Dopo nemmeno una settimana di pausa, la Formula 1 sbarca in Italia, più precisamente a Monza, dove questa domenica si disputerà il Gran Premio d’Italia.
Il tracciato brianzolo, oltre ad essere una pista storia, è anche considerato il “Tempio della Velocità ”.
In questa pista non si pensa troppo agli assetti, le vetture devono essere scariche e il pilota deve premere il pedale dell’acceleratore fino in fondo per buona parte del giro.
Le vetture raggiungono velocitĂ impressionanti, oltre a medie sul giro molto elevate.
La pista lombarda ha un fascino unico e ineguagliabile oltre ad essere l’unica pista, oltre a Monaco e Silverstone, dove la Formula 1 è nata nel 1950.
La pista di Monza però non è solo lunghi rettilinei, ma ci sono anche violente frenate che portano a chicane strettissime in cui non sono ammessi errori e dove la ripartenza gioca un ruolo fondamentale.
Il circuito di Monza oltre ad essere affascinante e anche impegnativo per i piloti, perché le decelerazioni in frenata superano i 5 g e con il caldo la resistenza fisica potrà essere portata al limite.
La pista brianzola però non è impegnativa solo per i piloti, ma anche le gomme sono costrette ad affrontare uno dei tracciati più stressanti in assoluto. Prima di tutto dobbiamo ricordare che la Pirelli, in vista del Gran Premio d’Italia ha deciso di portare le mescole: SuperSoft (fascia rossa), Soft (fascia gialla) e Medium (fascia bianca).
Questa scelta è stata dettata dalle caratteristiche della pista che i tecnici della Pirelli riassumono in 5 parametri a cui assegnano un valore che va da 1 (minimo) a 5 (massimo), ma vediamo di analizzare bene il perché di questa scelta.
Il primo parametro è la Deportanza che, come detto in precedenza, su questo tracciato non è fondamentale, infatti il valore assegnato è pari a 1, ovvero il minimo. Le vetture viaggiano con alettoni molto scarichi, il minimo indispensabile per limitare il pattinamento in fase di accelerazione in uscita dalle chicane.
Per quanto riguarda invece l’Aderenza dell’asfalto, il valore assegnato dai tecnici è 2, poiché è una pista permanente, ma durante il week-end, l’aderenza andrà sicuramente ad aumentare. Da tenere sotto controllo è anche l’Abrasione della pista, con un valore di 3 che può sempre riservare sorprese sul comportamento della gomma.
Veniamo adesso invece ai due valori più importanti, il primo sono le Forze Laterali a cui gli pneumatici saranno soggetti, ma questo parametro ha un valore uguale a 2 perché le uniche curve in cui vi sono sollecitazioni laterali importanti sono le due curve di Lesmo, la Variante Ascari e la Parabolica, dove si dovrebbe anche verificare un incremento di velocità di percorrenza notevole rispetto al 2016.
L’ultimo parametro è lo Stress della gomma che ha il valore massimo, ovvero 5. Le decelerazioni sono impressionanti soprattutto alla prima variante e per questo le gomme sono soggette a fortissime forze longitudinali, inoltre bloccare gli pneumatici in frenata in questo circuito è veramente molto facile e questo porta a “spiattellamenti” della gomma che peggiorano le prestazioni e rendono l’usura non omogenea.
Altro fattore di stress sarà sicuramente il caldo previsto per la domenica del Gran Premio e questo può portare surriscaldamenti e blistering che influenzano le prestazioni. Tutto quando è reso ancora più complicato dai cordoli, perché alcuni, posizionati fuori pista, sono molto alti e nel caso di uscita da parte di un pilota le gomme devono garantire una buona stabilità e per questo anche la struttura della gomma sarà fondamentale.
Per quanto riguarda invece i dati tecnici, la Pirelli ha fatto sapere che le pressioni minime alla partenza saranno di 23 psi sull’anteriore e 21 psi sul posteriore, mentre il camber massimo consentito è di –3,00° sull’anteriore e -2,00° sul posteriore.
Concludiamo come sempre con le parole di Mario Isola, responsabile del settore Motorsport della Pirelli, che ci da un quadro preciso sulle difficoltĂ che gli pneumatici saranno costretti ad affrontare: “Con le monoposto 2017 potremmo vedere velocitĂ massime simili o inferiori rispetto a quelle viste nel 2016 su questo circuito, ma sempre con carichi molto elevati sui pneumatici a causa della deportanza extra imposta dai nuovi regolamenti […] La scelta delle mescole è stata influenzata anche dal rischio di blistering sulle gomme date le numerose aree di frenata in rettilineo, con l’area di camber sulla spalla che tende a surriscaldarsi. In passato la gara di Monza è stata spesso condizionata dal meteo e, vista l’estate torrida in Italia, possiamo aspettarci temperature elevate nel corso del fine settimana. Questo fattore potrebbe influenzare il comportamento dei pneumatici: le prove libere saranno quindi fondamentali per i team per studiare le diverse possibili strategie”.
Strategie che non saranno fondamentali, perché i punti di sorpasso sono molti sul circuito italiano, ma la sosta al momento giusto può sempre fare una grande differenza.