare, in prevalenza per guasti, che lo portano ad essere l’ultimo dei top drivers in classifica. Per quanto riguarda i gran premi conclusi, ha dimostrato di aver imparato a gestire meglio l’irruenza che esplodeva con tanta frequenza nel corso della stagione passata. Sperando in una macchina più affidabile, anche Max inizia la seconda parte di campionato dalla sua gara di casa, dove probabilmente cercherà di non ripetere il disastro avvenuto l’anno