F1 2017 | Cosa aspettarsi dal Gran Premio della Malesia a Sepang
Dopo la gara più sorprendente della stagione, il circus della F1 approda in Malesia per il 15° Gran Premio stagionale. Con la terza vittoria consecutiva e il ritiro di Sebastian Vettel, Lewis Hamilton mantiene la leadership del Mondiale Piloti con un vantaggio di 28 punti sul tedesco e la sensazione di avere in mano il quarto titolo.
Il weekend di Singapore ha però ricordato che nel mondo delle corse niente è scontato e i pronostici possono essere ribaltati (anche al primo giro). Un fattore comune fra il prossimo Gp e quello svoltosi al Marina Bay Circuit sarà probabilmente il meteo, infatti è prevista pioggia dal venerdì alla domenica, dando la possibilità anche ai team minori di ambire a posizioni in top10. Pirelli, meteo a parte, per questo Gp mette a disposizione delle scuderie i tre compound intermedi, ovvero: medium, soft e supersoft.
Dato l’esordio in Malesia della mescola supersoft, risulta difficile stabilire le possibili strategie adottabili e, come sempre in questi casi, sarà di fondamentale importanza il lavoro durante le Prove Libere. Resta da segnalare il diverso approccio dei tre top team, in particolare con la solita predisposizione della Mercedes per le gomme più dure disponibili (le medium) e un minor numero di gomme supersoft.
Stesse scelte per Ferrari e Red Bull, con la sola eccezione di Daniel Ricciardo che potrà usufruire di una soft in più. Sia che piova o che sia sereno il meteo avrà un ruolo cruciale nello svolgimento della gara, viste anche le temperature molto elevate che da sempre caratterizzano la pista di Sepang, mettendo a dura prova il fisico dei piloti. In quest’ottica, non sembra essere il Gp più semplice per l’esordio nella categoria di Pierre Gasly, che prenderà il posto di Daniil Kvyat in Toro Rosso, come da settimane si vociferava nel paddock.
Raggiungere il giusto compromesso tra velocità pura, per affrontare i lunghi rettilinei, e carico aerodinamico, per essere aggressivo nei numerosi cambi di direzione del secondo settore, sarà fondamentale per ottenere un buon risultato. Dovesse essere ancora una volta Hamilton a trionfare, per Vettel la partenza di Singapore rischia di diventare il rimpianto numero uno della stagione 2017.
MERCEDES in Malesia: 1 vittoria / 3 pole / 7 podi
Come dichiarato in settimana dal direttore esecutivo del team Toto Wolff, le caratteristiche della pista dovrebbero sposarsi bene con la W08, dando ad Hamilton la possibilità di aumentare il suo vantaggio in Classifica. Il pilota inglese, unico capace di arrivare a punti in tutte le prime 14 gare, proprio in Malesia nel 2016 fu costretto al ritiro per un guasto alla sua Mercedes, compromettendo la corsa al titolo che vide poi trionfare Nico Rosberg. Hamiton a Sepang può vantare solamente una vittoria, nonostante i 5 podi ottenuti in carriera, ma fra i piloti in attività è il migliore su questo tracciato in era power-unit. Contrariamente a quanto si possa pensare però, anche l’ormai gregario Valtteri Bottas arriva in Malesia in un ottimo stato di forma. Il pilota finlandese da nove Gp termina in top5 e per numero di podi in stagione è davanti ad Hamilton. Se la W08 saprà adattarsi all’imprevedibile clima che caratterizzerà il weekend, una doppietta Mercedes potrebbe rovinare ogni speranza ferrarista.
FERRARI in Malesia: 7 vittorie / 7 pole / 13 podi
Singapore è stato un disastro nel bottino di punti portati al team (0), ma la prestazione in qualifica di Vettel e la competitività sempre più evidente della SF70-H non possono essere offuscate da una pessima partenza. Sembra ufficialmente rimandato a Suzuka l’esordio della quarta power-unit, perciò a Sepang le Ferrari scenderanno in pista con la terza versione del motore (quella “risparmiata” a Singapore). Vettel detiene il maggior numero di vittorie in Malesia e negli ultimi tre anni è stato l’unico a saper reggere il ritmo di Hamilton su questa pista. Il tedesco non può più commettere errori e, oltre a sperare in problemi di affidabilità per il suo rivale, deve diminuire il prima possibile il gap in Classifica per mettere sotto pressione il numero 44 della Mercedes. Dal lato di Kimi Raikkonen, come al solito, prevedere un risultato è impresa per pochi. L’ultimo Campione del Mondo in Rosso ha 2 vittorie e 3 podi in carriera a Sepang, e il finlandese è sempre pronto a stupire con prestazioni capaci di portarlo a pochi secondi dalla vittoria, al pari di weekend anonimi e senza competitività se paragonato al compagno di scuderia. Al box Ferrari l’attitudine al lavoro non manca e le possibilità di ricucire il distacco da Hamilton sono ancora vive, ma c’è estremo bisogno di concretizzare le aspettative.
RED BULL in Malesia: 4 vittorie / 3 pole / 8 podi
Ci sarà una grossa novità nel team austro-inglese per il 2018: il nome. Grazie infatti all’accordo di sponsorizzazione raggiunto con Aston Martin, per la prossima stagione sarà opportuno parlare di Aston Martin Red Bull Racing. Guardando alla pista e all’imminente Gp, in Malesia le aspettative del team di Helmut Marko sembrano oscillare tra la speranza di lottare per il podio e la necessità di portare due vetture a traguardo. La doppietta del 2016, in conseguenza del ritiro di Hamilton, vide Ricciardo riuscire a vincere davanti a un Max Verstappen in cerca della seconda vittoria in carriera. L’australiano ha ormai quasi più di 100 punti di vantaggio in Classifica Piloti sul compagno di scuderia, e il minor numero di ritiri non bastano a giustificare tale situazione. In una stagione ricca di podi ma lontano dalla lotta per il titolo finale, Ricciardo può approcciare le ultime sei gara con l’obiettivo del 3° posto assoluto occupato da Bottas (distante 50 punti). Verstappen invece può solo sperare di mettersi in luce con prestazioni di alto livello per allontanare i dubbi sul suo talento, che lo hanno visto troppo spesso giudicato come acerbo e scorretto. Come sempre però, l’olandese merita un occhio di riguardo in caso di gara bagnata, perché la F1 vive della sua storia e il Gp del Brasile 2016 non va dimenticato!
GLI ALTRI
Aggiornamenti al telaio e nuova power-unit Mercedes a disposizione della Force India per il Gp di Sepang. Sergio Perez arriva da un buon 5° posto a Singapore e può vantare in Malesia uno dei 7 podi ottenuti in carriera. Più complicata, ma comunque conclusa in zona punti, l’ultima corsa per Esteban Ocon, capace dell’ottavo arrivo consecutivo in top10. Sembra finalmente aver preso la direzione giusta il progetto Williams, che però vedrà concentrare le proprie risorse sul 2018 (scelta del pilota da affiancare a Lance Stroll compresa). Per Felipe Massa le due Pole Positions a Sepang sono ormai lontane e la possibilità di vederlo in zona punti scarseggiano gara dopo gara. Stroll arriva invece con due top10 consecutive al 15° Gp stagionale e un distacco dal compagno di squadra di soli 3 punti. Che sia il brasiliano in netto declino o il canadese ad essere migliorato non è ben chiaro. In casa Toro Rosso, il cambio di pilota in Malesia non è una sorpresa ma, che fosse Kvyat a cedere il sedile a Gasly sembrava ormai un’ipotesi accantonata. Arriva dunque l’esordio in F1 per Pierre Gasly, laureatosi Campione GP2 (attuale F2) nel 2016 dopo una stagione a battagliare con Antonio Giovinazzi. Miglior risultato in carriera (4°) e annuncio del passaggio in Reanult per il 2018 alle spalle, Carlos Sainz è pronto a stupire ancora e a rubare punti al suo futuro team. Grosse novità tecniche in vista proprio per la Renault, che in Malesia porterà una nuova carrozzeria, più stretta al posteriore, e che vedrà per la prima volta in pista la quarta versione della power-unit sulla vettura di Nico Hulkenberg. L’obiettivo del team è di piazzare entrambe le macchine a punti nelle restanti sei gare del calendario e il 6° posto di Jolyon Palmer a Singapore fa ben sperare per Sepang. Gara dalla difficile interpretazione quella della Haas che in Malesia spera di far meglio del 9° posto ottenuto da Romain Grosjean nell’ultimo Gp, caratterizzato dai molti ritiri. Per poter continuare la rincorsa al 5° posto del Mondiale Costruttori sarà necessario anche l’apporto di punti di Kevin Magnussen, che da sei Gp non termina in zona punti. Al box McLaren sono concentrati sul rinnovo contrattuale di Fernando Alonso, sfortunato a Singapore dopo una partenza che poteva vederlo tagliare il traguardo del primo giro in seconda posizione. Lo spagnolo proverà a riscattarsi a Sepang (7° nel 2016) e sebbene non sia in grado di incrementare le statistiche questo weekend, vale la pena ricordare i 3 successi, le 2 pole e i 5 podi ottenuti in carriera su questo tracciato. Ottimo momento di forma invece per Stoffel Vandoorne, 7° a Singapore e tre volte su quattro in Q3 nelle ultime gare. Sempre più in buca la stagione della Sauber, unica vettura mai fra i primi dieci in qualifica e rimasta lontana dai punti anche in una gara con sole 12 vetture al traguardo. Pascal Wehrlein e Marcus Ericsson devono inoltre gestire la pressione dei continui accostamenti di Antonio Giovinazzi e Charles Leclerc ai sedili della scuderia svizzera per il 2018, aumentando l’instabilità all’interno del team.