Dopo una lunga pausa estiva, la F1 è finalmente tornata ad allegrare gli appassionati nel week-end con il super appuntamento del Gran Premio del Belgio, sul meraviglioso circuito di Spa-Francorchamps. Sarà stata l’ansia per l’attesa, o più semplicemente per quanto realmente si è visto in pista, fatto sta che il fine settimana belga è stato ricco di avvenimenti, sia dentro che fuori dalla pista.
Eventi che andremo ad analizzare nella consueta top 5 dei migliori momenti vissuti a Spa, nel segno di Lewis Hamilton.
1 – Vettel rinnova per altri 3 anni con la Ferrari
Prima ancora di quanto visto sul tracciato nella sessione di qualifiche, il sabato di Spa si colora di rosso con un annuncio che in tanti stavano aspettando. Dopo un’attesa che aveva subito scatenato rumors di mercato, il matrimonio tra la Ferrari e Sebastian Vettel procede con il rinnovo delle promesse con il prolungamento del contratto. Il tedesco firma così per altri tre anni con la casa di Maranello, dove rimarrà fino alla stagione 2020. A seguito del rinnovo di Raikkonen, avvenuto nei giorni precedenti, la Ferrari si assicura così l’attuale coppia di piloti anche per il prossimo campionato.
2 – Hamilton come Schumacher
Le emozioni vere e proprie, dopo quelle più contrattuali, arrivano puntuali nel corso delle qualifiche. A conquistare la pole position del Gran Premio del Belgio è Lewis Hamilton, il quale, grazie a questo risultato, riscrive la storia della Formula 1. L’inglese, giunto a quota 68 pole in carriera, eguaglia così il primato assoluto appartenente a Michael Schumacher.
Hamilton, che successivamente dedicherà la pole proprio allo sfortunato sette volte campione del mondo, sale così in testa ex aequo nella speciale classifica dedicata ai piloti con il maggior numero di pole position, riuscendoci proprio su quel circuito che ha reso grande lo stesso Schumacher, che debuttò in F1 nel 1991 e vinse la sua prima gara l’anno successivo proprio sul tracciato delle Ardenne.
Emozioni a non finire anche in occasione del pre-gara, con un giro di pista del figlio di Michael, Mick, al volante della Benetton del padre, con la quale il grande campione vinse il suo primo titolo mondiale nel 1994.
3 – Delusione Verstappen. Raikkonen tradito dalle bandiere gialle
Chi lascia Spa-Francorchamps con le ossa rotte sono senza dubbio due piloti: Max Verstappen e Kimi Raikkonen. Il primo, sostenuto dal calore di migliaia di tifosi “orange” provenienti dalla vicina Olanda, gela l’entusiasmo sulle tribune con l’ennesimo ritiro. A tradirlo, dopo soli 7 giri dalla partenza, è la power unit della sua Red Bull, che lo appieda all’uscita della mitica curva Eau Rouge-Raidillion.
Curiosamente sarà proprio il giovane olandese, seppur indirettamente ed involontariamente, a causare la penalità a Kimi Raikkonen. Il ferrarista, subito dopo il ritiro di Verstappen, transita a tutta velocità di fianco alla Red Bull, nonostante l’esposizione della doppia bandiera gialla.
Il finlandese, che effettua comunque una manovra non rischiosa, non riduce la velocità della sua Ferrari, commettendo un’infrazione che gli costa una penalità stop & go di 10 secondi.
La sua gara sembra così compromessa ma, grazie ad un’ottima rimonta, Raikkonen riesce a risalire dall’ottava alla quarta posizione finale, mettendo all’opera anche un bellissimo sorpasso nei confronti del connazionale Bottas, inducendolo all’errore.
4 – Ocon e Perez: la diatriba prosegue in casa Force India
La domanda che sorge spontanea dopo la gara in Belgio è la seguente: ce la faranno Perez ed Ocon, compagni di squadra in Force India, a non entrare più in collisione da qui fino alla fine del campionato?
E’ una questione più che lecita, visto che a Spa i due piloti sono venuti per l’ennessima volta a contatto in questo campionato, e questa volta addirittura in due occasioni tanto simili quanto estremamente pericolose.
Alla partenza, subito dopo la prima curva, il messicano stringe Ocon contro il muro, ed il contatto è inevitabile. Incredibilmente, entrambe le monoposto non riportano danni, e la gara può proseguire per entrambi, nonostante in Force India inizi ad aleggiare nuovamente aria di tensione. I giri passano, e nel frattempo Perez viene penalizzato di 5 secondi per aver ottenuto un vantaggio tagliando la curva.
Il fattaccio, però, arriva qualche giro dopo. Sempre nello stesso punto, e stavolta in un duello senza altri concorrenti nelle vicinanze, il messicano stringe nuovamente il compagno di squadra francese contro il muro, e questa volta in modo ancor più pericoloso. I due si toccano.
Ocon danneggia l’alettone anteriore, con un pezzo che vola pericolosamente verso le tribune salvo poi fermarsi contro le reti di recinzione, mentre Perez fora la gomma posteriore, perdendola dopo l’Eau Rouge.
Il francese va ragionevolmente su tutte le furie, accusando il compagno, a fine gara, di aver “attentato alle loro vite”. Un comportamento ed una convivenza tra i due diventata ormai insostenibile, tanto che lo stesso team ha deciso ufficialmente di impedire gara libera tra i due, i quali dovranno sottostare agli ordini di scuderia da questo momento in poi.
Per ora, senza ombra di dubbio, la Force India è il team con il clima più teso dell’intero paddock.
5 – Hamilton festeggia, ma la Ferrari non molla e si carica per Monza. 3° Ricciardo
Mentre nelle retrovie succede di tutto, nelle posizioni di vertice è Lewis Hamilton a tagliare per il primo il traguardo, aggiudicandosi la 5° vittoria in questa stagione. L’inglese, che a Spa festeggia i suoi 200 gran premi in F1 con il 58° successo in carriera, vince una gara soffertissima, condizionata dall’ottima prestazione di Sebastian Vettel, 2° al traguardo e sempre negli scarichi di Hamilton.
Un buon segnale per la Ferrari, che coglie un risultato importante su una pista tecnicamente sfavorevole e si prepara per rilanciare la sfida nel prossimo gran premio.
A proposito, domenica l’appuntamenteo sarà davvero imperdibile. La Ferrari tenterà infatti il colpaccio proprio a Monza, dove è in programma il Gran Premio d’Italia.
Un’occasione da cogliere al volo per soddisfare la platea rossa, che si presenterà in massa sulle tribune del circuito brianzolo per sostenere il Vettel, Raikkonen e la Ferrari.
E magari anche Daniel Ricciardo, pilota della Red Bull di chiarissime origini italiane giunto al 3° posto in Belgio.
E allora, TUTTI A MONZA!