Gp Giappone F1 | Haas sorprende e scavalca Renault nei costruttori
Alle spalle dei top team e di una Force India sempre costante nei risultati sin da inizio stagione, ci imbattiamo in una lotta per il quinto posto che continua ad essere più aperta che mai.
Se ai ferraristi, le candele di speranza per la vittoria finale si sono quasi spente, se non fosse per la matematica, a Suzuka le scintille tra coloro che si giocavano un posto nella top ten non sono mancate. Le immagini di queste battaglie ci mostrano una Haas cattiva e decisa che per la seconda volta nella sua breve ma intensa storia in F1, ha piazzato entrambi i piloti a punti, scavalcando una Renault niente male, ma tradita dalla sfortuna.
Haas
Kevin Magnussen: P8 – Romain Grosjean: P9
La scuderia americana, ma dal cuore tricolore, si prepara per il GP di casa ad Austin con delle consapevolezze e con delle certezze in più, acquisite grazie al weekend di crescita di Suzuka.
Il team di Guther Steiner, nella tre giorni giapponese ha sempre cercato di ricavare il massimo dalle vetture, migliorando sessione dopo sessione, con un evidente passo avanti dal sabato alla domenica.
Tutto era cominciato a girare per il verso giusto già dai primi giri in pista al venerdì, quando entrambi i piloti avevano tra le mani due macchine ben bilanciate e che si erano ben adattatate a quella che è la conformazione del tracciato giapponese.
Il momento più difficile del weekend è arrivato in qualifica, quando Kevin Magnussen ha fatto segnare il tredicesimo tempo, non riuscendo ad entrare in Q3 per soli due decimi. È andata peggio a Romain Grosjean, che dopo aver agilmente passato il taglio del Q1, nella seconda parte della qualifica è stato vittima di un brutto incidente, causando anche una bandiera rossa, che non gli ha permesso di far segnare un chrono.
In gara invece, giro dopo giro i due hanno guadagnato diverse posizioni, fino a quando Magnussen, ha compiuto uno spettacolare sorpasso su Felipe Massa all’interno di curva 1, tirando una sportellata estrema al pilota brasiliano.
Ne ha approfittato anche Grosjean, che essendo in scia al compagno danese, ha sorpassato anche lui Massa che era andato leggermente lungo dopo il contatto, lasciando la porta aperta.
Con l’ottavo ed il nono posto finale di Magnussen e Grosjean, la Haas lascia il Giappone con ben sei punti in più nella classifica costruttori, scavalcando la Renault di un punto e avvicinando la Toro Rosso, a sole nove lunghezze, che dopo lo splendido risultato di Singapore, è a secco di punti da due gare, rimanendo bloccata a 53 punti.
Per la scuderia d’oltreoceano, il bilancio stagionale fino a questo momento è più che positivo, ha infatti raccolto punti in 10 dei 16 GP finora disputati.
Renault
Jolyon Palmer: P12 – Nico Hulkenberg: DNF
La situazione nella casa francese non è delle migliori, infatti dopo un weekend tutto sommato positivo, i francesi tornano a casa con uno zero che pesa non poco nella graduatoria dei costruttori. Ma non bisogna essere troppo pessimisti, dal momento che già dal GP degli Stati Uniti nel box giallonero tirerà un’aria diversa. Come tutti saprete, infatti al fianco Nico Hulkenberg, non ci sarà più Jolyon Palmer, bensì Carlos Sainz.
È un vero peccato se pensiamo che le vetture hanno quasi sempre avuto un livello prestazionale medio-alto.
Nico Hulkenberg può dirsi rammaricato, dopo quanto accaduto a Suzuka, in qualifica non ha potuto mettere piede in Q3 per soli 99 millesimi. E quando i trascorsi della prima parte di gara sembrava che potessero dare una piega positiva al suo GP, l’ala posteriore mobile è uscita di sede rimanendo aperta, i meccanici hanno provato a sistemarla, ma ogni tentativo si è rivelato vano e il pilota è stato costretto al ritiro.
Mai qualcuno si starà chiedendo: non era possibile continuare così fino al traguardo? La risposta è no. Dal momento che il DRS era in una posizione molto precaria, con tutta probabilità infatti, se fosse rimasto in pista, i commissari avrebbero esposto al tedesco la bandiera nera con punto arancione, ovvero l’obbligo di fare una sosta nel tentativo di riparare il danno, che poteva essere pericoloso nei confronti degli altri piloti in pista.
Non è non è andata molto meglio a Jolyon Palmer, che nella sua ultima gara in F1, non è andato oltre il dodicesimo piazzamento, doppiato e fuori dalla zona punti.
Ma evidentemente l’inglese, in questo anno e mezzo in Renault, un piccolo segno nella squadra lo ha lasciato, come dimostra la foto fatta in griglia di partenza con tutti membri del team poco prima del via del GP.
Ma ora voltiamo pagina, fra meno di due settimane al fianco di Hulkenberg ci sarà Sainz, che ha affermato che sarà difficile battere il tedesco, perché si troverà a bordo di una vettura nuova che non ha mai guidato, si dovrà allenare duramente, sia in pista nelle diverse sessioni, sia al simulatore.
In ogni caso, il pilota spagnolo sarà un fattore fondamentale nella lotta al quinto posto nei costruttori.