Che il rapporto di collaborazione tra la McLaren e la Honda non sia ancora stato coronato da una soddisfazione sportiva lo si era capito già dal 2014, anno in cui lo storico team inglese aveva teso la mano a favore dei motoristi giapponesi con la prospettiva di risultati più rosei di quelli che invece si sono concretizzati.
Eppure, analizzando in modo particolare il gran premio ed i test svolti recentemente in Ungheria, forse si comincia ad intravedere la luce alla fine del tunnel.
Il primo ad essere moderatamente soddisfatto di questi riscontri positivi è proprio il Capo Progettista della Honda Yusuke Hasegawa che, dopo un lungo periodo di imbarazzo di fronte alle prestazione scoraggianti delle power unit nipponiche, può finalmente lasciarsi andare a considerazioni più felici: “Non posso dire che questa prima metà di stagione sia stata soddisfacente per noi – ammette il giapponese – ma posso dire che in questo momento, particolarmente in Ungheria, abbiamo raggiunto quel livello di prestazioni che avremmo dovuto dimostrare sin dall’inizio del campionato. Sono contento solo a metà, perché per raggiungere questo livello discreto di competitività ci sono voluti circa cinque mesi di lavoro, arrivando in ritardo rispetto agli altri team. Non abbiamo quindi rispettato i tempi previsti dal calendario di Formula 1, ma possiamo comunque ritenerci soddisfatti per questi miglioramenti dal punto di vista dello sviluppo tecnico. Continueremo a lavorare per migliorarci sempre più in futuro, per poter disporre di quella potenza maggiore che renderebbe i piloti più felici. Alonso e Vandoorne hanno già espresso pareri positivi sugli aggiornamenti al motore, e crediamo di poter fare ancora meglio, anche se sarà difficile raggiungere i livelli imposti da Ferrari e Mercedes. Il nostro obiettivo è quello di poter raggiunger o superare la Renault, già nel 2017. C’è un po’ di delusione – conclude Hasegawa –, perché avremmo preferito competere così sin dall’Australia”.
Il futuro della Honda in F1?
E’ ancora difficile stabilire quale sarà il futuro definitivo della Honda nel campionato di Formula 1, già a partire dal 2018. I rapporti con la McLaren sono quasi giunti al capolinea, ma i risultati positivi ottenuti nell’ultimo periodo potrebbero far cambiare opinione in quel di Woking sull’affidabilità dei motori giapponesi, già snobbati dall’accordo saltato con la Sauber.
In merito alle reali possibilità di collaborazione con la McLaren, Hasegawa non si sbilancia: “Per quanto riguarda la McLaren posso solo dire che la nostra comunicazione è talmente presente che non abbiamo bisogno di fare riunioni o incontri straordinari con loro”.